L’effetto serra all’interno dell’abitacolo: perché l’auto diventa un forno (www.greenstyle.it)
Le ondate di calore estive mettono a dura prova il comfort all’interno delle automobili parcheggiate al sole.
Le temperature nell’abitacolo possono superare i 50°C, rendendo l’ingresso in auto un’esperienza quasi insopportabile. Il professor Vincenzo Schettini, divulgatore scientifico e docente di fisica, propone un approccio basato su principi termodinamici per raffreddare più rapidamente l’auto senza dover subito ricorrere all’aria condizionata.
Nel suo noto canale social La Fisica che ci Piace, Schettini spiega che l’aumento drastico della temperatura interna dell’auto è dovuto principalmente all’effetto serra. I raggi solari passano attraverso i vetri, riscaldando gli interni, ma il calore fatica a uscire. «Questo fenomeno è simile a quello che causa il riscaldamento globale», sottolinea Schettini, «i raggi infrarossi emessi dagli interni riscaldati non riescono a uscire facilmente, accumulando calore». Di conseguenza, l’abitacolo diventa rapidamente rovente.
In queste condizioni estreme, accendere direttamente l’aria condizionata all’ingresso non è sufficiente per abbassare in tempi rapidi la temperatura interna. La fisica termodinamica insegna infatti che per raffreddare efficacemente uno spazio riscaldato è necessario prima eliminare l’aria calda stagnante, altrimenti il sistema di climatizzazione lavora contro un ambiente già surriscaldato, aumentando consumi e tempi di raffreddamento.
Il metodo scientifico per raffreddare l’auto più in fretta
Secondo il professor Schettini, la chiave per un rapido abbassamento della temperatura è creare un ricircolo d’aria efficace che espella l’aria calda accumulata nell’abitacolo. La procedura consigliata è semplice e basata su un principio fisico di base: sfruttare la differenza di pressione e temperatura tra interno ed esterno per favorire il ricambio d’aria.
Il metodo prevede di aprire una porta dal lato passeggero e contemporaneamente muovere l’altra porta in modo da fungere da “ventaglio”. Questo movimento crea una corrente d’aria che spinge fuori l’aria calda trattenuta all’interno. Solo dopo aver effettuato questa operazione, si può accendere l’aria condizionata, che così opererà in un ambiente già più fresco, riducendo i tempi di raffreddamento e il consumo energetico.
Questa tecnica, anche se molto semplice, si basa su leggi fisiche fondamentali: il principio di Bernoulli e la termodinamica del calore, che regolano il modo in cui il fluido (in questo caso l’aria) si muove e scambia energia termica. Creare un flusso d’aria permette di eliminare rapidamente il calore accumulato, facendo entrare aria esterna più fresca.

Vincenzo Schettini, nato a Como nel 1977 e docente con specializzazione in didattica della fisica, è noto al grande pubblico soprattutto come divulgatore. Fondatore del canale YouTube La Fisica che ci Piace nel 2015, ha saputo portare la fisica nelle case degli italiani con spiegazioni semplici, chiare e coinvolgenti, diventando uno dei volti più seguiti della divulgazione scientifica in Italia.
Oltre ai video educativi sui social, Schettini ha pubblicato libri di successo come La fisica che ci piace (Mondadori, 2022), best-seller con quasi 100.000 copie vendute, e Ci vuole un fisico bestiale (2023), che racconta le vite di grandi scienziati in chiave accessibile. Dal 2024 conduce su Rai 2 il programma televisivo La fisica dell’amore, consolidando la sua presenza anche nel mainstream mediatico.
La sua capacità di coniugare rigore scientifico e comunicazione semplice ha permesso di diffondere pratiche come il corretto modo di raffreddare un’auto surriscaldata, un esempio concreto di come la fisica possa migliorare la vita quotidiana.
