Incentivi auto arriva la notizia peggiore dopo mesi di attesa: l'amara novità -greenstyle.it
L’attesa per il rilancio degli incentivi auto 2025 si trasforma in delusione per milioni di cittadini e imprese, dopo mesi di promesse e speranze.
Lo Stato, infatti, non ha rispettato le tempistiche annunciate e le agevolazioni per l’acquisto di veicoli elettrici sembrano allontanarsi ulteriormente, lasciando famiglie e operatori economici senza alcun sostegno concreto per il momento.
L’incentivo auto rappresenta una misura chiave per sostenere la mobilità sostenibile e favorire la transizione verso vetture a basse emissioni, ma il meccanismo che dovrebbe attivare i bonus si è inceppato su un elemento imprevisto: l’aggiornamento delle banche dati. In particolare, la revisione della mappa delle aree urbane funzionali – quei territori che identificano i principali flussi di pendolarismo verso le città – è ancora ferma su dati Istat obsoleti.
Il blocco degli incentivi auto: tra ritardi e dati Istat
Nonostante il Governo avesse fissato la fine di settembre come termine per l’apertura della piattaforma dedicata agli incentivi, la realtà è ben diversa: la revisione statistica in corso rallenta significativamente i tempi. Il risultato è un rinvio che potrebbe allungarsi di almeno un mese, con il rischio concreto di far saltare la finestra temporale inizialmente prevista.

Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha confermato che il sistema è «praticamente pronto», ma ha chiarito che la decisione finale dipenderà dall’entità delle modifiche apportate dall’Istat. Se i cambiamenti saranno marginali, si potrà procedere con i dati attuali; in caso contrario, sarà necessario attendere le nuove elaborazioni.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha stanziato circa 600 milioni di euro destinati inizialmente alle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, ma che ora sono stati riallocati verso l’acquisto di auto a zero emissioni. Questo fondo rappresenta una delle principali risorse per il rilancio degli incentivi, ma non sarà distribuito in modo uniforme.
La strategia del Governo prevede infatti una modulazione dei bonus in base all’ISEE delle famiglie e alla residenza nelle aree urbane funzionali. L’obiettivo è concentrare gli aiuti dove il pendolarismo è più intenso, garantendo un impatto reale sulla mobilità quotidiana di migliaia di cittadini.
Le famiglie con un ISEE fino a 30 mila euro potranno beneficiare di un contributo fino a 11 mila euro per l’acquisto di veicoli elettrici, mentre quelle che rientrano nella fascia compresa tra 30 e 40 mila euro riceveranno un massimo di 9 mila euro di incentivo. Per le microimprese, il sostegno potrà raggiungere i 20 mila euro, con particolare attenzione all’acquisto di veicoli commerciali elettrici, sempre nel rispetto dei limiti imposti dalla normativa europea sugli aiuti “de minimis”.
