Olio d’oliva e avocado come rimedi naturali per allungare la vita. A sostenerlo è uno studio statunitense condotto dai ricercatori della Harvard University, secondo i quali l’utilizzo all’interno della dieta di grassi monoinsaturi derivati dalle piante rappresenta una chiave per ridurre tra il 24 e il 26% il rischio di morte prematura.
Durante lo studio sugli effetti dell’olio d’oliva e degli altri grassi monoinsaturi ottenuti dalle piante i ricercatori statunitensi sono stati analizzati i profili clinici di 93 mila partecipanti, inclusi in due precedenti ricerche: la prima condotta tra il 1990 e il 2012 (63.412 donne coinvolte nel Nurses’ Health Study), la seconda tra il 1990 e il 2010 (29.966 uomini, Health Professionals Study). Di tutti è stata posta sotto osservazione, con raccolta dati fissata ogni 4 anni, la dieta seguita.
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La ricerca della Harvard University ha cercato di comparare il contributo nutrizionale dei grassi animali (carne rossa, uova, pesce e formaggi da latte intero) con quello dei grassi vegetali (olio d’oliva, avocado, frutta secca col guscio, olio di sesamo e burro di arachidi).
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Il risultato è stato una riduzione del rischio di mortalità prematura, nel caso di chi assumeva grassi monoinsaturi dalle piante, compresa tra il 24 e il 26%. I ricercatori affermano però che tali risultati si basano su estrazioni statistiche e non sono frutto di un confronto diretto tra le due diete.
Allo stesso modo i ricercatori hanno stabilito che coloro che assumono grassi monoinsaturi dai vegetali vedono il rischio di mortalità ridursi del 16% rispetto a chi è deficitario di tali nutrienti. Un ulteriore 10% in meno di rischio si otterrebbe sostituendo il 2-5% di calorie con derivati delle piante come olio d’oliva o .