Ambiente, Draghi: sì a tutela nella Costituzione
La tutela dell'ambiente all'interno della Costituzione italiana, Mario Draghi ha annunciato il suo sostegno all'iter legislativo in corso.
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La tutela dell’ambiente deve entrare nella Costituzione italiana. Nel suo discorso di mercoledì sera al Senato Mario Draghi ha ribadito l’impostazione dichiaratamente “green” del suo Esecutivo. Un orientamento già evidenziato con la trasformazione del Ministero dell’Ambiente in Ministero della Transizione Ecologica.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi ha ribadito in alcuni passaggi la necessità per l’Italia di proseguire su un percorso di sviluppo sostenibile.
Una necessità ribadita proprio sostenendo il progetto di inserimento dell’ambiente tra le tutele previste dalla Costituzione italiana. Riferendosi al “concetto” di tutela ambientale, Draghi ha dichiarato:
So che il Senato sta discutendo, nella forma di disegni di legge costituzionale, per inserire il concetto nella Costituzione. Il Governo conferma l’impegno ad andare in questa direzione.
Ambiente in Costituzione, le reazioni
Tra i primi a esprimere il proprio parere positivo Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro dell’Ambiente e attuale presidente della Fondazione UniVerde:
Siamo soddisfatti dell’impegno di Draghi, che fa seguito alle richieste di Grillo, ma anche alle dichiarazioni dell’ex premier Conte, per inserire in Costituzione la tutela dell’ambiente, la protezione della biodiversità, la promozione dello sviluppo sostenibile. Spero davvero che sia la volta giusta. Sono decenni che come ecologisti e Verdi presentiamo proposte di legge in tal senso.
Favorevole anche da Pierluigi Stefanini, presidente dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS):
Piena soddisfazione per l’impegno, ribadito dal presidente del Consiglio Mario Draghi, a inserire lo sviluppo sostenibile in Costituzione, come proposto dall’AsviS. Il suo discorso programmatico va nella direzione di una svolta storica per il futuro del nostro Paese e delle nuove generazioni.
Ha parlato di “segnale importante” Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace, mentre il WWF Italia esprime apprezzamento e condivisione per il messaggio di Draghi. Secondo l’associazione del panda “è necessario superare modelli economico produttivi incapaci di perseguire l’innovazione e le sfide ambientali“.