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Lavatrice: gli orari in cui farla per risparmiare

Per risparmiare energia, è bene scegliere le fasce energetiche esatte per fare la lavatrice: ecco tutti i consigli a seconda della fornitura.

Lavatrice: gli orari in cui farla per risparmiare

Fonte immagine: Shutterstock

La lavatrice è di certo un elettrodomestico indispensabile all’interno della casa. Ormai, sono davvero poche le persone che si dedicano al lavaggio a mano, che non solo è decisamente noioso, ma risulta anche piuttosto impegnativo.

Eppure, per garantire il funzionamento della lavatrice, è necessario un certo quantitativo di energia: sia per il movimento del cestello e la gestione delle pompe di scarico che, fatto decisamente più preponderante, per riscaldare l’acqua.

Ma come è possibile risparmiare pur utilizzando la lavatrice? Esiste un modo per consumare meno energia? Si, esiste. Il segreto è la scelta dell’orario: se vuoi risparmiare, se desideri consumare meno energia del solito per pulire il tuo bucato, c’è solo una cosa che devi fare: evitare alcuni orari davvero folli.

Lavatrice: gli orari in cui farla per risparmiare

Prima di cominciare, è bene specificare come le informazioni di seguito fornite siano generiche: è infatti necessario verificare con il proprio fornitore di energia quali siano i momenti della giornata effettivamente più convenienti per avviare l’elettrodomestico. Possono esservi infatti delle differenze a seconda del tipo di contratto sottoscritto, in particolare quando si è scelto un pacchetto di consumo mensile o, ancora, una tariffa senza variazioni nel corso della giornata.

Fasce energetiche per risparmiare

Contatore

In caso non si fossero scelti pacchetti o abbonamenti particolari, di norma la fornitura dell’energia elettrica segue delle precise fasce di consumo. La logica di base è molto semplice: nei momenti della giornata dove la richiesta energetica è collettivamente più elevata, i costi della stessa saranno più alti. In genere, ciclicamente l’autorità preposta definisce delle specifiche fasce, riportate anche sulla bolletta del proprio fornitore, a cui i consumatori possono fare riferimento:

  • F1, Ore di Punta: dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì esclusi i festivi. Il costo dei consumi è il più alto;
  • F2, Ore Intermedie: dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23, quindi dalle 7 alle 23 del sabato. Il costo è medio;
  • F3, Ore Fuori Punta: dalla mezzanotte alle 7 e dalle 23 alle 24 dal lunedì al sabato, quindi tutta la domenica e nei festivi. Il consumo è il più ridotto, con tariffe più vantaggiose;

Oltre a queste fasce, a volte si può ritrovare in bolletta l’indicazione F23, ovvero la somma delle precedenti F2+F3, quindi dalle 19 alle 8 di ogni giorno, festivi compresi. F0, invece, è una voce dedicata a quegli utenti che non dispongono ancora di un contatore in grado di rilevare le variazioni di consumo, a cui viene quindi applicata una tariffa monoraria.

Come si evince dall’elenco, è facile comprendere come avviare un ciclo della lavatrice risulterà molto più conveniente nelle fasce F2 ed F3. L’ideale sarebbe approfittare della domenica, quando i costi sono più omogenei nell’arco dell’intera giornata, oppure dopo le 19 dei giorni feriali. Chi avesse a disposizione un elettrodomestico particolarmente silenzioso, oppure vivesse in un’abitazione autonoma, potrà ovviamente scegliere di avviare la lavatrice dopo la mezzanotte: gli ultimi modelli disponibili sul mercato, non a caso, dispongono di appositi timer. È però sempre necessario evitare qualsiasi tipo di disturbo, soprattutto all’interno dei condomini.

Non solo fasce: la classe

Lavatrice

Scegliere la fascia più economica non è l’unico passo da intraprendere per ridurre il peso del consumo sulla bolletta, perché molto dipende dalle caratteristiche della lavatrice in proprio possesso. È quindi consigliato optare per elettrodomestici di classe elevata – scegliendo un modello da A+ ad A+++ – poiché richiederanno molta meno energia rispetto ad altri modelli, a parità di lavaggio.

Ideale è anche ridurre la temperatura del ciclo, considerando come la gran parte dei dispositivi e dei detergenti oggi in commercio permetta di ottenere grandi risultati già a 40 gradi per lo sporco più insistente, aumentando oltre i 60 solo quando realmente necessario. In caso di dubbi, si ricorda come molti elettrodomestici moderni presentino l’opzione “eco”, pensata affinché sia la lavatrice stessa a scegliere la tipologia di lavaggio meno onerosa a seconda delle caratteristiche del carico.

Non ultimo, si sconsigliano i lavaggi con cestelli eccessivamente vuoti o pieni: nel primo caso, il ciclo rappresenterà un vero e proprio spreco, nel secondo l’apparecchio impiegherà troppa energia sia per il movimento del cestello che per mantenere costante la temperatura dell’acqua.

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