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Quanto consumano i LED e costi in euro del loro utilizzo

Quanto consumano i LED, una tecnologia di illuminazione sempre più diffusa nelle case. Guarda i costi sia per le lampadine che per le strisce colorate.

Quanto consumano i LED e costi in euro del loro utilizzo

Fonte immagine: Pixabay

Quanto consumano i LED, in un periodo storico dove questa tecnologia per l’illuminazione sta diventando prevalente nelle case? È questa la domanda che si saranno poste molte famiglie italiane, apprestandosi a sostituire le vecchie lampadine a incandescenza oppure gli altrettanto classici neon.

È infatti opinione comune che i LED siano una soluzione ottimale per il risparmio energetico, ma a quanto ammonta il taglio in bolletta? E, soprattutto, vale la pena cambiare ogni lampadina presente in casa?

Per quanto solo negli ultimi anni quella dei LED sia una tecnologia diventata di massa, la loro creazione è tutt’altro che recente. Ma sono state proprio le necessità di risparmio, in un periodo di vera e propria crisi energetica, a renderne il ricorso così popolare.

Di seguito, tutte le informazioni su questa tipologia d’illuminazione e i costi in euro del suo impiego.

Cosa sono i LED

Diodo LED

Con l’acronimo LED si identificano i cosiddetti diodi a emissione di luce, dall’inglese “light-emitting diodes“. A differenza delle comuni lampadine, che producono luce sfruttando il fenomeno dell’incandescenza, questi dispositivi emettono varie gradazioni di illuminazione quando attraversati da corrente elettrica.

I LED incorporano infatti alcuni materiali semiconduttori che, quando proprio sollecitati da un flusso elettrico, producono spontaneamente dei fotoni. Come accennato in apertura, per quanto l’impiego di massa sia relativamente recente, i LED non sono un’invenzione nuova.

Il fenomeno della fotoluminescenza, la possibilità di produrre luce stimolando elettroni per il rilascio di fotoni, è stato scoperto all’inizio del 1900. Nel 1907, ad esempio, Henry Joseph Round scoprì l’emissione di luce mentre lavorava con del carburo di silicio su alcune componenti per le radio, presso la Marconi Company.

Nel 1936, invece, Marie Curie e Georges Destriau ottennero elettroluminescenza aggiungendo del solfuro di zinco in un campo elettrico alternato. È però negli anni ’60 che cominciarono ad apparire i LED così come li conosciamo oggi, quando la Texas Instruments riuscì a produrre un diodo in grado di emettere una forte luce rossa.

Da quel momento, i LED incominciarono a essere inclusi in diversi prodotti tecnologici. Negli anni ’70, in particolare, per i piccoli display di calcolatrici e sveglie, per poi trovare una grande applicazione in tutti gli anni ’80.

Innanzitutto, furono creati dei LED in grado di emettere infrarosso, una luce non visibile dall’occhio umano, sfruttata tutt’oggi per telecomandi e affini. Poi, regolando i flussi di corrente e l’emissione di fotoni, sono apparsi sul mercato LED multicolor, capaci di riprodurre tutte le combinazioni di colore RGB.

È però negli anni 2000 che si registra la vera e propria esplosione commerciale di questa tecnologia. Innanzitutto, come soluzione a basso consumo per la retroilluminazione degli schermi piatti di televisori, computer e laptop.

Poi, come sostituti delle lampadine a incandescenza, dato l’arrivo sul mercato di LED capaci di produrre luce bianca sia calda che fredda. Oggi i LED sono così diffusi che è possibile acquistarne anche singole strisce multicolor a pochi euro, per decorare casa o per qualsiasi altro progetto di fai da te.

Quanto consumano i LED

Sarà capitato a tutti di apprendere che i LED, rispetto ad altre tecnologie di illuminazione, siano una soluzione davvero a basso consumo. Ma per quale ragione? Quanto consumano davvero i LED e quale è il peso in bolletta del loro utilizzo?

Perché i LED consumano poco

Led colorati

Prima ancora di conoscere il consumo effettivo dei LED, bisogna chiedersi per quale ragione questa tecnologia sia nota per il suo assorbimento ridotto di energia. La risposta è abbastanza semplice, per quanto non immediata.

Le normali lampadine a incandescenza prevedono alcuni sottili filamenti che, se attraversati da correnti ad alta potenza, si riscaldano diventando appunto incandescenti. Questo sistema, tuttavia, porta alla creazione non solo di luce visibile dall’occhio umano, solo un quinto di quella generata, ma anche una grande porzione nell’infrarosso e nell’ultravioletto.

