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Batteria all’idrogeno: iPhone carico per una settimana

Nuova batteria all'idrogeno manterrà la carica dello smartphone fino a una settimana, la novità britannica che interessa la Apple.

Batteria all’idrogeno: iPhone carico per una settimana

Una nuova batteria all’idrogeno per smartphone assicurerà una settimana di carica. A presentarla è stata la Intelligence Energy, società britannica, secondo la quale l’innovativo dispositivo permetterebbe di estendere in maniera sostanziale la durata dei dispositivi mobili.

Si tratterebbe di un sistema di celle a combustibile in grado di sfruttare idrogeno e ossigeno per la creazione di energia. Gli scarti emessi dal dispositivo sarebbero del tutto naturali: acqua e calore. Al momento si tratta di un prototipo per certi versi simile all’iPhone 6, tanto che sull’invenzione sembra essersi già portata, in vista di un suo possibile ingresso sul mercato, proprio la Apple.

Positivo sarebbe anche il prezzo stimato per la ricarica del dispositivo, che una volta commercializzato si attesterebbe intorno ai 3 euro. A fare da contraltare agli evidenti pregi della “superbatteria” vi sono però alcuni aspetti per certi versi scoraggianti e poco attrattivi.

In primo luogo il costo iniziale della batteria, stimato in 150 euro (inclusa la prima carica), alla quale seguirebbero le ricariche necessarie al termine di ciascuna settimana. Un aspetto che renderebbe l’invenzione della Intelligence Energy più adatto ad un utilizzo lontano da casa, in vacanza o in occasione di un viaggio di lavoro.

Eventuali sviluppi e miglioramenti futuri saranno presumibilmente legati all’intervento o meno di Apple, in relazione anche all’entità dell’eventuale investimento di Cupertino.

Una batteria che riesce inoltre a non intaccare la struttura esistente, pur trovandosi all’interno dello smartphone, consentendo il ripristino in caso di necessità dell’accumulatore standard. Come ha spiegato su “The Telegraph” Henri Winand, direttore esecutivo della Intelligent Energy:

Per quanto ne sappiamo questo non è mai stato fatto prima d’ora. Siamo riusciti a realizzare una fuel cell così sottile che può essere inserita nella struttura del dispositivo senza alterazioni e permettendo di conservare la batteria ricaricabile.

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