
Sigarette elettroniche: dove vanno riciclate? - www.greenstyle.it
Stanno piano piano, prendendo il posto delle sigarette classiche a base di tabacco e si presentano come una possibile alternativa alla nicotina. Ma quanto sono effettivamente valide?
Parliamo delle sigarette elettroniche, meglio anche conosciute con il nomignolo di “svapo”. Non si tratta solo della sigaretta che si ricarica con l’aroma che più preferiamo e che ha, quindi, la possibilità di essere usata e riusata più volte. Esistono anche quelle usa e getta.
Ma la domanda che in tutti ci poniamo è: una volta finito il loro uso, specie l’ultimo modello che vi abbiamo citato, dove si gettano? Si riciclano oppure no? Vediamo insieme.
Sigarette elettroniche: il boom delle vendite
Sono le sigarette del momento, quelle che tutti coloro che non vogliono più darsi al classico tabacco o alla classica sigaretta stanno usando: le “svapo”, più comunemente conosciute come le sigarette elettroniche. Sì, proprio quel nuovo tipo di sigaretta che fa fumo, ma a seconda della fragranza e dell’aroma che all’interno viene messo.
Non più la classica puzza di tabacco bruciato, ma degli aromi diversi che fanno sembrare che tutto si stia facendo fuorchè fumare. La caratteristica che le contraddistingue è proprio questa, la profumazione. Anche se, su di loro, le controversie sono molte quanto diverse, su chi dice che facciano male comunque alla salute o su chi invece è propositivo in merito, le svapo stanno spopolando non solo tra gli adulti ma, anche e purtroppo, fra i giovani.
Non si tratta solo di una sigaretta ricaricabile. Esse hanno un costo e, relativamente, il costo va anche verso il filtro da ricaricare. C’è da dire che i giovani, specie nell’età compresa fra i 14 e i 25 anni, preferiscono quelle usa e getta: un tiro o più tiri e via. Estrema facilità d’uso e poi le si getta: sì, ma dove? Sono un rifiuto come tutti gli altri o sono un rifiuto speciale?
Come si riciclano quando non funzionano più?
Il nostro Paese come si sta comportando in materia? Più che un divieto diretto delle sigarette elettroniche usa e getta, ha intrapreso un’iniziativa di riciclo. È stato, infatti, siglato un accordo tra Logista Italia, la Federazione Italiana Tabaccai e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per istituire punti di raccolta per il ritiro di sigarette elettroniche esauste in 60.000 tabaccherie.

Una misura che mira a ridurre l’impatto ambientale di questi prodotti e a sensibilizzare sul loro smaltimento corretto. Entriamo nel dettaglio: le sigarette usa e getta vanno da 400 a 1500 puff, poi vanno gettate via in quelli che sono i contenitori dei rifiuti RAEE, poiché sono delle apparecchiature elettroniche.
Di solito sulle confezioni ci sono tutte le indicazioni per il loro smaltimento. Ciò che bisogna sapere è che non vanno gettate nell’indifferenziato e che il liquido all’interno, se non consumato, va gettato nei contenitori dei medicinali scaduti.