I rischi che si corrono in piscina - greenstyle.it
Piscina: quali sono i rischi per la salute se si corrono e tutto quello che c’è da considerare per non rovinarsi la vacanza.
In estate con il caldo c’è il desiderio di tuffarsi in una piscina fresca e rigenerante. Tuttavia, quando si tratta di scegliere il tipo di trattamento dell’acqua, la scelta tra una piscina con cloro o una ad acqua salata è tutt’altro che scontata. Entrambe le soluzioni presentano vantaggi e criticità, che è fondamentale conoscere per fare una scelta consapevole e personalizzata.
Le caratteristiche delle piscine a cloro e ad acqua salata
Da decenni, la piscina con cloro rappresenta lo standard nel trattamento dell’acqua. Il cloro, un potente disinfettante, è in grado di eliminare rapidamente batteri, alghe e altri contaminanti, garantendo così un ambiente balneare sicuro e igienizzato. I sistemi a cloro vantano un costo iniziale contenuto e una manutenzione consolidata, con prodotti facilmente reperibili sul mercato. Tuttavia, è importante sottolineare che il cloro può risultare irritante per la pelle, gli occhi e i capelli, causando secchezza e fastidi noti a molti bagnanti.

Anche i costumi da bagno possono subire danni, sbiadendo più rapidamente. L’odore caratteristico, spesso associato erroneamente a pulizia, deriva in realtà dalla presenza di clorammine, sottoprodotti irritanti generati dall’interazione del cloro con impurità organiche. Inoltre, i livelli di cloro e pH devono essere monitorati con regolarità per garantire un equilibrio ottimale, spesso con interventi manuali o tramite sistemi di dosaggio automatici.
Le piscine ad acqua salata rappresentano un’alternativa in crescita. Non si tratta di piscine con un contenuto salino simile a quello del mare, ma di acqua con una concentrazione di sale circa un decimo di quella oceanica. Il cuore di questa tecnologia è il generatore di cloro a sale o clorinatore, che, attraverso un processo di elettrolisi, trasforma il sale disciolto in cloro naturale e ipoclorito di sodio, disinfettando così l’acqua in modo continuo. Questo ciclo quasi autogestito produce meno irritazioni per pelle e occhi, elimina il fastidioso odore di cloro e regala una sensazione di morbidezza simile a un bagno termale. La manutenzione è ridotta, poiché il cloro viene generato costantemente senza la necessità di aggiunte frequenti di prodotti chimici.
Vantaggi e svantaggi
I principali vantaggi delle piscine ad acqua salata includono una maggiore delicatezza per la pelle e gli occhi, la riduzione degli odori pungenti associati al cloro tradizionale e un minore utilizzo di prodotti chimici, con conseguente impatto più sostenibile sia per la salute che per l’ambiente. La disinfezione continua tramite elettrolisi consente di mantenere l’acqua pulita con un intervento manuale ridotto, garantendo un’esperienza più piacevole per i bagnanti.
Tuttavia, ci sono anche alcune criticità da valutare. L’investimento iniziale per l’installazione di un sistema a sale è superiore rispetto a quello di una piscina tradizionale. Il sale, pur in concentrazioni moderate, può avere un effetto corrosivo su componenti metalliche come scale, bocchettoni e sistemi di illuminazione, soprattutto se non vengono utilizzati materiali resistenti o se il pH non viene mantenuto perfettamente equilibrato. Inoltre, il clorinatore richiede una manutenzione periodica, con la pulizia delle celle elettrolitiche almeno una o due volte per stagione. L’acqua salata tende inoltre a innalzare i livelli di pH, rendendo necessaria la regolazione frequente tramite riduttori di pH per evitare danni alle strutture. Infine, il consumo energetico del generatore di cloro può risultare più elevato rispetto a un sistema tradizionale.
