Part time agevolato per i genitori: le caratteristiche principali(www.greenstyle.it)
Dal 1° gennaio 2026 sarà operativo il part time agevolato per i genitori con almeno tre figli conviventi con nuovi bonus.
Questa nuova disposizione mira a favorire la conciliazione tra vita professionale e impegni familiari, offrendo ai lavoratori del settore privato una corsia preferenziale per la trasformazione del contratto da tempo pieno a tempo parziale, accompagnata da incentivi economici per i datori di lavoro.
La misura si rivolge ai lavoratori e lavoratrici dipendenti del settore privato che abbiano almeno tre figli conviventi e si applicherà fino al compimento del decimo anno di età del figlio più giovane. In presenza di figli con disabilità, invece, l’agevolazione non prevede limiti temporali.
Il nuovo diritto di priorità riconosce ai genitori numerosi la possibilità di richiedere la trasformazione del loro contratto da tempo pieno a part time con preferenza rispetto ad altre categorie di lavoratori, un cambiamento significativo rispetto alla normativa attuale. La trasformazione potrà essere realizzata con diverse modalità: in forma orizzontale (riduzione dell’orario giornaliero), verticale (giorni interi non lavorati) o tramite una rimodulazione della percentuale di lavoro già part time, purché comporti una riduzione minima del 40% delle ore rispetto al contratto precedente.
Incentivi per i datori di lavoro e limiti della misura
Un aspetto innovativo del part time agevolato riguarda gli incentivi destinati ai datori di lavoro privati. Qualora accettino la richiesta di trasformazione del contratto senza ridurre il monte ore complessivo aziendale, potranno usufruire di un esonero contributivo totale fino a 3.000 euro annui per ciascun lavoratore, per un massimo di 24 mesi. Questo sgravio riguarda esclusivamente i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, escludendo premi e contributi INAIL.
È importante sottolineare che questa agevolazione non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni contributive, ma resta compatibile con la maggiorazione del costo deducibile prevista per le nuove assunzioni nel Codice dei Contratti Pubblici.
L’introduzione di incentivi economici per le imprese rappresenta un cambio di paradigma: si premia chi riesce a organizzare il lavoro in modo più flessibile senza sacrificare la produttività complessiva, sostenendo al contempo le famiglie numerose con strumenti concreti e misurabili.

La trasformazione del contratto avverrà su richiesta volontaria del lavoratore o della lavoratrice interessata, che dovrà inoltrare istanza al proprio datore di lavoro. Sarà poi quest’ultimo a definire la modalità di riduzione oraria più adatta, scegliendo tra le opzioni consentite.
L’accesso all’incentivo sarà condizionato alla disponibilità delle risorse stanziate per ciascun anno:
- 3,3 milioni di euro per il 2026
- 11,6 milioni di euro per il 2027
- 17,7 milioni di euro per il 2028
- 18,1 milioni di euro per il 2029
- 18,5 milioni di euro per il 2030
Per gli anni successivi sono già previsti stanziamenti in crescita, che superano i 20 milioni di euro annui a partire dal 2035. L’INPS monitorerà l’andamento della spesa e potrà sospendere l’accoglimento di nuove richieste qualora si prospetti il superamento delle risorse disponibili, garantendo così la sostenibilità finanziaria della misura.
L’attuazione pratica sarà definita tramite un decreto attuativo che il Ministero del Lavoro dovrà adottare entro 180 giorni dall’entrata in vigore della Manovra, in collaborazione con i Ministeri della Famiglia e dell’Economia. Questo decreto stabilirà le modalità operative per la richiesta e la fruizione dell’esonero contributivo.
Contesto normativo e ulteriori sviluppi
Il part time agevolato per i genitori dal 2026 si inserisce nel più ampio quadro delle politiche familiari e di welfare previste dalla nuova Legge di Bilancio. Pur introducendo un diritto prioritario per i genitori numerosi, la misura non modifica le regole relative ai contratti part time previste dal Decreto Legislativo n. 81 del 15 giugno 2015, che regolamenta i part time per i lavoratori non genitori.
Parallelamente, la Manovra 2026 include altre forme di sostegno alle famiglie, come l’aumento dei giorni di permesso per la malattia dei figli da 7 a 10 giorni e la revisione dell’indennità di congedo parentale con un incremento previsto per il prossimo anno. Questi interventi rafforzano il quadro di misure volte a migliorare la qualità della vita familiare e a favorire un equilibrio più sostenibile tra lavoro e responsabilità domestiche.
