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Che differenza c’è tra leishmaniosi e filaria?

Spesso i proprietari di cani confondono la leishmaniosi con la filariosi: tuttavia leishmania e filaria sono differenti. È importante conoscere le basi delle differenze fra queste due malattie perché se ti trovi da un altro veterinario e dici che il tuo pet ha la Leishmania quando invece ha la Filaria, potresti creare pericolosi fraintendimenti. Andiamo dunque a vedere le principali differenze fra Leishmania e Filaria.

Che differenza c’è tra leishmaniosi e filaria?

Molto spesso capita che i proprietari si confondano fra leishmaniosi e filaria. Anzi, sarebbe meglio dire fra leishmaniosi e filariosi, i nomi delle due malattie, o fra leishmania e filaria, i nomi dei due agenti patogeni che provocano le suddette malattie.

Tuttavia c’è differenza fra leishmaniosi e filaria. Non solo sono causate da agenti patogeni differenti, ma causano anche sintomi diversi, hanno terapie differenti e profilassi e prevenzioni diverse.

Come proprietari, è importante sapere quando il proprio cane ha una malattia o quando ha l’altra. Questo perché un conto è se vai dal tuo veterinario curante, che conosce benissimo le patologie del tuo animale, un conto è se ti trovi costretto, per qualsiasi motivo, ad andare da un altro veterinario e gli dici che ha la malattia sbagliata.

Capisci anche tu che questo potrebbe provocare non pochi problemi gestionali, vero?

Che cos’è la Leishmaniosi?

Partiamo dalla leishmaniosi. La Leishmaniosi canina è causata qui in Italia dalla Leishmania infantum, un protozoo che viene trasmesso da flebotomi o pappataci, moscerini piccoli, gialli e pelosi.

La Leishmania presente qui in Italia è quella canina, che riconosce come serbatoio naturale i cani e le volpi. In teoria può contagiare anche i gatti, ma non essendo loro gli ospiti definitivi sono più resistenti naturalmente all’infezione.

La Leishmania può trasmettersi anche all’uomo, ma solo tramite il pappatacio: lo stesso flebotomo infetto che punge il cane, se punge una persona con il sistema immunitario gravemente compromesso può trasmettere la patologia.

Tuttavia ricordiamo che qui in Italia abbiamo la leishmaniosi canina, mentre in altri paesi sono presenti leishmanie che riconoscono l’uomo come l’ospite definitivo preferenziale.

Il cane si infetta venendo punto da un pappatacio infetto. Cellule bersaglio sono i macrofagi. Il tempo di incubazione è molto lungo, varia dai sei mesi ai due anni.

La Leishmaniosi nel cane provoca tantissimi sintomi:

  • dermatiti con alopecia e rarefazione del pelo soprattutto intorno agli occhi
  • forfora
  • onicogrifosi (crescita anomala delle unghie)
  • atrofia dei muscoli crotafiti
  • anemia
  • trombocitopenia con emorragie, tipica l’epistassi
  • aumento di volume di linfonodi e milza
  • insufficienza renale
  • artrite e gonfiore delle articolazioni
  • noduli cutanei
  • raramente forme gastroenteriche

Per la diagnosi è necessario eseguire dei test specifici, tramite ricerche anticorpali, ricerca dei parassiti nelle lesioni o PCR. Per quanto riguarda la cura, esistono terapie sotto forma di sciroppo, compresse o iniezioni, ma devi considerare una cosa: solitamente dalla leishmania il cane si cura, ma non guarisce mai del tutto.

Questo perché è difficile nel cane l’eliminazione totale del parassita dal corpo, più spesso rimane quiescente nei linfonodi e nella milza, pronto a riacutizzarsi in caso di stress, altre malattie o calo delle difese immunitarie.

Per la leishmania esistono due vaccini in commercio. Inoltre è necessario fare profilassi con appositi repellenti anti flebotomi.

