Greenstyle Benessere Giornata mondiale degli abbracci: perché cade il 21 gennaio e 3 benefici del gesto

Giornata mondiale degli abbracci: perché cade il 21 gennaio e 3 benefici del gesto

La Giornata mondiale degli abbracci, che si celebra il 21 gennaio, festeggia una delle manifestazioni di affetto più potenti e ricche di effetti positivi per il nostro benessere e la nostra salute psico-fisica. L'abbraccio ci fa sentire accolti, sostenuti e coccolati, stimola il rilascio di ossitocina, il cosiddetto “ormone dell'amore”, ci protegge da stress e malattie. Vediamo perché abbracciarsi è tanto benefico e come celebrare questo gesto insieme alle persone a cui vogliamo bene.

Giornata mondiale degli abbracci: perché cade il 21 gennaio e 3 benefici del gesto

Fonte immagine: Unsplash / Tani Eisenstein

Un abbraccio per scacciare la tristezza per la fine delle feste di Natale. È nata così la Giornata mondiale degli abbracci, che si celebra in tutto il mondo il 21 gennaio.

Era il 1986 quando in Michigan, negli Stati Uniti, il reverendo Kevin Zaborny ebbe l’idea di sfruttare l’abbraccio come antidoto contro la malinconia che tipicamente ci assale a gennaio, quando, archiviato il Natale, ci ritroviamo ad affrontare un periodo freddo, senza festività da celebrare né vacanze all’orizzonte.

Un vero trauma dopo la gioia e l’atmosfera festosa del Natale trascorso coi propri cari, tra luci, pranzi luculliani e regali da scartare. Cosa c’è di meglio di un caloroso abbraccio per ritrovare il sorriso?

La psicopeterapeuta statunitense Virginia Satir diceva: “Ci servono 4 abbracci al giorno per sopravvivere. Ci servono 8 abbracci al giorno per mantenerci in salute. Ci servono 12 abbracci al giorno per crescere“.

E non a torto. Moltissime ricerche scientifiche, infatti, hanno messo in evidenza gli incredibili effetti terapeutici di un abbraccio, un gesto semplice che fa bene al corpo e alla mente. Vediamo perché, per il nostro benessere e la nostra salute, dovremmo abbracciarci più spesso.

abbraccio 20 secondi ossitocina
Fonte: Unsplash / Alex Gorin

Un abbraccio stimola l’ossitocina e riduce lo stress

Abbracciarsi è un ottimo anti-stress. Molti studi hanno evidenziato che gli abbracci sono in grado di stimolare il rilascio di ossitocina e di ridurre la produzione di cortisolo: un effetto combinato grazie al quale ci aiutano a rispondere meglio allo stress e ci proteggono dalle sue pericolose conseguenze non solo sull’umore, ma anche sulla salute e sul benessere.

Cos’è l’ossitocina

L’ossitocina è un ormone, prodotto dall’ipotalamo, anche noto come “ormone dell’amore” perché strettamente collegato ai rapporti affettivi, in particolare a quelli tra partner e tra madre e figlio.

È uno degli ormoni più coinvolti nella gravidanza, perché favorisce le contrazioni dell’utero durante il parto e la fuoriuscita del latte durante l‘allattamento al seno, ma soprattutto perché è alla base di quel legame fatto di amore, cure e istinto di protezione che si crea tra mamma e bambino.

Questo ormone, tuttavia, non riguarda solo le mamme, entra in gioco in tutte le relazioni di tipo affettivo, è centrale nella creazione dei legami di attaccamento e modula emozioni come fiducia, tenerezza ed empatia.

Ha, inoltre, la capacità di ridurre la concentrazione di cortisolo, un ormone che il nostro corpo produce in risposta allo stress.

Quanto deve durare un abbraccio per produrre effetti benefici?

Il contatto fisico è un potente stimolatore della produzione di ossitocina e gli abbracci non fanno eccezione, anzi. Uno studio del Dipartimento di Psichiatria della University of North Carolina ha osservato livelli di ossitocina più elevati nelle donne dopo un abbraccio con i loro partner.

Non solo: da una ricerca della Goethe University, in Germania, è emerso che essere abbracciati dopo una situazione stressante riduce i livelli di cortisolo.

Un beneficio che gli studiosi hanno legato sia all’aumento della secrezione di ossitocina provocato dall’abbraccio, sia al messaggio di vicinanza e di consolazione che questo gesto invia, inducendo un senso di sicurezza in chi lo riceve.

Ma quanto deve durare un abbraccio per produrre questo effetto anti-stress? Dagli studi risulta che per beneficiare della sua azione protettiva sono necessari 20 secondi.

