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Cisti di Baker nei bambini: consigli utili

La cisti di Baker è un travaso di liquido che si forma dietro il ginocchio: nel bambino non ha una causa apparente e regredisce senza bisogno di cure.

Cisti di Baker nei bambini: consigli utili

La cisti di Baker è una sacca di liquido che si forma nella parte posteriore del ginocchio. La causa del travaso che dà origine a questa formazione è ignota, anche perché – a differenza di quanto accade negli adulti – in età pediatrica di solito la cisti si forma in un ginocchio del tutto sano.

I sintomi sono dolore e sensazione di gonfiore che, nel tempo, si associano anche a una certa rigidità dell’articolazione. Nella popolazione generale questa infiammazione è piuttosto comune negli adulti che hanno già altri problemi articolari. Fra i più giovani, non è insolito che possano soffrire di cisti di Baker i bambini di età compresa tra i 4 ed i 7-8 anni.

Per gli adulti di solito si parla di “cisti secondaria”, perché la formazione del travaso è causata da un danno articolare dovuto a un altra malattia, come artrosi, danno al menisco o ai legamenti che compromettono la funzionalità e la postura del ginocchio.

Nel caso dei bambini, invece, si parla di cisti primaria o idiopatica: si forma senza che vi sia un vero fattore scatenante in un ginocchio in perfetto stato di salute.

Diagnosi della Cisti di Baker

Bambino dal medico
Smiling cute young blond boy in a doctors surgery sitting with the stethoscope in his ears as the friendly male physician does his examination via Shutterstock

La diagnosi la può fare il medico ortopedico con la visita e l’esame obiettivo. La conferma della natura della cisti si ha con la risonanza magnetica al ginocchio interessato. La sola ecografia può evidenziare le vere dimensioni della cisti, ma non rileva adeguatamente i rapporti articolari.

Nessun esame è doloroso per il bambino ed è estremamente importante che il medico rassicuri i genitori sulla natura benigna della cisti.

Cisti di Baker: trattamento

In età pediatrica la cisti di Baker guarisce da sola: il ginocchio, infatti, è sano e i rapporti delle diverse strutture articolari sono normali. Circa il 70% delle formazioni scompare spontaneamente.

Senza nessun intervento medico il bambino guarisce, ma non in tempi brevi: solitamente la completa scomparsa della ciste si ha dopo 1 anno. L’eventuale dolore può essere trattato con farmaci antinfiammatori che abbiano l’indicazione e il dosaggio idoneii per essere usati dai bambini: di solito ibuprofene in sciroppo.

Nelle eventuali fasi di dolore acuto, è possibile anche l’applicazione di una sacca di ghiaccio, utile soprattutto per ridurre anche il gonfiore. Normalmente è indicato un impacco freddo della durata di 15-20 minuti, da ripetere la mattina e la sera.

Non si deve escludere l’opportunità che il travaso di liquido debba essere aspirato: anche in questo caso si tratta di un intervento di routine, che non causa alcun problema al bambino.

La fisioterapia e lo sport

Nuoto e bambini
Nuoto e bambini via Pixabay

Per facilitare il drenagio del liquido e mantenere elastica l’articolazione potrebbe essere utile portare il bambino a qualche seduta di fisioterapia. Nei primi incontri il fisioterapista fa eseguire al bimbo una serie di movimenti e insegna al genitore come farli anche a casa. Di seguito, i tre esercizi più comuni:

  • in posizione prona, l’operatore esegue delle flessioni del ginocchio, piegandolo con un movimento lento e molto controllato;
  • in posizione supina, si tiene piegata una gamba e si aiuta il sollevamento dell’altra tenendola tesa verso l’alto;
  • ancora supini, con le gambe stese si piega lentamente il ginocchio facendo scorrere il tallone sul pavimento.

Per ognuno dei 3 esercizi l’operatore dovrà far mantenere la posizione di trazione o flessione per almeno 2-4 secondi prima del ritorno allo stato di partenza. Inoltre, per ogni esercizio andranno eseguite almeno 2-3 serie di 15 ripetizioni l’una.

Per i bambini che soffrono di cisti di Baker lo sport migliore, da praticare con regolarità si intende, è il nuoto: le articolazioni lavorano e i muscoli si rafforzano senza che vi sia un’eccessiva sollecitazione.

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