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Capire il linguaggio dei gatti

Linguaggio e versi dei gatti: dalle fusa ai miagolii, passando per i soffi e i vocalizzi muti, tutte le modalità con cui i felini si esprimono.

Capire il linguaggio dei gatti

Quanti significati ha un “miao” di un gatto? E quanti sono i modi con cui i felini domestici cercano di comunicare con i loro padroni? Non bisogna affatto prendere alla leggera i vari suoni prodotti dal gatto – siano essi dei versi oppure le fusa – perché indicano sempre un loro preciso stato d’animo.

Per districarsi nel mare di emozioni del proprio amico a quattro zampe, la dottoressa Debra Primovic di PetPlace ha cercato di riassumere ogni significato associato a una manifestazione sonora del gatto. Ecco i più comuni, ma anche i più semplici, da riconoscere:

  • Vocalizzo muto: si tratta di una modalità comune a tutti i felini, che spesso aprono le fauci senza emettere alcun suono, oppure rumori a bassissima frequenza. È facile identificare questa situazione, perché molto spesso avviene mentre il gatto si trova di fronte alla finestra, assorto da qualche elemento esterno – come un uccellino – che ha catturato la sua attenzione. Il vocalizzo muto indica eccitazione, preparazione all’attacco di una preda o anche semplice soddisfazione;
  • Cinguettio felino: i gatti spesso emettono un suono ad altissima frequenza, e molto acuto, della durata di pochissimi secondi, a volte anche meno di tre. E molte volte assomiglia proprio al cinguettio di un volatile. In questo caso si esprime felicità, sorpresa, richiesta d’attenzione. Non è un caso che sia molto più frequente quando il gatto ha fame o rivede il padrone dopo una giornata di lavoro.

  • Borbottii, sibili e soffi: la comunicazione vocale del gatto più facile da comprendere, indica che il felino è arrabbiato, insoddisfatto, disturbato dal padrone e naturalmente pronto all’attacco. È anche un modo per spaventare e costringere all’allontanamento gli altri predatori;
  • Fusa: le fusa, una vibrazione unica prodotta solo dai felini, sono il modo con cui i gatti comunicano la loro piena soddisfazione. Proprio per questo motivo, si verifica spesso dopo i pasti, durante le coccole o dopo una caccia particolarmente proficua. In alcuni rarissimi casi, tuttavia, il gatto può esprimere malessere fisico con le fusa o addirittura paura: si tratta di una modalità con cui l’animale si rilassa e rassicura se stesso;
  • Miagolio classico: il tipico “miao” dei gatti, unico da esemplare a esemplare anche se l’orecchio umano fatica a distinguerlo, indica sempre una richiesta d’attenzione. È la traduzione di tanti desideri, come “Guardami”, “Ho fame”, “Gioca con me”, “Fammi uscire”. Quando il miagolio è accompagnato dal micio che si struscia sulle gambe del padrone, il significato è perentorio e inequivocabile: “Devi prestarmi attenzione e lo devi fare ora”.

Presentato il vocabolario, cosa il vostro gatto vi dice con maggior frequenza?

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