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L’assegno di invalidità civile rappresenta un importante sostegno economico per le persone con menomazioni fisiche.
La normativa di riferimento, la Legge n. 118/1971, stabilisce che l’invalidità civile può essere riconosciuta a chi presenta una menomazione con una riduzione della capacità lavorativa non inferiore a un terzo. L’INPS eroga diverse forme di sostegno economico, che possono arrivare fino a un massimo di 1.289 euro mensili in specifiche condizioni.
A stabilire l’entità dell’invalidità civile è una Commissione medica dell’ASL competente, che effettua accertamenti clinici e sanitari approfonditi. La Commissione può riconoscere diversi livelli di gravità dell’invalidità:
- Invalidità civile lieve con percentuale dal 33% al 66%;
- Invalidità civile medio-grave dal 67% al 99%;
- Invalidità totale (100%) che implica la non autosufficienza.
La percentuale attribuita dalla Commissione determina i diritti e i benefici economici a cui si può accedere.
Iter per ottenere l’assegno e come aumentarlo fino a 1.289 euro
1. Richiesta dell’assegno mensile per invalidità civile totale
Il primo passo per accedere all’assegno mensile di invalidità civile è presentare una domanda di riconoscimento dell’invalidità. In caso di invalidità totale (100%) e con un reddito personale annuo pari o inferiore a 19.772,50 euro, il beneficiario ha diritto a un assegno mensile di 336 euro, erogato in 13 mensilità.
2. Maggiorazione dell’assegno in caso di reddito basso
Se il reddito del beneficiario è particolarmente contenuto, è possibile ottenere una maggiorazione mensile di 411,84 euro. I limiti reddituali per accedere a questa maggiorazione sono:
- Pensionato singolo: reddito annuo non superiore a 9.721,92 euro;
- Beneficiario coniugato: reddito complessivo familiare non superiore a 16.724,89 euro, tenendo conto anche del reddito del coniuge.
Non è necessario presentare una domanda specifica per la maggiorazione: l’INPS la calcola automaticamente sulla base dei redditi dichiarati nell’anno precedente. Sommando l’assegno base e la maggiorazione, si arriva a un importo mensile complessivo di 747,84 euro, sempre per 13 mensilità.
3. Indennità di accompagnamento per la non autosufficienza
L’indennità di accompagnamento è un ulteriore contributo, erogato esclusivamente in base a requisiti sanitari e non legata al reddito. Per ottenerla è necessario presentare una domanda specifica e superare la valutazione da parte della Commissione medica dell’ASL, che accerta:
- Invalidità totale, permanente (100%);
- Impossibilità di deambulare senza assistenza continua;
- Impossibilità di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita.
L’indennità di accompagnamento ammonta a 542 euro al mese, erogati in 12 mensilità (senza tredicesima).
Importo mensile massimo combinato
Un beneficiario che soddisfa tutti i requisiti può quindi ricevere mensilmente:
- Assegno base + maggiorazione: 747,84 euro;
- Indennità di accompagnamento: 542 euro;
per un totale complessivo di 1.289,84 euro al mese.

Un recente e importante aggiornamento riguarda la sentenza n. 94 depositata il 3 luglio 2025 dalla Corte Costituzionale. La Corte ha dichiarato incostituzionale il divieto di integrazione al minimo per gli assegni di invalidità calcolati esclusivamente con il sistema contributivo, definendolo “irragionevole e discriminatorio” in violazione dell’articolo 3 della Costituzione, che sancisce il principio di uguaglianza.
Fino a questa pronuncia, infatti, l’integrazione al minimo – cioè l’aumento dell’assegno fino a raggiungere una soglia minima di pensione – era prevista solo per gli assegni calcolati con il sistema retributivo e non per quelli calcolati con il sistema contributivo, che risultava più penalizzante.
Tuttavia, la sentenza ha effetto solo per il futuro: chi in passato ha percepito un assegno inferiore a causa di questa differenza di calcolo non potrà chiedere arretrati. D’ora in avanti, l’integrazione al minimo si applicherà anche agli assegni di invalidità calcolati con il sistema contributivo, assicurando così una maggiore equità.
Requisiti essenziali per fare domanda e iter da seguire
Per richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile e l’eventuale erogazione degli assegni e delle indennità, è necessario:
- Presentare la domanda all’INPS, corredata da tutta la documentazione medica necessaria;
- Sottoporsi alla visita della Commissione medica dell’ASL, che valuta la gravità della menomazione;
- Attendere il verbale di accertamento che stabilisce la percentuale di invalidità e l’eventuale diritto all’assegno o all’indennità di accompagnamento;
- In caso di accoglimento, l’INPS provvederà all’erogazione automatica dell’assegno e della maggiorazione, mentre per l’indennità di accompagnamento è necessario che sia stata espressamente richiesta e riconosciuta.
Il rispetto dei limiti reddituali e la corretta presentazione delle domande sono fondamentali per ottenere i benefici previsti dalla legge.
