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Ragazza salva i cani rumeni via Facebook

Ana è una giovane adolescente rumena di soli 13 anni, che si è impegnata in prima persona a trovare casa a più di 150 cani randagi di Bucarest.

Ragazza salva i cani rumeni via Facebook

La condizione dei cani randagi in Romania è ancora molto delicata: tanti gli esemplari che vengono prelevati brutalmente dalla strada e rinchiusi in canile, dove trovano la morte per soppressione. Nonostante gli appelli di svariate associazioni animaliste, come Save The Dogs, ma anche di personaggi famosi come Brigitte Bardot, i cani continuano a morire. Spesso per fame e inedia, ma spesso anche a causa dei rastrellamenti di gruppo che vengono sistematicamente messi in atto.

Per questo motivo, un po’ in controtendenza, una giovane tredicenne di Bucarest si è impegnata in prima persona a trovare loro una casa e una famiglia. La ragazza si chiama Ana-Maria Ciulcu ed ha aperto una pagina Facebook dove posta tutte le immagini dei randagi che incontra, sponsorizzando e sollecitando una soluzione definitiva. Per loro confida in una casa, un divano, una famiglia, un pasto caldo, un’adozione che sia per sempre. E la prima domanda che pone è sempre la stessa:

Lo terrai in catena?

L’iniziativa nata in sordina sta lentamente ottenendo un buon riscontro: da settembre i cani pronti per un’adozione sono già trenta. Destinazione Germania e Inghilterra, fuori da un territorio ostile che in soli due mesi ha messo a morte più di duemila cani. Altri 800 sono in lista per la soppressione, mentre nella sola città di Bucarest circa 60.000 randagi si aggirano senza meta e senza una fissa dimora. Alla ricerca di cibo e acqua per alleviare la sofferenza quotidiana che provano in prima persona.

Nonostante le campagne e le iniziative dei volontari e delle associazioni, ancora molti cani trovano facilmente la morte. Tanti i comuni che hanno consentito la procedura di soppressione: il tempo di detenzione è di sole due settimane superate le quali il cane, se non reclamato, viene ucciso senza pietà. Save The Dogs, che da anni si batte in prima linea per incentivare le sterilizzazioni e le adozioni, spesso si scontra contro queste prese di posizione così repentine. Ma il gesto di Ana fa ben sperare per il futuro, una rinnovata sensibilizzazione è nell’aria e potrebbe diventare la chiave di salvezza per molti cani.

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