Ciò significa che, oltre alla grande quantità di energia necessaria per rendere incandescenti i filamenti, gran parte della luce generata viene “sprecata” perché non effettivamente visibile. Al contrario, i LED hanno bisogno di potenze e tensioni elettriche relativamente ridotte per funzionare.

Soprattutto, possono essere calibrati sul tipo di emissione luminosa da generare. Fatta quindi eccezione per i diodi specificatamente pensati per operare sull’infrarosso, tutti i LED impiegati a scopo di illuminazione operano unicamente all’interno dello spettro del visibile. Ciò non comporta alcuno “spreco” di luce, tantomeno di energia.

Quanto consumano i LED e confronto con altre tecnologie

Lampadina LED

Per capire quanto consumano i LED, è utile paragonarli ad altre tecnologie. Questo perché la potenza delle vecchie lampadine a incandescenza è diventata una misura universale. Tutti sanno prevedere quanto illuminerà una lampadina da 60 oppure da 100 watt e anche per i LED si utilizzano i medesimi riferimenti.

Si sarà di certo notato come, acquistando una soluzione LED, sulle confezioni si trova l’indicazione “equivalente a una lampadina a incandescenza da X Watt”.

In linea generale, possiamo considerare tre principali tipologie di lampadine disponibile sul mercato: le vecchie a incandescenza, le lampadine a fluorescenza e le LED. Quanta energia assorbono queste tecnologie per produrre un’ora di illuminazione da 60 Watt equivalente?

  • Incandescenza: 60 Watt, pari a 0.06 kWh;
  • Fluorescenza: 14 Watt, pari a 0,014 kWh;
  • LED: 10 Watt, pari a 0,01 kWh.

Ai prezzi dell’energia dell’autunno 2022, considerando l’accensione di questa lampadina per 5 ore quotidiane, la spesa equivale a:

  • Incandescenza: 14 centesimi di euro al giorno, 4.2 euro al mese, 51.1 euro l’anno;
  • Fluorescenza: 0.03 euro al giorno, 0.9 euro al mese, 10.95 euro l’anno;
  • LED: 0.02 euro al giorno, 0.6 euro al mese, 7.3 euro l’anno.

Quanto consumano le strisce LED

Striscia LED

Come già accennato in apertura, stanno diventando sempre più popolari le strisce LED, oltre che alle lampadine dalla medesima tecnologia. Si tratta di una soluzione molto versatile, e decisamente economica, per liberare la creatività con l’illuminazione casalinga

Queste strisce prevedono infatti una banda adesiva per poterle applicare all’interno degli armadi, sotto i mobili, dietro al televisore e in ogni altro luogo della casa. Si alimentano con un piccolo caricatore, del tutto simile a quello di uno smartphone. Sono dotate spesso di telecomando per gestire il colore preferito e l’intensità della luce. Inoltre, sono ormai sempre più impiegate come sostituto per le luminarie natalizie.

A differenza di quanto si possa pensare, le strisce LED non hanno un consumo superiore a quello di una singola lampadina dalla stessa tecnologia. Questo perché, all’interno di quest’ultima, normalmente non vi è un diodo solo, ma qualche decina.

Considerando una striscia lunga un metro, con circa 60-90 LED, l’assorbimento di energia è pari a circa 5 Watt. Questo significa che, se la striscia viene mantenuta accesa per circa 5 ore al giorno, si spenderanno 0.01 euro nell’arco delle 24 ore, 0.3 euro al mese e 3.65 euro all’anno. Questo, sempre in relazione ai prezzi dell’energia italiani fissati dall’ARERA per l’autunno del 2022.

Naturalmente, vi possono essere delle piccole variazioni a seconda dell’efficienza del prodotto a propria disposizione, così come anche del colore dei LED della striscia e della presenza di funzioni smart aggiuntive. Come connessioni Bluetooth per gestire l’illuminazione direttamente dallo smartphone.

In ogni caso, si tratta di differenze minime che non hanno pertanto un peso sostanziale sulla bolletta energetica.

In definitiva, vale quindi la pena di sostituire tutte le lampadine della casa con equivalenti LED e, nei punti più nascosti dell’appartamento, ricorrere alle comode strisce. Queste ultime sono ottime anche per creare una nuova atmosfera nella casa o, ancora, ridurre il disturbo visivo quando si legge o si guarda un film.

Fonti:

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