
Cane
Il singhiozzo può colpire anche il cane e il gatto di casa: è un evento non così comune, che si presenta con sintomi simili a quello che infastidisce l’uomo. È una contrazione involontaria del diaframma, muscolo solitamente coinvolto nella respirazione, che può cambiare ritmo per colpa da un’assunzione troppo rapida di acqua o cibo. Ma le cause sono tante e tutte diverse: vediamo insieme le più importanti e i rimedi da mettere in atto per il benessere dell’amico di fiducia.
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Cos’è il singhiozzo e le cause
Il singhiozzo coinvolge il diaframma, ovvero il muscolo che separa la cavità addominale da quella toracica, necessario per espandere la seconda così da permette l’immissione dell’aria ed importante durante i bisogni fisiologici. Quando questa lamina muscolare è vittima di uno spasmo improvviso può subentrare il singhiozzo, ma sono tanti i fattori che possono provocarlo, come ad esempio l’assunzione troppo rapida di acqua e cibo con relativa immissione di aria. Ancora, una respirazione troppo veloce frutto di ansia e stress, l’inalazione di sostanze irritanti oppure l’ingestione di palle di pelo, ma anche giochi troppo energici e caotici oppure la presenza di una condizione psicologica di stress e dolore.
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Sintomi

Il singhiozzo, anche se non così frequente, può colpire in particolare i cuccioli, che risultano maggiormente energici nel gioco, nell’attività e nell’assunzione del cibo. Un piccolo vive al massimo della sua energia e dell’eccitazione, per questo la problematica potrebbe palesarsi mostrandosi come spasmo dell’addome e movimenti anomali con sussulto. Solitamente dura pochi minuti, magari un’ora, e si risolve in modo autonomo o anche assumendo un po’ d’acqua oppure qualche goccio di brodo caldo. L’importante è tranquillizzare l’amico calmandolo così da rasserenare muscoli e respirazione.
Cure e rimedi
Per evitare e prevenire il problema, basta diminuire le razioni di cibo, offrendo una serie di pasti distribuiti in più tempi, in particolare se l’amico è vorace. Oppure si può disporre la ciotola sopra una panchetta bassa, facilmente accessibile ma utile per tenere a bada la foga, ma anche spazzolando con frequenza il gatto per impedire la formazione e l’ingestione di palle di pelo. Fornendo acqua o del brodo caldo nonché coprendo l’animale, nel caso il singhiozzo sia la conseguenza di un colpo di freddo. Se il disturbo appare violento è meglio evitare l’assunzione di cibo, che potrebbe provocare soffocamento, e nel caso di sintomi persistenti è meglio consultare il veterinario di fiducia.
Veterinario

Il singhiozzo mostra una sintomatologia molto simile a problematiche respiratorie o più gravi, per questo è bene consultare il medico in caso di dubbio. In particolare se il singhiozzo si palesa con troppa frequenza oppure dura troppe ore o giorni, senza diminuire, agendo negativamente sul benessere del quadrupede.