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Meteo pollini: come leggere i dati

Il meteo pollini è un utile servizio per monitorare la distribuzione di questi fastidiosi nemici primaverili: ecco come leggere i dati.

Meteo pollini: come leggere i dati

Fonte immagine: Pixabay

Con l’arrivo della primavera molte persone si trovano a dover combattere con un nemico particolarmente fastidioso: il polline. Il risveglio della natura comporta infatti la produzione di pollini e spore dalle più svariate tipologie di alberi, essenziali per la riproduzione delle stesse piante ma spesso poco tollerati dall’uomo. Sono infatti molte le persone che risultano allergiche a queste sostanze disperse nell’aria – in particolare le graminacee – e gli effetti sgraditi possono includere raffreddore, congiuntivite, irritazione delle vie aree, asma e difficoltà di respirazione.

Fortunatamente, da qualche tempo è giunto il meteo pollini in aiuto delle persone allergiche: delle previsioni sulla distribuzione di questi fastidiosi nemici, con un andamento settimanale. Ma come leggere i dati?

Meteo pollini: cosa è?

Polline

Così come già accennato, per meteo pollini – noto anche come bollettino pollinico – si intende una previsione sulla distribuzione proprio dei pollini in Italia, aggiornata a ritmo settimanale. La diffusione viene stimata in base all’attività delle piante a rischio allergeni e delle correnti dei sette giorni precedenti.

Questo progetto è stato reso possibile a partire dal 1985, con l’introduzione della Rete degli Allergeni Aerodiffusi per la misurazione dei principali pollini di interesse allergologico. Le rilevazioni avvengono su scala regionale e nazionale e vengono gestite dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna, con la collaborazione dell’Associazione Italiana di Aerobiologia. La rilevazione e il monitoraggio avviene su tutte le piante più diffuse, particolarmente note per il loro potenziale nel scatenare reazioni di tipo allergico.

L’Isac-CNR può contare su un network di 90 stazioni di rilevamento sparse sul territorio, nonché dei dati dell’EAN, l’European Aeroallergen Network. Le previsioni del meteo pollini vengono pubblicate e aggiornate il mercoledì, sul sito ufficiale proprio dell’Isac-CNR.

Meteo pollini: come leggere i dati

Raffreddore

Il bollettino in questione riporta la distribuzione dei pollini di alcune delle varietà più comuni, quali Graminaceae, Urticaceae, Oleaceae, Fagaceae, Betulaceae, Compositae, Corylaceae e Taxaceae. A questo scopo, viene misurata la quantità di pollini dispersi in un metro cubico di aria.

All’utente viene quindi fornita una comoda tassonomia, riportata sulla mappa geografica dello Stivale e identificata da specifici colori:

  • Azzurro: distribuzioni di pollini di cui non è stata definita la classe di concentrazione;
  • Verde: assenza di pollini o concentrazioni molto ridotta degli stessi;
  • Arancione/giallo: distribuzione media dei pollini per metro cubico;
  • Rosso: presenza di grandi quantità di pollini sempre per metro cubico.

Va però specificato come ogni singola specie di vegetale analizzata risponda a percentuali per classi diverse, proprio in merito alla pericolosità di allergeni o spore. Ad esempio per le Graminaceae si considera “alta” una diffusione di pollini pari o superiore al 30%. Per le Taxaceae tale concentrazione di allerta si innalza invece a valori pari o superiori al 90%.

Così come già accennato, il bollettino pollinico è valevole per sette giorni: previsioni più estese non avrebbero un’immediata utilità pratica, poiché lo spostamento dei pollini tende a essere molto repentino e anche soggetto alla variabilità del clima. Una giornata ventosa potrebbe infatti agevolare la diffusione di spore, mentre una di pioggia rallentarne sensibilmente la propagazione.

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