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Microonde: quanto consuma e come risparmiare

Il microonde è uno degli elettrodomestici più diffusi nelle nostre cucine: ha rivoluzionato il modo di cucinare accorciando di gran lunga i tempi di cottura e semplificando operazioni quali lo scongelamento. Tuttavia, comporta un consumo energetico non indifferente: in questo articolo approfondiamo come calcolarlo e come risparmiare energia elettrica e denaro mettendo in pratica alcune buone abitudini.

Microonde: quanto consuma e come risparmiare

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La diffusione dell’uso del microonde ha rivoluzionato il modo in cui prepariamo i pasti, ma ha inciso più o meno significativamente anche sulle nostre bollette. E’ un’alternativa veloce ed efficiente ai metodi tradizionali di cottura, ci permette di risparmiare tempo quando andiamo di fretta o di scongelare in pochi minuti delle pietanze che, altrimenti, impiegherebbero ore. Tuttavia, il suo impatto energetico non è indifferente. In questo articolo chiariamo quanto consuma il microonde e vi forniamo alcune dritte su come risparmiare se lo avete in casa.

Microonde quanto consuma e come risparmiare
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Quanto consuma il microonde

Fermo restando il fatto che il consumo energetico di un microonde vari in base al suo modello, alla potenza e alla durata dell’utilizzo, in genere uno comune ha una potenza compresa tra 600 e 1200 watt. Un forno a microonde ha un consumo medio di 1.100 watt all’ora, che si traducono in 1,1 kWh. Ovvero, consuma circa 1,1 kW di energia elettrica per ogni ora di utilizzo (una quantità di tempo di utilizzo ragionevole nel corso di una giornata, anche se molti lo usano solo per riscaldare il latte al mattino o per scongelare alimenti tenuti in freezer).

Per giungere al costo, basta moltiplicare il consumo per il tempo di utilizzo effettivo e moltiplicare il valore ottenuto per il costo dell’energia elettrica al kWh della propria tariffa. La cifra ottenuta può aumentare nel caso in cui si utilizzi il grill, che prevede l’uso di una resistenza elettrica. Volendo fare un preciso calcolo del consumo del microonde, ci affidiamo a questo esempio pratico. Riscaldando un polpettone ad una potenza di 750 W per 5 minuti, il consumo effettivo sarà di 63 Watt che, moltiplicati per 0,19 euro (il costo approssimativo per un kWh di energia elettrica) e trasformati in kW, una volta moltiplicati per 0,19 € ci daranno un risultato di 0,012 (che, sostanzialmente, è quanto consuma un microonde in euro a queste premesse).

Tale costo, per rispondere alla classica domanda “Consuma di più il microonde o il forno elettrico?” è minore rispetto a quello che comporterebbe l’uso del secondo.

Quanto consuma un microonde spento

Forse non ci pensiamo troppo spesso, eppure gli elettrodomestici consumano anche se li lasciamo in stand-by. I dispositivi elettrici continuano a consumare corrente anche se non li stiamo utilizzando. Nel caso di un microonde spento, il suo consumo può arrivare ad ammontare a circa a 27 W di energia.

Come risparmiare energia con il microonde?

Appurato quanto consuma il microonde, passiamo a come risparmiare. Nonostante si tratti di un elettrodomestico particolarmente efficiente dal punto di vista energetico (basti pensare che utilizza circa il 60-80% in meno di energia elettrica rispetto a un forno convenzionale) si può sempre utilizzarlo in maniera consapevole per risparmiare ulteriormente energia.

Innanzitutto, come abbiamo appena visto, basta scollegarlo dalla presa quando non lo si usa per risparmiare il suo consumo quando è in stand-by. E’ vero, si tratta di pochi centesimi risparmiati al giorno, ma considerati nell’arco di un anno possono fare la differenza. Inoltre, alcuni buoni accorgimenti per migliorarne l’efficienza risiedono nel cospargere dell’acqua sulla superficie del cibo, nel coprirlo con un coperchio o con della pellicola trasparente per microonde in modo da ridurre il tempo di riscaldamento. Avendo cura, però, di lasciare sempre una piccola fessura in modo da evitare che il vapore si accumuli e poi si diffonda all’interno dell’elettrodomestico. Un’altra buona pratica sta nel tagliare il cibo da cuocere in pezzi piccoli e omogenei e nel distribuirli uniformemente sul piatto.

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