
Blackout più famosi della storia (www.greenstyle.it)
I blackout elettrici rappresentano eventi drammatici che possono immobilizzare intere città regioni e intere nazioni.
Sebbene possano sembrare sporadici, la loro storia è caratterizzata da episodi significativi, a volte catastrofici. Le cause di tali eventi sono molteplici: si va da errori umani a disastri naturali, fino a problemi strutturali e persino l’interferenza della fauna selvatica.
Ecco alcuni dei blackout più clamorosi della storia, eventi che hanno avuto un impatto profondo sulle comunità colpite.
I blackout più famosi della storia
Il primo blackout documentato: 9 novembre 1965
Il 9 novembre 1965, alle 17:15, Boston fu la prima città a sperimentare un blackout. In pochi minuti, l’oscurità si propagò a New York, coinvolgendo oltre 30 milioni di persone in otto stati americani e in Ontario, Canada. Questo evento è considerato il primo blackout su larga scala della storia moderna. La causa principale fu un guasto nella centrale idroelettrica Sir Adam Beck, che scatenò una reazione a catena nella rete elettrica interconnessa. Nonostante il caos durato circa 13 ore, non si registrarono incidenti gravi. Tuttavia, l’evento mise in luce la vulnerabilità delle infrastrutture energetiche dell’epoca, portando a una revisione delle normative sulla sicurezza e sull’affidabilità delle reti elettriche.
Il megablackout indiano: 31 luglio 2012
Il 31 luglio 2012, l’India visse il più grande blackout della storia, colpendo circa 620 milioni di persone, ovvero quasi il 10% della popolazione mondiale. Il blackout si estese dal confine orientale con la Birmania a quello occidentale con il Pakistan. Le cause furono molteplici: reti elettriche obsolete, pianificazione inadeguata e un consumo eccessivo di energia, in particolare a causa dell’uso crescente dei condizionatori d’aria durante un’ondata di caldo. Questo blackout bloccò treni e metropolitane, causando ingorghi stradali e enormi disagi domestici. Un episodio drammatico si verificò in una miniera nel Bengala, dove 200 minatori rimasero intrappolati, fortunatamente salvati successivamente. Questo evento sollevò interrogativi sulla gestione dell’energia in uno dei paesi con la crescita più rapida del mondo, spingendo le autorità a investire in infrastrutture più moderne e resilienti.
La notte di blackout a New York: 13 luglio 1977
Un altro blackout memorabile avvenne a New York il 13 luglio 1977. Un violento temporale causò fulmini che misero in tilt il sistema elettrico. In quel periodo, New York affrontava una grave crisi economica, con alti tassi di disoccupazione e un aumento della criminalità. Durante le 25 ore di oscurità, la città divenne teatro di saccheggi e vandalismi. Circa 1.600 negozi furono saccheggiati, decine di auto furono rubate e centinaia di incendi vennero appiccati. Gli agenti di polizia arrestarono quasi 4.000 persone, e più di 500 poliziotti rimasero feriti, ma sorprendentemente non si registrarono morti. Questo episodio evidenziò non solo le fragilità della rete elettrica, ma anche le tensioni sociali che affliggevano la città, portando a una riflessione su come le crisi energetiche possano avere ripercussioni ben più ampie sulla società.
Il blackout italiano: 28 settembre 2003
Anche l’Italia ha vissuto blackout significativi, il più impressionante dei quali si verificò il 28 settembre 2003. La catena di eventi iniziò in Svizzera con un guasto a una linea di trasmissione cruciale. Nonostante i tentativi degli operatori di ripristinare la situazione, alle 3:27 del mattino, gran parte dell’Italia rimase al buio, ad eccezione della Sardegna e di Capri che hanno reti autonome. Il blackout durò circa 20 ore, causando enormi disagi: treni fermi, aeroporti paralizzati e centinaia di chiamate di emergenza al 118. Questo evento evidenziò l’importanza di un coordinamento efficace tra le reti elettriche nazionali e internazionali, portando a un rafforzamento delle misure di sicurezza.

Le cause dei blackout variano, ma ci sono fattori ricorrenti da considerare. Errori umani, come una cattiva gestione delle risorse energetiche, sono spesso alla base di questi eventi. Le reti elettriche obsolete e non adeguatamente manutenute rappresentano un punto di vulnerabilità. Fenomeni naturali, come tempeste e fulmini, possono essere ulteriori cause scatenanti. Infine, la crescita della domanda di energia, specialmente durante i picchi, può superare la capacità delle reti di fornire elettricità, portando a situazioni critiche.
La storia dei blackout è una testimonianza della complessità delle infrastrutture energetiche moderne e dell’importanza di investire in sistemi più resilienti. Questi eventi non solo evidenziano i rischi legati alla dipendenza dall’elettricità, ma anche le conseguenze sociali ed economiche che possono derivare dalla loro interruzione.