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Economia circolare, Costa: 1,6 milioni di lavori green in 5 anni

Economia circolare tra le chiavi del futuro occupazionale in Italia secondo Sergio Costa: 1,6 mln di posti green nei prossimi 5 anni.

Economia circolare, Costa: 1,6 milioni di lavori green in 5 anni

Fonte immagine: Sergio Costa

Quasi due milioni di posti di lavoro green entro i prossimi 5 anni. Ad affermarlo è il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, intervenuto ieri pomeriggio durante un webinar su Facebook organizzato da Ilaria Fontana (deputata M5S). Durante l’incontro si è discusso di economia circolare e di diritto alla riparazione e al riuso.

Proprio poco dopo l’insediamento di Sergio Costa al Ministero dell’Ambiente è stata affidata (nel 2018) al ministro la competenza sull’economia circolare. Da allora diverse cose sono cambiate, ricorda Costa, tanto da portare nel prossimo futuro a evidenti sviluppi sul fronte dell’occupazione green.

A questo proposito lo stesso Ministro dell’Ambiente ha sottolineato la necessità per le imprese italiane, durante i prossimi 5 anni, di affidarsi a lavoratori in possesso di competenze green:

Nel prossimo quinquennio sarà richiesto dalle imprese il possesso di competenze green da parte di oltre 1,6 milioni di lavoratori (circa il 62% del fabbisogno). È una dimostrazione evidente del cambio di paradigma, dall’economia lineare all’economia circolare. Oggi ci cono le condizioni culturali, politiche e governative.

Riferendosi poi alla creazione nel 2020 della Direzione generale per l’economia circolare, Sergio Costa ha affermato:

Questo va di pari passo con il quadro UE, al quale ha fatto riferimento il direttore generale del ministero Laura D’Aprile. Il ddl Fontana dimostra sensibilità in questa direzione.

Lo stesso Ministro dell’Ambiente ha concluso sottolineato due ulteriori concetti, quello del regolamento UE sulla tassonomia e del diritto alla riparazione:

Nell’ambito del regolamento UE sulla tassonomia, abbiamo costruito gli indici della green finance, tra cui l’indice della circolarità della materia: coloro che vi investono hanno un indice di rischio più basso. Siamo i primi in Europa ad applicare tutto questo in via sperimentale.

Il diritto alla riparazione si fonde con il diritto all’economia circolare. L’aiuto di oggi deve diventare l’ordinario di domani e ciò sarà possibile anche grazie al PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nel quale è presente una grande fetta di economia circolare.

Fonte: Ministero dell'Ambiente

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