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Quali sono le proprietà benefiche del rosmarino?

Scopri tutte le proprietà benefiche del rosmarino, per quali malanni è consigliato, come usarlo nelle tisane e come coltivarlo in casa.

Quali sono le proprietà benefiche del rosmarino?

Il rosmarino è una delle piante aromatiche più conosciute e utilizzate in cucina, come per il ricorso alle sue proprietà benefiche. Quella a cui si fa riferimento una specie molto diffusa in Europa, Asia e Africa.

Noto come Rosmarinus officinalis o Salvia rosmarinus, si tratta di un arbusto che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. Amante del clima Mediterraneo, il rosmarino prolifera soprattutto su terreni fertili illuminati dal sole. Può crescere anche su terreni rocciosi sporgenti.

Rosmarino: caratteristiche

Questa pianta aromatica può raggiungere un’altezza compresa tra i 50 e i 300 centimetri. Le due radici sono robuste e il suo tronco è legnoso e piuttosto solido. Dai rami spuntano foglie sempreverdi sottili, allungate e coriacee, mentre i fiori sono leggermente ricoperti di peluria e assumono una colorazione violacea.

Proprietà benefiche del rosmarino

A donare al rosmarino molte delle sue proprietà benefiche sono gli oli essenziali in esso contenuti. Primo fra tutti l’eucaliptolo, grazie al quale la pianta dispone di un’apprezzata azione balsamica. Sono presenti anche altri importanti componenti, quali:

  • Alfa e beta pinene;
  • Borneolo;
  • Canfene;
  • Canfora;
  • Cineolo;
  • Linalolo (come nell’olio essenziale di bergamotto).

Presenti anche Diterpeni, Triterpeni, nonché buone quantità di antiossidanti. Tra i quali l’acido rosmarinico (polifenolo) e alcuni altri acidi fenolici, la colina, la vitamina C e i tannini. Diverse le possibili applicazioni per questa pianta, che favorirebbe memoria e salute di capelli, pelle e apparato respiratorio.

Molte delle proprietà di questa erba officinale sono sfruttabili sia mediante l’uso del rosmarino in cucina, per arrosti o per insaporire minestre e zuppe, sia come rimedio naturale.

Rosmarino

Proprietà balsamiche

Partiamo proprio dalle proprietà balsamiche del rosmarino, che ricordiamo poggiano soprattutto sulla presenza di eucaliptolo. Si rivelano molto utili quando si tratta di tipici malanni invernali o simil influenzali come tosse, congestione nasale e raffreddore.

Aiutano a decongestionare le vie aeree, soprattutto se sfruttate attraverso i suffumigi. Basterà utilizzare una pentola capiente per scaldare l’acqua fino a bollitura, poi lasciare in infusione uno o due rametti di rosmarino per 10 minuti. Tenere coperto il contenitore per non disperdere le componenti volatili.

Trascorso il tempo richiesto coprire bene il capo con un asciugamano e iniziare i suffumigi. In alternativa possono essere aggiunte all’acqua bollente alcune gocce di olio essenziale di rosmarino.

Memoria, le proprietà benefiche del rosmarino

Diversi recenti studi hanno indicato il rosmarino come in possesso di proprietà benefiche per la memoria e le funzioni cognitive. Un esempio è la ricerca della Northumbria University di Newcastle, nel Regno Unito, secondo cui annusare l’aroma di questa pianta stimolerebbe la memoria e l’apprendimento.

Secondo uno studio della Saint Louis University School of Medicine, negli USA, il rosmarino e la menta aiuterebbero l’organismo a contrastare l’avanzata dell’Alzheimer. In generale, favorirebbero le funzioni cognitive e il rilassamento.

Diabete

È dell’Università dell’Illinois, sempre USA, lo studio che attribuisce al rosmarino, oltre che all’origano, una certa efficacia nel limitare la presenza di glucosio nel sangue, con la conseguente riduzione del rischio di diabete.

Capelli, le proprietà benefiche del rosmarino

Buone notizie anche per chi tiene alla cura dei capelli. Tra le proprietà benefiche del rosmarino anche un’azione che limita la comparsa dei capelli bianchi e più in generale ne riduce la caduta.

Fegato e proprietà benefiche detox del rosmarino

Benefici dal rosmarino anche per il fegato, verso il quale questa pianta aromatica mette in campo un’efficace azione detox. L’attività detossificante del rosmarino agisce per liberare l’organo dalle impurità, favorendo lo smaltimento delle tossine accumulate. Lo troviamo spesso in abbinamento alla liquirizia, che ne potenzia l’azione.

Rosmarino in cucina
Fonte: Foto di monicore da Pixabay

Controindicazioni

Al pari delle altre piante aromatiche o erbe curative, anche per il rosmarino valgono alcune controindicazioni. Valido soprattutto il consiglio di non esagerare. A dosi elevate si rischiano irritazione della mucosa di stomaco e intestino, oltre a gastriti (di lieve entità). Come rimedio naturale è sconsigliato ai bambini, alle donne in gravidanza ed a coloro che soffrono di epilessia.

