
Pellet fate attenzione alla provenienza (www.greenstyle.it)
Negli ultimi anni, la crescente domanda di fonti energetiche rinnovabili ha portato a un aumento significativo dell’utilizzo del pellet.
Questo combustibile, noto per la sua efficienza e sostenibilità, è diventato una scelta popolare per il riscaldamento domestico. Insieme a questa popolarità è emersa anche una problematica preoccupante: il fenomeno del pellet contraffatto. Recenti operazioni delle autorità italiane, come quella congiunta tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza di Trieste, hanno portato al sequestro di oltre 22 tonnellate di pellet contraffatto proveniente dall’Ucraina. Questo articolo esplorerà come riconoscere il pellet di qualità, i rischi per la salute associati all’uso di pellet non certificato e le misure da adottare per proteggersi.
Il sequestro avvenuto a Trieste ha coinvolto sacchi da 15 kg di pellet marchiati con il marchio ENplus©, una certificazione internazionale che garantisce standard di qualità e sicurezza per i combustibili. Tuttavia, i sacchi sequestrati non solo non riportavano il codice identificativo dell’azienda ricevente, ma non erano nemmeno autorizzati all’uso della certificazione ENplus©. Questo solleva interrogativi non solo sulla provenienza del prodotto, ma anche sulla sua qualità e sulla sicurezza per i consumatori italiani.
I rischi per la salute legati all’uso di pellet contraffatto
L’utilizzo di pellet non certificato comporta diversi rischi per la salute e per l’ambiente. Gli esperti avvertono che la combustione di pellet di scarsa qualità può generare gravi conseguenze, sia immediate che a lungo termine. Di seguito sono elencati alcuni dei principali rischi associati all’uso di pellet contraffatto:
- Aumento delle ceneri e malfunzionamento della stufa: I pellet certificati hanno un contenuto di ceneri inferiore all’1%, contribuendo a un funzionamento efficiente delle stufe a pellet. Al contrario, i pellet contraffatti possono generare un numero significativamente maggiore di ceneri, portando all’ostruzione dei condotti di ventilazione e aumentando i costi di manutenzione.
- Presenza di sostanze tossiche: Molti pellet contraffatti possono contenere materiali di bassa qualità o contaminanti pericolosi. Durante la combustione, questi materiali possono rilasciare sostanze nocive nell’aria, tra cui il monossido di carbonio (CO), un gas inodore e pericoloso, e i composti organici volatili (VOC), che possono causare problemi respiratori.
- Ridotto potere calorifero: I pellet contraffatti possono essere spacciati per pellet di classe A1, ma in realtà presentano valori inferiori. Ciò significa che i consumatori devono utilizzare una quantità maggiore di pellet per ottenere lo stesso livello di calore, aumentando i costi di riscaldamento.

Per proteggersi dai rischi associati al pellet contraffatto, è fondamentale saper riconoscere un prodotto di qualità. Ecco alcuni consigli utili per i consumatori:
- Verifica la certificazione ENplus©: Controlla che il sacco di pellet riporti la certificazione ENplus© e che sia accompagnato dal codice identificativo dell’azienda produttrice.
- Osserva il colore e la compattezza: Il pellet di alta qualità è uniforme, con una colorazione omogenea e senza polvere in eccesso.
- Controlla il contenuto di ceneri: Per i pellet di categoria A1, il contenuto di ceneri deve essere inferiore all’1%. Chiedi al rivenditore i risultati delle analisi di laboratorio, se disponibili.
- Diffida dei prezzi eccessivamente bassi: Se il prezzo del pellet è significativamente inferiore rispetto alla media di mercato, potrebbe essere un segnale di allerta.
L’importanza della tracciabilità
La tracciabilità è un aspetto fondamentale nel mercato del pellet. I consumatori devono essere in grado di risalire alla provenienza del prodotto e verificare che sia stato sottoposto a controlli di qualità. Le aziende che operano nel settore del pellet devono garantire che i loro prodotti siano accompagnati da documentazione chiara e dettagliata.
Inoltre, le autorità competenti devono intensificare i controlli sul mercato per prevenire la diffusione di pellet contraffatto. L’educazione dei consumatori è altrettanto importante; è fondamentale che gli utenti siano consapevoli dei rischi e sappiano come proteggersi.