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Spugna di luffa: a cosa serve e come si usa

La spugna di luffa è uno dei più famosi e diffusi accessori per la cura del corpo: puoi usarla sotto la doccia, per esfoliare la pelle ed eliminare le cellule morte, oppure puoi usarla per lavare i piatti e igienizzare le superfici della tua casa. Questa spugna 100% naturale deriva da una pianta che fa parte della famiglia dei cetrioli, e può essere davvero utilissima.

Spugna di luffa: a cosa serve e come si usa

Fonte immagine: Pixabay

La spugna di luffa è uno di quegli alleati multitasking che dovremmo avere sempre a disposizione in casa. Puoi usarla per le pulizie domestiche, puoi usarla sotto la doccia oppure puoi strofinarla delicatamente sulla pelle, per regalarti uno scrub tutto naturale, efficace e green al tempo stesso.

Ma esattamente come si usa la spugna di luffa, e dove acquistarne una di buona qualità? In questo articolo vedremo tutto quello che c’è da sapere in merito a questa spugna vegetale, conosceremo la cosiddetta “pianta di luffa”, ma anche come viene realizzato questo accessorio di bellezza.

Luffa: cos’è e a cosa serve

Fonte: Pexels

Come si evince dal nome, la spugna di luffa deriva, per l’appunto, dalla “luffa”. Ma di cosa si tratta esattamente? Con questo nome si indica una pianta da orto che, per il suo aspetto, ricorda un grosso cetriolo o una grande zucchina.

Stiamo parlando della pianta “Luffa”, un rinomato membro della famiglia delle delle Cucurbitacee, di cui fanno parte anche le zucche e i cetrioli. Lo avresti mai detto che la spugna di luffa non è altro che una grande “zucchina”?

Quando sono “giovani”, i frutti della pianta sono commestibili. Per la realizzazione delle ruvide spugne che ben conosciamo, vengono invece raccolti e lasciati essiccare per settimane o mesi. Una volta terminato il periodo di essiccazione, la luffa verrà privata dei semini interni, sbucciata e diventa pronta per diventare una spugna per il corpo e per i piatti.

Si può scegliere di tagliare la luffa in più pezzi, per spugne e accessori di diverse dimensioni, in modo da poter essere utilizzati per creare accessori di vario genere, come il famoso guanto di luffa.

A cosa serve la spugna di luffa?

Spugna di luffa
Fonte: Pixabay

Uno degli usi più popolari e noti della spugna di luffa è quello che riguarda l’igiene e la pulizia personale. Probabilmente avrai già usato, in passato, la spugna di luffa per il corpo, sotto la doccia. Grazie alla sua consistenza ruvida, la spugna è ottima per esfoliare la pelle, ma non solo.

Vediamo quali sono le proprietà della spugna luffa e cosa fare con questo utilissimo accessorio.

Benefici per la pelle

Fra le caratteristiche più note di questo tipo di spugna, vi è la capacità di esfoliare la pelle e rimuovere le cellule morte. Per uno scrub fai da te, la spugna di luffa è senz’altro l’accessorio ideale, purché venga utilizzato in modo corretto, con la dovuta delicatezza.

Un massaggio con la luffa, eseguito con movimenti circolari e delicati, permetterà di riattivare la microcircolazione e rendere la pelle più setosa.

Precauzioni

È bene ricordare che questa spugna non è adatta proprio a tutti i tipi di pelle. Se hai una cute molto sensibile, la superficie abrasiva della spugna potrebbe infatti causare fastidio, arrossamenti e irritazioni. Inoltre, come vedremo, pur trattandosi di una spugna naturale, anche la luffa può diventare un ricettacolo di germi e batteri se non adeguatamente igienizzata e curata.

Per questo motivo, si consiglia in generale di non utilizzare questa o altre spugne nelle zone intime, ma anche igienizzare la spugna seguendo i metodi che vedremo più avanti.

Utile anche in cucina

Hai mai pensato di utilizzare la spugna di luffa per i piatti e per le pentole? In caso affermativo, hai avuto un’ottima idea. Questa spugna è al 100% naturale e biodegradabile, quindi è una scelta green per lavare i piatti senza danneggiare l’ambiente.

