Canone Rai 2026: se hai questa età non devi pagare - Greenstyle.it
Se hai questa età non paghi per tutto il 2026 il Canone Rai: come controllare se ti spetta e quali documenti preparare.
Il canone RAI rappresenta una delle imposte più discusse tra i cittadini italiani, essendo obbligatorio per chiunque detenga un apparecchio in grado di ricevere il segnale televisivo.
Dal 2016, l’importo annuale di 90 euro viene automaticamente addebitato nella bolletta dell’energia elettrica, diviso in rate mensili di pari importo. Tuttavia, esistono diverse eccezioni e modalità alternative di pagamento che è importante conoscere, soprattutto in vista del nuovo anno.
Modalità di pagamento e casi particolari
Il canone TV è dovuto da ogni famiglia anagrafica con almeno un apparecchio televisivo nella stessa abitazione. Tuttavia, in alcune situazioni è possibile versarlo senza il tradizionale addebito in bolletta. Come chiarito dal sito di Reset Energia, fornitore di energia 100% green e innovativo nel mercato italiano, il cosiddetto canone RAI fuori bolletta può essere pagato tramite modello F24 entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento. Questa modalità interessa soprattutto chi, pur essendo residente, non ha una fornitura domestica di energia elettrica intestata a proprio nome, come chi vive in affitto senza aver effettuato la voltura.
Reset Energia, insieme alle altre aziende del settore, include il canone come voce di spesa nelle bollette qualora l’utente sia obbligato a pagarlo, ma offre anche un’opzione per chi vuole effettuare il pagamento autonomamente, evitando l’addebito automatico. La normativa prevede specifiche esenzioni per determinate categorie di contribuenti, che possono evitare il pagamento del canone previa comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Tra queste, le più rilevanti sono:
- Contribuenti over 75 anni con un reddito complessivo annuo non superiore a 8.000 euro, a condizione che non convivano con altre persone titolari di reddito proprio;
- Cittadini titolari di utenze elettriche domestiche che dichiarano di non possedere alcun apparecchio televisivo;
- Militari e diplomatici stranieri in servizio in Italia.
Per usufruire dell’esonero, è fondamentale presentare una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate, attestando il possesso dei requisiti entro le scadenze stabilite. Chi desidera interrompere l’addebito del canone RAI in bolletta deve inviare una dichiarazione sostitutiva, scaricabile dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, compilando il “Quadro A” per comunicare la “non detenzione” di apparecchi televisivi presso il proprio domicilio. È importante sottolineare che la detenzione riguarda la disponibilità fisica di un televisore, non chi ne sia effettivamente il proprietario.

La dichiarazione può essere trasmessa in diversi modi: tramite applicazione web sul portale dell’Agenzia delle Entrate, tramite intermediari abilitati come CAF o professionisti, per posta raccomandata senza busta oppure via posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo dedicato. Le scadenze sono fondamentali per ottenere l’esenzione per l’intero anno successivo: la dichiarazione deve essere presentata tra il 1° luglio dell’anno precedente e il 31 gennaio dell’anno di riferimento. Per esempio, per non pagare il canone nel 2026, la domanda deve arrivare entro il 31 gennaio 2026. La presentazione tardiva, tra il 1° febbraio e il 30 giugno 2026, comporta l’esonero solo per il secondo semestre dell’anno.
L’Agenzia delle Entrate ha stabilito che l’agevolazione per gli over 75 anni si applica anche se in casa sono presenti uno o più apparecchi televisivi, purché siano ubicati nell’abitazione di residenza. Se invece il televisore si trova altrove, il canone resta dovuto. L’esenzione copre l’intero anno se il compimento del 75° anno avviene entro il 31 gennaio; se invece il compleanno cade tra il 1° febbraio e il 31 luglio, l’esonero spetta solo per il secondo semestre. Quindi, presentando domanda entro il 31 gennaio 2026, chi compie 75 anni entro quella data sarà esentato dal pagamento del canone per tutto il 2026 e gli anni successivi.
Queste disposizioni rappresentano un importante aggiornamento per chi desidera verificare se ha diritto all’esenzione o vuole evitare l’addebito automatico del canone in bolletta, soprattutto alla luce delle modifiche normative e delle nuove modalità di pagamento e comunicazione consolidate negli ultimi anni.