Tisane al rosmarino

Le tisane al rosmarino sono un ottimo modo per sfruttarne le proprietà benefiche, soprattutto quella digestiva, che questa pianta condivide col luppolo. Ne esistono di varie tipologie, qui vedremo tre possibili versioni: semplice, con salvia o con l’aggiunta di menta e salvia).

Infuso al rosmarino

La preparazione è molto semplice. Si mette a bollire una tazza di acqua, aggiungendo poi un cucchiaio di foglie. Aggiungiamo un ulteriore cucchiaio di aghi per ogni tazza extra di acqua portata a ebollizione.

Lasciamo in infusione per 10-15 minuti, poi filtriamo e consumiamo non appena la temperatura del liquido lo faccia risultare bevibile. Per sfruttarne le componenti volatili è possibile coprire il pentolino durante l’infusione e scoprirlo quando è possibile respirarne i fumi, oppure respirare direttamente i vapori che fuoriescono.

Ma vediamo una piccola variazione, abbinando salvia e rosmarino per un decotto. Versiamo una tazza d’acqua in un pentolino e aggiungiamo subito un cucchiaio di foglie di rosmarino e 5-6 foglioline di salvia. Portiamo l’acqua a ebollizione, spegniamo il fuoco e lasciamo in infusione per ulteriori 5 minuti. Filtriamo e consumiamo non appena bevibile.

In alternativa, si può fare una semplice tisana, portando l’acqua a ebollizione e successivamente aggiungendo rosmarino e salvia. Infusione per 10 minuti, poi filtraggio e consumo quando si sarà sufficientemente raffreddata.

Tisana digestiva post cenone menta, rosmarino e salvia

Infine la tisana digestiva post cenone menta, rosmarino e salvia, che più di tutte aiuterà a migliorare l’azione dell’apparato digerente. Molto utile nel periodo natalizio, quando ai malanni di stagione di associano le “fatiche” a tavola tipiche delle feste. Vediamo innanzitutto quali sono gli ingredienti da utilizzare:

  • 5 grammi di foglie di menta;
  • 2 foglie di salvia;
  • Mezzo rametto di rosmarino o un cucchiaino di aghi o foglie;
  • 2 grammi di camomilla;
  • 2 grammi di achillea;
  • 1 tazza d’acqua.

Va ripresa la preparazione relativa alla tisana rosmarino e salvia, o la versione decotto. In questo caso, si versa l’acqua necessaria in un pentolino, alla quale si aggiungeranno i vari ingredienti. Poniamo sul fuoco e portiamo il liquido a ebollizione per qualche minuto. Spegniamo e lasciamo in infusione per ulteriori 5 minuti. A questo punto filtriamo e consumiamo non appena bevibile.

Per la preparazione dell’infuso, attenzione alla camomilla. Menta, salvia, rosmarino e achillea, vanno lasciati in infusione per 10 minuti in acqua bollente, mentre i due grammi di fiori di camomilla andranno aggiunti soltanto quando mancheranno circa 4 minuti al termine della procedura.

Come coltivare il rosmarino in casa

Chi volesse sfruttare le proprietà benefiche del rosmarino può acquistare direttamente i rametti pronti all’uso, ricorrere all’olio essenziale oppure anche coltivare il rosmarino in casa. Se si opta per quest’ultima soluzione, ecco alcuni consigli utili per ottenere un buon risultato.

Innanzitutto per coltivarlo in giardino bisogna sapere che al rosmarino serve una costante esposizione al sole, quindi la scelta della posizione all’interno della casa dovrà tenere conto di tale aspetto. Per quanto riguarda il terreno dovrà essere non stagnante, poiché gli eccessivi accumuli di acqua risultano dannosi. Meglio sceglierne uno altamente drenante e vagamente secco.

Quanto bagnare il rosmarino? Durante il primo anno annaffiare regolarmente ogni giorno. Poco però, sempre per evitare ristagni. Una volta che avrà raggiunto tale età o in alternativa i 50 cm di altezza si potrà passare a un’annaffiatura ogni 2-3 giorni.

Se la scelta è invece di coltivare il rosmarino in vaso la via più semplice è quella di acquistare una piantina già cresciuta in un vivaio o anche in alcuni supermercati. Per la messa a dimora definitiva scegliere un vaso proporzionato all’altezza che si vorrà raggiungere (più terreno a disposizione, maggiori le dimensioni raggiunte in età adulta).

Come si fanno le talee del rosmarino?

Per la riproduzione del rosmarino tramite talea di procede innanzitutto al taglio di un ramo. Una lunghezza di 10-15 centimetri sarà sufficiente. Rimuovere tutte le foglie a eccezione delle più esterne e inserire il rametto in un terreno misto di terriccio e sabbio. Dopo aver atteso qualche mese, solitamente l’arrivo della primavera, le radici saranno formate a sufficienza e si potrà procedere col rinvaso della nuova pianta.

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