Se vuoi approfondire la conoscenza con la Leishmaniosi, ne avevamo parlato in maniera più diffusa in un articolo dedicato proprio a questa malattia.

Che cos’è la filaria?

La filariosi cardiopolmonare del cane, invece, è una malattia causata da un nematode, la Dirofilaria immitis. La trasmissione avviene tramite la puntura di zanzare infette: queste trasmettono le microfilarie che migrano fino ad arrivare nel cuore destro del cane e nelle arterie polmonari.

Qui le microfilarie diventano adulte e, se presenti filarie maschi e femmine, si riproducono generano altre microfilarie che vanno in circolo e che sono pronte ad essere assorbite dalle zanzare durante il pasto di sangue.

Le microfilarie ci mettono 6-7 mesi prima di arrivare nel cuore del cane e iniziare a diventare adulte. Anche in questo caso passano almeno 6-7 mesi dall’infezione prima che si possano vedere sintomi, anche se l’insufficienza cardiaca potrebbe mettersi anni a manifestarsi.

La filariosi causa sintomi solamente quando le filarie adulte hanno già abbondantemente danneggiato il cuore. Prima è difficile vedere qualche sintomi. Fra i sintomi abbiamo:

  • tosse
  • dispnea
  • tromboembolismo polmonare
  • ipertensione polmonare
  • emottisi
  • edema polmonare
  • insufficienza cardiaca
  • ascite
  • intolleranza all’esercizio fisico
  • affaticamento
  • dimagramento
  • perdita di appetito

Anche qui la diagnosi prevede l’esecuzione di test antigenici o anticorpali volti a evidenziare la presenza del parassita. Successivamente bisognerà effettuare radiografie ed ecocardiografia per stadiare la malattia e valutare l’entità del danno cardiaco.

Occhio però ai falsi negativi: se presenti solo filarie maschi, il test antigenico sarà negativo e non ci sarà microfilaremia.

Esiste una terapia per la filaria del cane, anzi, esistono un paio di protocolli terapeutici. Non esiste vaccino per la filaria, mentre esiste profilassi e prevenzione da fare tramite l’uso di compresse, spot on o iniezioni.

Tecnicamente, poi, la Dirofilaria immitis può colpire anche l’uomo. Ma non essendo noi gli ospiti definitivi, difficilmente sviluppiamo una forma cardiaca.

Se invece vuoi più notizie sulla filaria del gatto, le trovi nel post che ti abbiamo linkato in questo periodo.

Differenza fra leishmaniosi e filaria

Differenze leishmaniosi filaria, cane

Come avrai visto, ci sono parecchie differenze fra la leishmaniosi e la filaria. Solo perché sono due malattie parassitarie, non vuol dire che siano la stessa cosa. A partire proprio dall’agente patogeno: nella Leishmaniosi è un protozoo, nella filariosi è un nematode.

Diversi anche i vettori: nel primo caso il flebotomo, nel secondo la zanzara. Diversissimi anche i sintomi: la prima causa dermatiti, anemia, linfonodi gonfi, insufficienza renale, mentre la seconda insufficienza cardiaca. Naturalmente, sono poi diverse le terapie e le profilassi.

Forse le uniche cose che hanno in comune è che hanno tempi di incubazione molto lunghi: dal momento dell’infezione al momento in cui si manifestano i sintomi possono passare mesi se non anni. Tutte e due, poi, sono pericolose durante la stagione calda, quando le temperature medie giornaliere superano i 19°C tutto il giorno. Quindi la profilassi di sicuro va fatta dalla primavera all’autunno.

Inoltre entrambe, pur non essendo malattie tipiche dell’uomo, possono occasionalmente trasmettersi agli umani. Anche se, in entrambi i casi, non siamo gli ospiti definitivi e quindi non sviluppiamo gli stessi sintomi dei cani.

In realtà c’è un’altra cosa che hanno in comune: raramente possono trasmettersi ai gatti, animali che sono comunque naturalmente più resistenti sia alla leishmania che alla filaria.

 

Fonti

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