Nuovo reddito da 500 euro al mese: come richiederlo e a chi spetta - Greenstyle.it
Chi può richiedere il reddito mensile di 500 euro: i requisiti, le scadenze e i documenti da preparare per la domanda.
Con la circolare INPS n. 54 del 5 marzo 2025, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha ufficializzato le modalità applicative e le procedure per la presentazione delle domande relative al Reddito di Libertà, una misura di sostegno economico destinata a donne vittime di violenza.
Tale contributo, introdotto dal decreto del 2 dicembre 2024, rappresenta una novità significativa nelle politiche sociali italiane, volta a supportare l’autonomia economica di chi si trova in situazioni di vulnerabilità.
Reddito di Libertà: cos’è e a chi è rivolto
Il Reddito di Libertà consiste in un contributo economico mensile fino a 500 euro, erogato per un massimo di 12 mesi in un’unica soluzione. Questa misura si rivolge specificamente a donne vittime di violenza, con o senza figli, che sono assistite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali impegnati in percorsi di fuoriuscita dalla violenza. L’obiettivo è quello di garantire un sostegno concreto per favorire l’autonomia economica e personale delle beneficiarie, facilitando così il loro percorso di emancipazione dalla condizione di violenza.
È importante sottolineare che il reddito è compatibile con altri strumenti di sostegno come l’Assegno di Inclusione, permettendo quindi una combinazione di aiuti che possa rispondere in maniera più completa alle esigenze delle donne in difficoltà. La circolare INPS dettaglia anche le modalità di presentazione delle domande per il periodo transitorio, previsto per gestire le istanze non accolte a causa di insufficienza di budget. In particolare, le domande respinte per mancanza di fondi possono essere ripresentate dal 5 marzo al 18 aprile 2025 tramite i Comuni di residenza, che svolgono il ruolo di intermediari.
I Comuni devono accedere a un servizio online dedicato, reperibile digitando “Prestazioni sociali dei comuni” sui principali motori di ricerca, e selezionare la sezione “Trasmissione domande, istruzioni e software delle prestazioni sociali”. All’interno di questa piattaforma è presente un’apposita funzione per la gestione e la ripresentazione delle domande con esito “Non accolta per insufficienza di budget”. Prima di procedere, gli enti locali verificano la permanenza dei requisiti necessari per il riconoscimento del contributo.

Una volta ripresentata, la domanda acquisisce un nuovo numero identificativo e la beneficiaria riceve una copia aggiornata della stessa, con indicazione della data e ora di trasmissione originaria, garantendo così trasparenza e tracciabilità dell’iter. Terminata la fase transitoria, a partire dalla data comunicata dall’INPS tramite apposito messaggio, le donne in possesso dei requisiti possono inoltrare nuove domande per accedere al Reddito di Libertà. La procedura avviene sempre tramite i Comuni di riferimento, utilizzando il modulo ufficiale “SR208”, denominato “Domanda Reddito di Libertà”.
Il decreto stabilisce che il contributo sia erogato in relazione alle risorse finanziarie stanziate per l’anno 2025, pertanto la tempestività nella presentazione della domanda e il corretto rispetto delle procedure sono fondamentali per garantire l’accesso al sostegno. Grazie a questa misura, l’Italia compie un passo avanti nel riconoscimento e nella tutela delle donne vittime di violenza, offrendo non solo un aiuto economico ma anche un concreto supporto al percorso di liberazione da situazioni di abuso e dipendenza.
