Nuova allerta di Greenpeace per quanto riguarda gli alimenti contaminati da batteri resistenti agli antibiotici. Da un’indagine condotta dagli attivisti austriaci anche la carne di maiale sarebbe risultata a rischio per quanto riguarda tale minaccia.
Secondo quanto rivelato da Greenpeace Austria la presenza di batteri antibiotico-resistenti sarebbe stata registrata in 5 casi sui 14 campioni di carne di maiale analizzati tra braciole, macinato e cotolette. Sono stati individuati nello specifico germi di ESBL (un particolare ceppo di E. Coli) o MRSA, uno Staphylococcus aureus resistente al trattamento con meticillina. Due elementi analizzati hanno mostrato entrambe le tipologie di batterio.
[ghshortpost id=289350 title=”Antibiotico-resistenza ucciderà 450 mila italiani entro il 2050″ layout=”post_inside”]
Greenpeace Austria mette nel mirino l’utilizzo eccessivo di antibiotici all’interno di quelli che sono gli allevamenti intensivi, che secondo l’associazione ambientalista favorirebbero la diffusione di batteri resistenti a tali trattamenti farmacologici. Proprio tale minaccia costerebbe ogni anno, nella sola Unione Europea, la vita a circa 33mila cittadini.
Riguardo l’antibioticoresistenza è intervenuta anche l’OMS. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità i batteri resistenti agli antibiotici rappresenteranno nel 2050 la prima causa di mortalità nel mondo. Oltre 450mila gli italiani a rischio, mentre la cifra a livello mondiale è di circa 2,4 milioni di persone. Queste le dichiarazioni rese nelle ultime settimane da Massimo Scaccabarozzi, presidente Farmindustria, nelle quali viene indicata l’Italia come uno dei Paesi più colpiti:
Quello della resistenza agli antibiotici è un problema già presente e soprattutto di portata globale, anche se sappiamo che l’Italia è già uno dei Paesi più colpiti, insieme a Grecia e Portogallo.