Regime forfettario, ancora più inclusivo per favorire le Partite IVA: si alzano le soglie limite per lavoratori dipendenti e professionisti - greenstyle.it
Partiva IVA, cambiano i paramentri per restare del regime forfettario: soglie più alte e meno vincoli per dipendenti e professionisti.
Il regime forfettario torna protagonista con una serie di novità che mirano a renderlo ancora più inclusivo e accessibile. Un passo concreto verso la semplificazione fiscale e la valorizzazione del lavoro autonomo. Dopo anni di soglie rigide e paletti burocratici, il governo ha deciso di allargare i confini di questo regime agevolato, estendendo le opportunità sia alle Partite IVA classiche che agli enti del Terzo Settore.
A partire dal 1 gennaio 2026, sarà più semplice restare o entrare nel forfettario, grazie all’innalzamento delle soglie di reddito e all’eliminazione di alcuni obblighi gestionali. Vediamo cosa cambia e chi potrà beneficiarne.
Partiva IVA regime forfettario: nuove soglie, più accessibile e inclusivo
Una delle novità più significative riguarda l’aumento del limite di reddito annuo per poter accedere o restare nel regime forfettario: si passa da 65.000 a 85.000 euro. Questo adeguamento riguarda non solo i lavoratori autonomi e i liberi professionisti con Partita IVA, ma anche le Organizzazioni di Volontariato (ODV) e le Associazioni di Promozione Sociale (APS).

L’uniformazione della soglia a 85.000 euro rende il quadro fiscale italiano più coerente con le linee guida europee. Ma la vera forza di questo cambiamento sta nella semplificazione: niente più adempimenti IVA sotto questa soglia. Le associazioni, ad esempio, non dovranno più preoccuparsi di registratori di cassa o certificazioni complicate. Tutto diventa più snello e gestibile, anche per chi non ha una struttura contabile professionale.
Un altro passo importante riguarda le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD). Il limite per usufruire del regime forfettario previsto dalla legge 398/1991 vendita a 400.000 euro annui. Una soglia decisamente più ampia che permette a molte realtà sportive di rientrare nel regime semplificato, con un’imposizione ridotta e meno obblighi fiscali.
Per chi è già nel regime forfettario, il passaggio sarà automatico a partire dal 2026. Non sono richieste comunicazioni preventive, ma è fondamentale monitorare i propri ricavi per restare entro il nuovo tetto. Chi, invece, era stato escluso in passato per superamento dei limiti, potrà valutare un eventuale rientro, sempre a partire dal nuovo anno fiscale.
Queste novità rappresentano un segnale positivo per il mondo delle Partite IVA, delle associazioni e dello sport dilettantistico. Non si tratta solo di numeri. Alzare le soglie vuol dire dare respiro a chi lavora in proprio, semplificare la vita a chi crea valore sociale e rendere più sostenibile il lavoro autonomo in Italia.