Abbracciarsi rinforza il sistema immunitario

Lo stress non crea solo disagio, scatena anche una serie di reazioni fisiologiche che rappresentano un pericolo per la salute. Elevati livelli di cortisolo si associano, infatti, a un aumento della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna, della tensione muscolare e della frequenza respiratoria, che ha effetti negativi sul sistema immunitario.

Essere stressati, quindi, ci rende più deboli di fronte alle malattie ma, per fortuna, per evitarlo basta un abbraccio. Non solo abbracciarsi favorisce la produzione di ossitocina, contribuendo a ridurre lo stress, ma questa azione anti-stress si riflette anche, in positivo, sulle difese immunitarie, rendendole più forti.

Lo dimostra uno studio della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, negli Stati Uniti. I ricercatori hanno sottoposto i partecipanti a una situazione conflittuale che ha causato loro un forte stress e, poi, li hanno esposti al virus del raffreddore, dividendoli in due gruppi.

Le persone che avevano ricevuto un abbraccio dopo l’evento stressante si sono ammalate in modo meno grave rispetto a chi non era stato abbracciato. Sentirsi supportate da un abbraccio le ha, quindi, rese più protette dagli effetti patogeni dello stress e meno suscettibili all’infezione.

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Fonte: Unsplash / Ekaterina Shakharova

Un abbraccio fa bene al cuore

Abbracciarsi fa bene anche al cuore, non solo perché ci fa sentire amati, coccolati, sostenuti, compresi e protetti, ma anche perché riduce il rischio di malattie cardiovascolari.

Grazie all’aumento della produzione di ossitocina e alla diminuzione dei livelli di cortisolo, infatti, un abbraccio riduce la pressione arteriosa e, in questo modo, protegge la salute del cuore, come testimonia un altro studio della University of North Carolina.

I ricercatori hanno osservato la reazione di alcune coppie ad un compito stressante come parlare in pubblico. Metà di loro si sono abbracciate subito dopo averlo eseguito, mentre l’altra metà no: nelle coppie che si sono strette in un abbraccio, i livelli di ossitocina erano più alti e quelli di pressione più bassi, a conferma del fatto che un abbraccio contribuisce ad aumentare il rilascio di questo ormone e ha un’azione calmante.

Con tutti questi effetti benefici, non è un caso che esista addirittura una terapia che sfrutta il potere degli abbracci, la Hug Therapy, o Terapia dell’abbraccio, che utilizza questo gesto come strumento di supporto nella cura di stress, ansia e disturbi dell’umore.

All’inizio degli anni Duemila è addirittura nata una campagna dedicata all’abbraccio, la Free Hug Campaign, partita da Sidney e diffusasi poi in altre città del mondo, in cui persone comuni distribuivano abbracci gratis ai passanti in luoghi pubblici come strade o parchi.

Non possiamo fare a meno degli abbracci e non dobbiamo farlo, perché abbracciare e venire abbracciati ci fa stare bene, nel corpo e nello spirito.

Come festeggiare l’abbraccio, un gesto semplice che ci rende felici

E allora, approfittiamo della Giornata mondiale degli abbracci per celebrare anche noi la primissima manifestazione di amore che riceviamo da piccoli, un gesto semplice ma allo stesso tempo potente e benefico. Celebriamolo abbracciando le persone a cui vogliamo bene, ma anche rendendo l’abbraccio protagonista per un giorno. Come?

Scaldiamoci il cuore guardando film con gli abbracci più belli della storia del cinema, come quelli tra Frodo e Sam ne “Il Signore degli Anelli” e tra Elliot e E.T. nel capolavoro di Spielberg, che suggellano un’amicizia in grado di sconfiggere il male e di superare distanze extraterrestri.

Ma anche quello tra Jack e Kate sulla prua del Titanic, simbolo di fiducia e amore eterni, fino al tenero abbraccio con la proboscide della mamma imprigionata all’elefantino Dumbo. Festeggiamo questa giornata preparando un dolce come la torta vegana al cioccolato, un alimento che come l’abbraccio ha la capacità di stimolare il rilascio di ossitocina.

O, magari, inviamo ai nostri cari lontani un pensiero speciale, con frasi sugli abbracci per dire loro quanto avremmo voglia di stringerli forte. Come questo verso della poetessa Alda Merini, che in poche parole condensa tutta la potenza di questa dimostrazione di affetto che ogni volta ci regala una sensazione di pienezza, di felicità e di amore: “ci si abbraccia per ritrovarsi interi”.

Buona giornata degli abbracci a tutti.

Fonti

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