La stretta sullo stato di ebbrezza in strada: non solo guida, ma anche pedonalità (www.greenstyle.it)
È entrata in vigore la nuova legge pedonale prevista dal Codice della Strada che introduce sanzioni fino a 3.000 euro.
Questa normativa rappresenta una svolta significativa nelle misure di sicurezza stradale, estendendo la responsabilità oltre la guida di veicoli e coinvolgendo direttamente i pedoni.
In Italia, la normativa sul consumo di alcol e la sicurezza stradale è sempre stata rigorosa riguardo chi si mette alla guida di qualsiasi mezzo, dalle automobili ai monopattini elettrici. La legge prevede da tempo sanzioni severe, che possono arrivare fino all’arresto nei casi più gravi, per chi supera i limiti di tasso alcolemico stabiliti mentre guida. Tuttavia, fino a poco tempo fa, camminare da ubriachi non comportava sanzioni specifiche, a meno che non si manifestassero comportamenti molesti o pericolosi per l’ordine pubblico.
La nuova disposizione intende colmare questa lacuna, vietando di circolare su strade pubbliche in condizioni di ebbrezza anche senza veicoli. Chiunque venga sorpreso a camminare in stato di ebbrezza rischia ora multe fino a 3.000 euro, una misura che si allinea con la volontà di tutelare la sicurezza di tutti gli utenti della strada, pedoni compresi. L’obiettivo è ridurre incidenti e situazioni di rischio derivanti da comportamenti potenzialmente pericolosi anche fuori dal volante.
Il confronto internazionale: la normativa giapponese come modello severo
Questa attenzione crescente al problema dell’ebbrezza pedonale non è un’esclusiva italiana. Dal novembre 2024, anche il Giappone ha introdotto leggi molto severe per chi cammina o si muove in bicicletta da ubriaco. Le multe nel Paese del Sol Levante possono superare i 3.000 euro (equivalenti a 500.000 yen) e in casi estremi si rischia persino il carcere. L’intento è lo stesso: evitare che chi ha alzato troppo il gomito costituisca un pericolo per sé e per gli altri.
Nonostante la rigidità giapponese, in Italia la nuova legge si limita per ora a sanzioni amministrative pecuniarie, senza prevedere misure penali dirette per i pedoni in stato di ebbrezza. Restano però in vigore le norme relative all’ubriachezza molesta e agli atti contrari alla pubblica decenza, applicabili qualora il comportamento del pedone diventi eccessivamente pericoloso o disturbante.

La novità normativa implica che le forze dell’ordine potranno effettuare controlli anche sui pedoni, non solo su chi guida, estendendo così la loro azione preventiva e sanzionatoria. L’attenzione si sposta quindi anche sulle condizioni fisiche e comportamentali di chi si muove a piedi in contesti urbani e stradali.
Questa evoluzione normativa si inserisce in un quadro più ampio di sicurezza stradale, dove non conta più solo la guida responsabile, ma anche la capacità di muoversi in sicurezza da parte di tutti gli utenti. La nuova legge rappresenta un monito per chi pensa che lasciare l’auto a casa sia sufficiente per evitare sanzioni: anche il semplice camminare in stato di ebbrezza può ora costare caro.
Un caso emblematico: la multa inaspettata per il trasporto di carne in auto
Un episodio recente in India evidenzia come, in alcuni paesi, anche il contenuto del bagagliaio può diventare motivo di sanzione severa. Un turista italiano, fermato durante un controllo di routine, è stato multato per aver trasportato carne bovina, un alimento vietato in alcune zone dell’India per motivi religiosi e culturali. Sebbene si tratti di un contesto molto differente, il caso sottolinea come le leggi sulla circolazione e sui controlli varino ampiamente a seconda delle specificità locali, e come ciò che in Italia appare normale possa altrove tradursi in pesanti conseguenze legali.
