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Tumore alla prostata: mangiare noci riduce il rischio

Dalle noci un aiuto naturale contro il tumore alla prostata, a sostenerlo uno studio statunitense dell'Università della California.

Tumore alla prostata: mangiare noci riduce il rischio

Dalle noci un aiuto naturale contro il rischio di tumore alla prostata. Secondo lo studio condotto dai ricercatori statunitensi della University of California, i benefici garantiti da questa particolare frutta secca si estenderebbero ben oltre la lotta al colesterolo cattivo nel sangue.

Ricche di Omega-3 e ritenute efficaci contro il colesterolo cattivo, ma anche nei confronti del tumore al pancreas, le noci ridurrebbero secondo lo studio californiano la capacità di sviluppo del tumore alla prostata. Secondo quanto ha dichiarato il Dr. Paul Davis, University of California, in corrispondenza della pubblicazione dello studio sul Journal of Medicinal Food:

Per anni il governo statunitense si è impegnato in una crociata contro i grassi e penso sia avvenuto a nostro discapito. Le noci ne sono un perfetto esempio. Mentre esse hanno un elevato contenuto di grassi, i loro grassi non conducono allo sviluppo del tumore alla prostata. Di fatto le noci producono l’effetto opposto quando utilizzate per l’alimentazione dei topi.

Durante lo studio i topi sono stati suddivisi in tre gruppi: uno al quale sono state somministrate delle noci, un secondo che ha ricevuto olio ricavato dalle noci e un terzo gruppo che ha ricevuto invece un sostituto composto da grassi simili a quelli contenuti nelle noci.

Noci
Fonte: Walnut kernels and whole walnuts | Shutterstock Walnut kernels and whole walnuts | Shutterstock

I risultati hanno poi dimostrato come soltanto le noci o l’olio che se n’è ricavato abbiano assicurato un’evidenza riduzione dei livelli di colesterolo e abbiano contrastato lo sviluppo del tumore alla prostata. Questo porterebbe a ritenere, prosegue Davis, che intervengano ulteriori fattori a supporto dell’azione offerta dagli acidi grassi Omega-3:

Abbiamo mostrato come non siano gli Omega-3 da soli a produrre il cambiamento, ma potrebbe essere una combinazione della loro azione con qualche altro fattore contenuto nell’olio di noci. Ormai risulta sempre più chiaro nella nutrizione che mai si producono effetti con un semplice soggetto, ma è sempre merito di una combinazione.

Sebbene non sia stato identificato con chiarezza alcun tipo di meccanismo che porti alla riduzione del rischio di tumore alla prostata in seguito al consumo di noci, il Dr. Davis ipotizza alcuni possibili legami derivati da meccanismi già associati alla patologia:

Gli effetti di riduzione della molecola IGF-1 sembrano supportare il fatto che così il tumore non possa crescere velocemente come farebbe di norma. Inoltre riducendo il colesterolo nel sangue le cellule tumorali non ricevono abbastanza sostegno da poter crescere in maniera rapida.

Infine le noci incrementerebbero gli effetti dell’adinopectina e di una molecola identificata come soppressore delle cellule tumorali (PSP94), così come sembra ridurre i livelli nel sangue della COX-2. Tutti indicatori del tumore prostatico, sottolinea Davis, che conclude con alcune indicazioni per il consumo quotidiano:

Nel nostro studio i topi consumavano l’equivalente di 74 grammi circa di noci. È importante realizzare che tale quantitativo corrisponde a 482 calorie. Non è di poco conto, ma è sempre meglio che consumare una porzione gigante di patatine fritte, corrispondente a 610 calorie.

Oltre ai benefici contro il cancro le noci forniscono un aiuto naturale anche nel prevenire disturbi cardiovascolari, come dimostrato da precedenti studi. Nel periodo natalizio le noci sono parte integrante di alcuni piatti, sentitevi liberi di consumarle, pur con moderazione.

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