Se usi delle normali spugne del supermercato, quelle classiche gialle con la parte verde e più ruvida sopra, devi sapere che queste vanno sostituite ogni 3-4 settimane e, dal momento che sono composte da diversi polimeri plastici, vanno gettate nella raccolta dell’indifferenziato.

Anche la spugna di luffa, come qualsiasi altra spugna, deve essere sostituita periodicamente, ma a differenza di quelle del supermercato, questa potrà essere gettata direttamente nella compostiera, in quanto è di origine completamente naturale e vegetale. Tra l’altro, la luffa si rivela ottima per lavare piatti, pentole e stoviglie con incrostazioni ostinate, in quanto più abrasiva rispetto alle classiche spugne.

In commercio puoi facilmente trovare delle ottime spugne in luffa per i piatti, ottime per pulire le tue stoviglie senza rischiare di danneggiarle o graffiarle.

Puoi usarla anche in bagno

Dell’uso della spugna di luffa sotto la doccia ne abbiamo parlato in lungo e in largo, ma c’è un altro utilizzo che riguarda il bagno. C’è chi usa questo accessorio ecologico e biodegradabile anche per le pulizie di casa, per lavare le piastrelle della doccia e pulire  la vasca da bagno.

Un modo in più per prendersi cura dell’ambiente, anche durante le pulizie domestiche.

Come usare la spugna di luffa?

Fonte: Pexels

A prima vista, dopo averla toccata per un secondo, ti sembrerà che la luffa sia davvero troppo rigida, secca e dura. Di certo non vorresti strofinarla sulla pelle del corpo o, giammai, su quella del viso. Non farti ingannare dalle apparenze.

In realtà, questa spugna è adatta per tutti gli utilizzi che abbiamo appena elencato. Basta solo ammorbidirla. E quindi, come ammorbidire la spugna di luffa?

Quasi certamente, sull’etichetta della spugna troverai tutte le indicazioni necessarie. In generale, per ammorbidire la luffa è sufficiente mettere la spugna in ammollo nell’acqua tiepida per qualche secondo o un paio di minuti. Dopodiché, potrai utilizzare la spugna come ritieni più utile.

Dopo l’utilizzo, risciacqua per bene la spugna e lasciala asciugare all’aria aperta, per evitare che possano annidarsi e accumularsi umidità, batteri e sporcizia.

Come pulire le spugne di luffa?

Per un’igiene sicura, potresti semplicemente mettere in ammollo la spugna per una trentina di minuti in una miscela di acqua calda e un cucchiaio di aceto bianco. Quindi, strizza per bene la spugna asciugandola con un panno, dopo lasciala asciugare in un luogo fresco e asciutto, o anche al sole se lo preferisci.

Per eliminare i batteri, inoltre, c’è chi sceglie di lavare le spugne in lavatrice, di bollirle per diversi minuti o di inserirle umide nel microonde, in modo da sterilizzarle per circa 20 secondi. In tutti i casi, è sempre meglio attenersi alle indicazioni riportate sull’etichetta del prodotto. In generale, bisognerebbe igienizzare la spugna almeno una volta a settimana.

Quanto dura la spugna di luffa?

Come per ogni altra spugna, anche quella di luffa non ha una “vita” infinita. Secondo la Cleveland Clinic, bisognerebbe cambiare spugna ogni 3 o 4 settimane.

Spugna in luffa: dove si compra?

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Puoi trovare le spugne di luffa praticamente in ogni supermercato, oppure puoi scegliere di acquistarla in farmacia, in erboristeria oppure in un negozio on line. Nell’acquisto, accertati che la spugna sia 100% di origine vegetale, realizzata in materiale organico e naturale, biodegradabile e di buona qualità.

Quanto costa una spugna di luffa?

Il prezzo della spugna di luffa può cambiare molto in base alla marca del prodotto, alla grandezza e all’utilizzo. Solitamente si va da un costo di pochi euro fino alla decina di euro.

Nei negozi on line puoi trovare numerose offerte convenienti, con set di spugne in luffa per i piatti o per il corpo.

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