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Come fare un buon terriccio per vaso da soli?

Il terriccio per vaso rappresenta la base per una coltivazione rigogliosa, sia per le piante ornamentali che per le varietà da orto. Tuttavia, non sempre quello in commercio risponde alle proprie esigenze o, ancora, i costi potrebbero non essere a buon mercato. Fortunatamente, creare in autonomia un terriccio per vaso è molto semplice: basta procurarsi elementi come della terra porosa, della torba, della sabbia e un concime organico come il compost. Ma come mescolare questi elementi?

Come fare un buon terriccio per vaso da soli?

Fonte immagine: Pixabay

Un buon terriccio è alla base di ogni rigogliosa coltivazione in vaso, ma come creare da soli il giusto mix per un suolo davvero fertile? È questa la domanda che, almeno una volta, sarà sicuramente sorta fra gli appassionati di orto e di giardinaggio. Non sempre il terriccio in vendita è infatti in grado di esaudire tutte le proprie necessità di semina e, di conseguenza, bisogna creare in autonomia la composizione più adatta alle piante che si vuole coltivare. Ma come fare?

Creare un terriccio per coltivazione non è di certo operazione complessa. Al contempo, però, è necessario conoscere le caratteristiche e le necessità delle piante o degli ortaggi che si vorranno piantare. Innanzitutto, il tipo di PH preferito – tendente al basico oppure acido – dopodiché la resistenza ad acqua e piccoli ristagni, per comprendere quanto il suolo debba essere drenante. Non meno importante, inoltre, è la distribuzione di sostanze nutritive a seconda delle esigenze dei vegetali prescelti. Di seguito, qualche informazione utile.

Come creare un buon terriccio per vaso da soli

Come già accennato, in commercio è possibile trovare diverse tipologie di terriccio già pronto, pensate ad assolvere alle esigenze più comuni di coltivazione. A volte queste soluzioni però non bastano, soprattutto quando si ha a che fare con piante dalle necessità molto specifiche di crescita. Altre, invece, non si tratta di una strada perseguibile per ragioni economiche oppure ambientali. In questi casi, è sicuramente possibile procedere in autonomia, ricreando da zero il proprio mix preferito.

Cosa sapere per creare un buon terriccio da vaso

Terreno per vasi
Fonte: Pixabay

Anche quando si ha a che fare con delle piante molto rustiche, e quindi capaci di resistere anche a un suolo non propriamente ottimale, è utile pensare alla qualità del terriccio. In linea generale, affinché possa aiutare i vegetali a crescere rigogliosi, il terreno per il vaso dovrebbe rispondere ad alcune caratteristiche:

  • risultare morbido oppure a medio impasto, per evitare che vi siano ostacoli o blocchi nello sviluppo delle radici;
  • essere sufficientemente poroso, per garantire una buona penetrazione di ossigeno anche in profondità;
  • garantire una buona distribuzione di sostanze nutritive, sia di partenza che da ciclica concimazione, in particolare con una buona porzione di componente azotata;
  • garantire un sufficiente drenaggio e, al contempo, offrire sempre una buona umidità senza però la formazione di ristagni.

Di norma, un buon terriccio per vaso non prevede unicamente la presenza di terra, ma di diversi elementi che possono favorire la crescita della pianta. In particolare:

  • porzioni di sabbia, poiché facilitano il deflusso dell’acqua evitando così la formazione di ristagni;
  • perlite o minerali analoghi, capaci di trattenere umidità senza però rendere il terreno eccessivamente annacquato;
  • humus, torba o altri concimi organici, come il compost, per garantire un livello sufficiente di sostanze nutritive.

Come creare un terriccio universale

Il cosiddetto terriccio universale rappresenta la soluzione più diffusa per la coltivazione di piante ornamentali e di ortaggi in vaso. Così come suggerito dal suo nome, presenta delle caratteristiche che tendono ad adattarsi alle necessità dei più svariati vegetali, rappresentando così una soluzione unica per molte piante diverse. Ma come crearlo in autonomia?

Come facile intuire, le quantità variano a seconda della capienza del vaso che si vorrà riempire, di conseguenza non si fornirà il quantitativo in grammi, bensì in parti. Per un buon terriccio generico fai da te, è utile mescolare:

  • 6 parti di terra morbida o medio impasto, dalla consistenza non argillosa;
  • 3 parti di torba, per mantenere una buona umidità del terreno e regolarizzare il PH del suolo;
  • 2 parti di sabbia, così da aumentare il potenziale drenante del terreno;
  • 1 parte di concime organico, come ad esempio il compost, da aggiungere ciclicamente al terreno per mantenerlo fertile nel tempo.

Prima della semina oppure del trapianto delle piante prescelte, è inoltre utile trattare il terriccio creato per l’eliminazione di larve o parassiti dannosi. Per farlo, si può inumidire leggermente il terreno con una soluzione di olio di neem e sapone molle potassico, mescolando 5 ml dei rimedi naturali ogni litro d’acqua. È più che sufficiente nebulizzare la soluzione con un erogatore spray direttamente sul terreno, lasciando poi riposare un paio di giorni prima della semina o del trapianto.

Come creare un terriccio da semenzaio

Terriccio per semina
Fonte: Pixabay

Molte piante richiedono la germogliazione in semenzaio prima del trasferimento in dimora definitiva, perché tendono a non spuntare facilmente direttamente nel comune da suolo. Per creare un buon terriccio da semenzaio, è sufficiente mescolare:

  • una porzione di terreno morbido;
  • una porzione di sabbia morbida e drenante, meglio se a grani fini;
  • una porzione di sostanze fertilizzanti, come il compost o l’humus ricavato da foglie.

Come già specificato, anche per il ricorso al semenzaio bisogna verificare il PH più favorevole per le piante prescelte, eventualmente aggiungendo delle piccole porzioni di torba per abbassarlo.

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