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Valeriana: 5 proprietà e quando è meglio evitarla

La valeriana funziona davvero per migliorare il sonno e ridurre l'ansia? Numerosi studi suggeriscono che questo rimedio naturale può effettivamente combattere l'insonnia e alleviare diversi altri disturbi. La pianta è nota e apprezzata da migliaia di anni in tutto il mondo proprio per le sue proprietà sedative e calmanti. Tuttavia, come ogni altro rimedio naturale, anche in questo caso potrebbero verificarsi effetti indesiderati che non vanno tralasciati. Vediamo di quali si tratta.

Valeriana: 5 proprietà e quando è meglio evitarla

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Da molti secoli, la valeriana è acclamata come uno dei rimedi naturali per dormire più efficaci che esistano al mondo, oltre che come valida alleata per calmare l’ansia in modo naturale, senza dover ricorrere a dei farmaci. In effetti, l’uso di questa particolare pianta per ridurre l’insonnia e l’ansia è noto da parecchio tempo, più esattamente dal lontanissimo II secolo d.C.

Da sempre, insomma, la valeriana è associata a un miglioramento della qualità del sonno e a una riduzione di disturbi come ansia, agitazione, malessere e stress. Ma ti sei mai chiesto perché la valeriana rilassa? Quali sono i composti presenti in questa pianta che ci aiutano ad addormentarci e a dormire per tutta la notte?

In questo articolo esamineremo tutti i possibili benefici della valeriana, vedremo quali sono le effettive proprietà di questa pianta e gli effetti indesiderati che è bene conoscere.

Prima di tutto, però, impariamo a riconoscere la valeriana e capiamo quali sono le sue principali caratteristiche.

Caratteristiche della pianta Valeriana officinalis

valeriana
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La valeriana è una pianta perenne che risponde al nome scientifico di “Valeriana officinalis”, un membro della famiglia delle Valerianaceae. Si tratta di un’erba che cresce in Asia e in Europa, sebbene oggi sia coltivata anche in alcune parti degli Stati Uniti.

Nonostante gli integratori di valeriana siano tutt’altro che profumati, forse ti sorprenderà sapere che i fiori della pianta venivano impiegati nell’antichità per produrre dei profumi. I fiori si presentano riuniti in piccoli ombrelli o corimbi, caratterizzati da colori pallidi, come rosa, viola chiaro e bianco.

Il loro odore è molto delicato e piacevole. Ma non possiamo certo dire lo stesso per le radici della pianta, che emanano un aroma poco gradevole, specialmente nella forma essiccata. Non a caso, spesso la valeriana viene abbinata ad altri rimedi fitoterapici, come passiflora, melissa o biancospino, sia per ottimizzarne gli effetti rilassanti, sia per attenuarne l’odore piuttosto pungente.

Ma tornando alla pianta che da origine a questo famoso rimedio per il buon sonno, devi sapere che il nome “valeriana” deriva dal verbo latino “valere”, ossia “essere forte e sano”, in riferimento ai ben noti effetti benefici di questa pianta.

Meccanismo di azione

Sebbene sia una pianta nota da 2000 anni, ad oggi gli scienziati non sono ancora del tutto certi di come funzioni la valeriana. Si ritiene, però, che la pianta possa aumentare i livelli di GABA nel cervello, una sostanza chimica chiamata “acido gamma aminobutirrico” che esercita un effetto calmante e sedativo.

Pensa che principi attivi come l’alprazolam, Xanax, funzionano proprio aumentando la quantità di GABA nel cervello. Secondo gli esperti, la valeriana potrebbe avere un simile effetto, seppur più lieve.

La radice contiene anche altre molecole, come l’acido valerianico, l’acido isovalerico e sostanze antiossidanti in grado di favorire il sonno profondo e ridurre l’ansia.

Tra gli antiossidanti contenuti nella pianta vi sono esperidina e linarina, che potrebbero esercitare effetti sedativi.

Cosa si cura con la valeriana?

