Deposito Supersmart: caratteristiche e vantaggi per i risparmiatori(www.greenstyle.it)
In un panorama finanziario incerto, i Buoni Fruttiferi Postali continuano a rappresentare una delle soluzioni più apprezzate dagli italiani.
Grazie alla solidità garantita dallo Stato e ai recenti aumenti dei tassi di interesse, i Buoni Fruttiferi Postali si confermano come una scelta ideale per chi cerca di proteggere il capitale investito mantenendo un rendimento certo e trasparente. Le ultime offerte di Poste Italiane, azienda che distribuisce questi strumenti finanziari in partnership con la Cassa Depositi e Prestiti, evidenziano come un investimento di 5.000 euro in un buono con durata quadriennale possa generare guadagni rilevanti.
I Buoni Fruttiferi Postali (BFP) sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e distribuiti da Poste Italiane, società che nel 2025 conta su una rete di oltre 12.700 uffici postali e più di 121.000 dipendenti, confermandosi un pilastro del sistema economico e sociale italiano. Questi strumenti di risparmio sono garantiti dallo Stato italiano e si distinguono per l’assenza di commissioni di sottoscrizione o gestione, oltre a una tassazione agevolata del 12,5%, inferiore rispetto a gran parte degli altri prodotti finanziari.
Il capitale raccolto attraverso i BFP viene utilizzato dalla Cassa Depositi e Prestiti per finanziare investimenti pubblici fondamentali in infrastrutture, sviluppo industriale, pubblica amministrazione e cooperazione internazionale, contribuendo così al progresso economico e sociale del Paese. Questo ruolo istituzionale, unito alla garanzia statale, rende i BFP particolarmente affidabili e attraenti per i risparmiatori prudenti.
Negli ultimi anni, i tassi di interesse offerti dai Buoni Fruttiferi Postali hanno subito un significativo incremento. Se un tempo era comune trovare rendimenti intorno allo 0,5%, oggi alcune tipologie raggiungono tassi del 3,5% lordo annuo, rendendo questo strumento competitivo rispetto a molte forme di risparmio gestito o prodotti bancari tradizionali.
Investire 5.000 euro in un Buono Fruttifero Postale quadriennale: quanto si guadagna?
Le offerte di Poste Italiane per i buoni con durata di quattro anni sono molteplici e studiate per rispondere a diverse esigenze di risparmio. Il simulatore ufficiale disponibile sul sito permette di calcolare con precisione il rendimento atteso in base all’importo investito e alla tipologia del buono scelto.
Ecco alcune delle opzioni più interessanti per chi investe 5.000 euro:
- Buono 4 anni Plus: propone un tasso annuo fisso dell’1,25%, con interessi capitalizzati e corrisposti alla scadenza. Su un investimento di 5.000 euro, il rimborso netto previsto è di circa 5.360,64 euro.
- Buono Rinnova 4 anni: riservato a chi ha rimborsato buoni scaduti o Supersmart a partire dal 1° ottobre 2024, garantisce un tasso annuo fisso dell’1,50%, con un rimborso netto di circa 5.454,18 euro.
- Buono 4 anni Risparmio Semplice: legato a un piano di sottoscrizioni periodiche che può raggiungere un rendimento annuo lordo dell’1,50% dopo almeno 24 versamenti. Con un investimento iniziale di 5.000 euro, il valore a scadenza può superare i 5.645,42 euro.
Pur non raggiungendo i rendimenti elevati di strumenti finanziari più rischiosi, i BFP offrono la certezza di tutela del capitale e un ritorno garantito, qualità particolarmente apprezzate in un contesto di instabilità economica e finanziaria.

Oltre alla sicurezza, i Buoni Fruttiferi Postali si caratterizzano per la loro semplicità e trasparenza. Non prevedono costi nascosti né commissioni di sottoscrizione o rimborso e possono essere acquistati sia in forma cartacea presso gli uffici postali, sia in forma dematerializzata tramite il sito web o l’app di Poste Italiane, che oggi conta su oltre 36 milioni di clienti finanziari e 28,7 milioni di identità digitali PosteID attive.
Un ulteriore vantaggio è la possibilità di rimborso anticipato, totale o parziale, entro i termini di prescrizione, senza perdita del capitale nominale. Per i titoli cartacei, la prescrizione è decennale a partire dalla data di scadenza, mentre per quelli dematerializzati non è prevista prescrizione, poiché il rimborso avviene automaticamente sul conto dell’intestatario a scadenza. Questo meccanismo garantisce una protezione ottimale del risparmio anche nel lungo periodo.
Dal punto di vista fiscale, i BFP sono soggetti a una ritenuta agevolata del 12,5%, applicata sugli interessi maturati, e a un’imposta di bollo calcolata solo sul valore nominale, rendendo il carico fiscale più leggero rispetto ad altre forme di investimento.
