Controlli incrociati sulle detrazioni sanitarie: chi rischia grosso - Greenstyle.it
Partono i controlli dell’Agenzia delle Entrate sulle detrazioni sanitarie indicate nella Dichiarazione: chi rischia di più.
L’Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli incrociati sulle detrazioni sanitarie dichiarate dai contribuenti, con particolare attenzione alle modifiche apportate alla dichiarazione precompilata.
Il recente Provvedimento del 3 luglio 2025 definisce con chiarezza le modalità operative degli accertamenti, individuando i soggetti maggiormente a rischio di indagini fiscali.
Controlli incrociati sulle spese sanitarie: come funziona il sistema
Il cuore del sistema di verifica si basa sui dati raccolti dal Sistema Tessera Sanitaria, che registra tutte le prestazioni mediche e sanitarie agevolabili sostenute dai contribuenti. Questi dati, esclusi solo quando il contribuente ha espresso opposizione al loro utilizzo, vengono trasmessi annualmente entro il 31 marzo all’Agenzia delle Entrate. È proprio grazie a queste informazioni che viene predisposta la dichiarazione precompilata, che i contribuenti possono poi modificare autonomamente o tramite intermediari come CAF o professionisti abilitati.
Il provvedimento sottolinea che i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate, nell’ambito dei controlli formali regolati dall’articolo 36-ter del DPR 600/1973, possono accedere ai dati delle spese sanitarie del contribuente e dei familiari fiscalmente a carico. L’accesso è limitato agli uffici territorialmente competenti, il che permette di analizzare con precisione le modifiche rispetto ai dati precompilati. Sono sotto la lente di ingrandimento soprattutto i contribuenti che hanno apportato modifiche alle detrazioni sulle spese sanitarie o veterinarie indicate nella dichiarazione precompilata, sia che queste modifiche siano state effettuate direttamente, sia tramite sostituto d’imposta o intermediario.

In questi casi, il Sistema Tessera Sanitaria rende disponibili agli incaricati dell’Agenzia un elenco dettagliato delle spese effettivamente sostenute dal contribuente e dai familiari a carico. Ciò consente agli ispettori di verificare la corrispondenza tra le spese aggiuntive dichiarate e la documentazione esibita. In altre parole, viene controllato se i documenti presentati giustificano realmente le maggiorazioni rispetto alla cifra aggregata della precompilata. Questa procedura accentua l’onere probatorio per il contribuente, che deve dimostrare in modo inequivocabile di aver sostenuto le spese sanitarie aggiuntive dichiarate, pena il rischio di contestazioni e sanzioni fiscali.
Un aspetto cruciale riguarda il corretto inserimento delle spese sanitarie nel Quadro E del modello 730/2025. Errori o discrepanze nelle modifiche apportate possono facilmente attirare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate, che dispone degli strumenti per effettuare controlli puntuali e specifici. I contribuenti devono quindi prestare particolare attenzione a conservare tutta la documentazione fiscale comprovante le spese sostenute, come fatture, ricevute e scontrini fiscali, per poter rispondere in modo adeguato a eventuali richieste di chiarimenti o accertamenti. L’implementazione di questi controlli incrociati rappresenta un passo importante nella lotta all’evasione fiscale sulle detrazioni per spese sanitarie, garantendo al contempo una maggiore trasparenza e correttezza nelle dichiarazioni dei redditi.