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Sappiamo, a questo punto, che la valeriana è in grado di agire come sedativo e rilassante per il cervello. Fra pochissimo vedremo quali sono i benefici della pianta e quando è utile usarla

Tuttavia, vogliamo ricordare che, poiché si tratta di un rimedio erboristico acquistabile senza ricetta anche on line, la valeriana non è considerata un farmaco, per cui non consigliamo di assumerla per “curare” delle malattie, come depressione, disturbo d’ansia o insonnia cronica. Puoi adottare questo rimedio, però, per alleviare alcuni disturbi comuni.

Ridurre l’ansia

Grazie all’azione esercitata sui livelli di GABA nel cervello di cui abbiamo parlato poc’anzi, la valeriana viene spesso impiegata per alleviare l’ansia.

Insieme alle altre sostanze in essa contenute, la pianta è infatti in grado di produrre una sensazione di serenità e calma.

Migliorare la qualità del sonno

Anche a te capita spesso di passare delle notti in bianco o di riuscire ad addormentarti solo a notte fonda? Si tratta di un problema estremamente comune: molte persone sperimentano delle difficoltà nel riuscire a addormentarsi o nel rimanere addormentati per tutta la notte.

Un rimedio naturale quasi del tutto privo di effetti collaterali potrebbe essere proprio una tisana di valeriana, dalle proprietà calmanti e rilassanti. Questo rimedio, infatti, è noto per favorire l’addormentamento e migliorare la qualità e la quantità del sonno, senza causare la fastidiosa sonnolenza diurna che, invece, accompagna molti sonniferi e altri rimedi per dormire.

Un rimedio contro lo stress

Oltre che per ridurre l’insonnia e combattere l’ansia, la valeriana si rivela utile anche per fronteggiare periodi di forte stress.

La pianta, infatti, sarebbe in grado di ridurre l’eccessiva attività dell’amigdala, una porzione del cervello che si attiva in risposta alla paura e allo stress.

Utile contro mal di testa e sindrome premestruale

Molte persone assumono gli integratori o le tisane di valeriana per alleviare i sintomi della sindrome premestruale e della menopausa, per combattere tremori, nervosismo, depressione o mal di testa.

Sempre più spesso, inoltre, il rimedio viene impiegato anche per trattare altre problematiche.

Gli effetti “sessuali” della valeriana

Tra gli usi meno comuni e certamente più curiosi della pianta, rientra anche quello che avviene in camera da letto. Si ritiene, infatti, che l’assunzione di un mix di erbe a base di griffonia, valeriana e passiflora possa ridurre l’ansia da prestazione, ritardare l’eiaculazione e, in poche parole, migliorare la vita sessuale.

Prima di fiondarsi in erboristeria è opportuno chiedere consiglio al proprio medico curante, specialmente se stai già assumendo dei farmaci o se soffri di alcune patologie.

Come si usa la valeriana?

Puoi acquistare la valeriana sotto forma di compresse, capsule, tintura, estratto e sotto forma di tisana o infuso.

Per quanto riguarda il dosaggio, bisognerà valutare caso per caso, tenendo in considerazione la formulazione scelta.

Non esiste, in effetti, una dose standard quando si parla di integratori e di rimedi a base di valeriana. Generalmente, gli studi prendono in esame dosi che vanno dai 400 ai 900 milligrammi per l’insonnia, da assumere fino a 2 ore prima di andare a letto.

Il prodotto può interagire con l’alcol, quindi evita di assumere integratori di valeriana insieme a delle bevande alcoliche.

A che ora prendere la valeriana per calmare l’ansia?

Per superare l’ansia, è possibile assumere il rimedio nel corso della giornata, sempre attenendosi alle dosi indicate sulla confezione o, ancor meglio, alle indicazioni fornite dal proprio medico curante.

In tutti i casi, per trattare un disturbo d’ansia che si protrae da molto tempo è sempre meglio parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta, per individuare la causa all’origine del disturbo e affrontarla in modo efficace e consapevole.

