La tutela del lavoratore caregiver: il caso della Corte d’Appello di Roma(www.greenstyle.it)
La Legge 104/1992, norma fondamentale per l’assistenza, rappresenta un pilastro imprescindibile per milioni di cittadini.
Oltre ai noti permessi lavorativi e ai benefici sanitari, esistono numerose agevolazioni meno conosciute ma altrettanto significative, che consentono di risparmiare su acquisti e servizi quotidiani, migliorando concretamente la qualità della vita di chi convive con una disabilità o di chi svolge attività di assistenza familiare.
La Legge 104 non si limita a garantire i classici permessi lavorativi – come i tre giorni mensili retribuiti per i lavoratori disabili o per i caregiver familiari – ma si estende anche a una vasta gamma di agevolazioni fiscali e servizi. Dal 1º gennaio 2025, inoltre, l’INPS ha assunto la responsabilità del procedimento di valutazione di base, integrando la certificazione della disabilità con il processo di accertamento dell’invalidità civile tramite una valutazione bio-psico-sociale.
I benefici sono rivolti non solo alla persona con disabilità ma anche ai familiari conviventi o ai tutori legali, a patto che i beni o servizi acquistati siano destinati esclusivamente alla persona in condizione di disabilità.
Cinque agevolazioni poco sfruttate della Legge 104
Non tutti sono consapevoli delle opportunità offerte dalla normativa, e spesso si perdono risorse importanti. Ecco cinque agevolazioni meno note ma di grande impatto pratico:
1. Acquisto di elettrodomestici specifici
La legge consente di acquistare elettrodomestici come lavatrici, lavastoviglie o altri apparecchi dotati di interfacce semplificate a un’IVA agevolata al 4%, purché siano nuovi e prescritti come necessari per la condizione clinica del beneficiario. Questi apparecchi contribuiscono a facilitare la gestione quotidiana della casa e a incrementare l’autonomia.
2. Dispositivi per il comfort domestico
Anche climatizzatori intelligenti, ventilatori con comandi a distanza o deumidificatori possono rientrare tra le spese agevolabili. Quando questi strumenti migliorano l’autonomia della persona disabile o la qualità della vita in ambiente domestico, è possibile fruire di detrazioni fiscali o IVA ridotta.
3. Agevolazioni per trasporti e spostamenti
La normativa prevede sconti su biglietti di treni, aerei e altri mezzi di trasporto per la persona con disabilità e, spesso, anche per l’accompagnatore. Questi vantaggi facilitano la partecipazione a eventi, visite mediche o attività ricreative, rimuovendo una barriera fondamentale all’inclusione sociale.
4. Soggiorni in strutture accessibili
Le spese per soggiorni in hotel, villaggi turistici o altre strutture attrezzate con ausili specifici possono essere detraibili, purché documentate e finalizzate al benessere della persona con disabilità. È possibile inoltre usufruire di vacanze agevolate o quasi gratuite, a condizione di presentare la certificazione necessaria.
5. Servizi e ausili specifici per l’autonomia
L’acquisto di strumenti come ausili per l’accesso, dispositivi adattati o apparecchiature per la sicurezza personale può beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla legge, sempre dopo verifica e prescrizione medica. Questi strumenti sono fondamentali per garantire una maggiore indipendenza e sicurezza nelle attività di ogni giorno.

Per accedere ai benefici fiscali previsti dalla Legge 104, è indispensabile presentare la certificazione ASL che attesti la condizione di disabilità secondo i parametri dell’articolo 3, oltre a una prescrizione medica e una dichiarazione sostitutiva che confermi l’uso esclusivo del bene o servizio da parte della persona disabile. Nel caso di acquisti online, è consigliabile contattare preventivamente il servizio clienti per assicurarsi che le agevolazioni vengano correttamente applicate, specialmente in merito all’IVA agevolata o alle detrazioni fiscali.
Aggiornamenti normativi e giurisprudenziali
La Legge 104 è stata oggetto di numerose modifiche nel corso degli anni, con l’ultima significativa revisione approvata dal Consiglio dei Ministri il 3 novembre 2023 e in vigore dal 2025, che ha centralizzato la valutazione della disabilità presso l’INPS, semplificando le procedure per i cittadini.
Sul fronte giurisprudenziale, la Corte di Cassazione ha ribadito che i permessi lavorativi previsti dalla legge possono essere fruiti non solo durante l’orario di lavoro ma anche in altri momenti della giornata, purché l’assistenza al familiare disabile sia reale, continua e giustificata. Inoltre, è stato riconosciuto che l’utilizzo dei permessi per attività personali a scopo terapeutico o per garantire il benessere psico-fisico del caregiver è legittimo, migliorando così la qualità dell’assistenza fornita.