La valeriana, così come gli altri rimedi, può solo attenuare il sintomo, ma non potrà risolvere le problematiche di fondo che causano ansia e malessere.

Tornando al dosaggio, se stai cominciando ad assumere questo rimedio per la prima volta, sarà bene iniziare con la quantità più bassa, per poi aumentare il dosaggio, senza superare la dose massima consigliata, qualora fosse necessario.

Quando inizia a fare effetto la valeriana?

Per ottenere un effetto rilassante, è consigliabile assumere il prodotto da due ore a mezz’ora prima di andare a dormire. Sebbene possa essere utile come rimedio “istantaneo”, secondo molti esperti inizia a fare davvero effetto solo dopo alcune settimane di trattamento.

Valeriana: controindicazioni

Fonte: Pexels

Per chi si stesse chiedendo se la valeriana fa male o bene alla salute, la buona notizia è che la radice essiccata di questa pianta è quasi del tutto priva di effetti indesiderati o controindicazioni particolari.

Studi condotti in tutto il mondo confermano infatti che la valeriana è sicura e non causa dipendenza o sintomi da astinenza quando ne viene interrotta l’assunzione, se non in casi decisamente rari.

Ciononostante, è meglio evitare di assumere integratori di valeriana in gravidanza o durante l’allattamento al seno, in quanto non se ne conoscono i possibili effetti avversi per il bambino.

Per lo stesso principio, è meglio evitare di somministrare l’integratore ai bambini, specialmente senza aver prima consultato il pediatra.

Effetti indesiderati

La valeriana fa male al cuore o al fegato? Questa è una delle domande che più spesso si pongono coloro che cominciamo ad assumere questo tipo di integratore.

Domande più che legittime, dal momento che il fatto che si tratti di un prodotto naturale non implica affatto che sia privo di possibili effetti dannosi.

Fra gli effetti indesiderati più comuni rientrano:

  • Mal di testa
  • Mal di stomaco
  • Insonnia (effetto paradosso)
  • Bocca secca
  • Malessere generale.

La valeriana fa male al fegato e al cuore?

A questo proposito, negli anni 80 sono stati segnalati alcuni casi di danno epatico in seguito all’assunzione di prodotti a base di Valeriana officinalis. Nella maggior parte dei casi, gli integratori contenevano anche altre erbe o ingredienti, per cui non è stato possibile stabilire con certezza quale fosse la causa del disturbo.

Solo in pochissimi casi la Valeriana officinalis era il solo ingrediente potenzialmente responsabile. Ad oggi, tuttavia, si ritiene che il rischio di danno epatico legato al consumo di questo rimedio sia estremamente basso.

Lo stesso possiamo affermare riguardo al rischio di conseguenze cardiache. In rarissimi casi sono stati segnalati casi di ritmo cardiaco irregolare in seguito all’assunzione di prodotti a base di valeriana.

Sebbene si tratti di episodi molto rari, per non correre rischi è saggio interrompere l’assunzione del prodotto e informare il medico qualora dovessi avvertire sintomi insoliti come:

  • Pelle e sclera degli occhi ingiallite
  • Urine scure
  • Disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, mal di stomaco, mancanza di appetito)
  • Debolezza
  • Alterazioni del ritmo cardiaco
  • Cambiamenti della frequenza cardiaca.

Possibili interazioni farmacologiche

Pur trattandosi di un rimedio vegetale e naturale, anche la valeriana, come molti altri rimedi fitoterapici, può influenzare il funzionamento e l’efficacia di diversi medicinali.

È bene non abbinare il rimedio con i farmaci scomposti dal fegato e con i sedativi, antidepressivi e ansiolitici, in quanto potrebbe aumentarne l’effetto in modo pericoloso.

Se stai per sottoporti a un intervento chirurgico e stai assumendo integratori di valeriana, assicurati che il medico ne sia a conoscenza, in quanto questo rimedio potrebbe influenzare l’effetto dell’anestesia.

 

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