In arrivo 500 euro “senza richiesta” per le famiglie in difficoltà (ma c’è una scadenza nascosta) - www.greenstyle.it
Nel 2025 torna la Carta “Dedicata a te” per famiglie con ISEE sotto i 15mila euro. Contributo automatico da 500 euro erogato da INPS e Poste.
Nel 2025 torna la Carta “Dedicata a te”, la misura di sostegno economico riservata alle famiglie in difficoltà, già attiva negli anni precedenti. Il contributo, pari a 500 euro, è destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità e viene erogato automaticamente, senza bisogno di fare domanda. A selezionare i beneficiari è direttamente l’INPS, in base a criteri precisi legati alla composizione del nucleo familiare e al valore ISEE, che non deve superare i 15.000 euro.
Nel messaggio n. 2519 pubblicato il 1° settembre 2025, l’Istituto previdenziale ha chiarito il funzionamento della misura, indicando tempi, modalità e requisiti. Le carte elettroniche verranno fornite da Poste Italiane, attraverso la società controllata Postepay, e potranno essere utilizzate esclusivamente per spese alimentari presso gli esercizi convenzionati. L’accredito è una tantum e le somme dovranno essere utilizzate entro il 28 febbraio 2026. Il primo utilizzo dovrà avvenire entro il 16 dicembre 2025, pena la perdita del beneficio.
Come vengono scelti i beneficiari della carta da 500 euro
Non è prevista alcuna domanda. L’INPS elaborerà in automatico le graduatorie dei beneficiari in base ai dati ISEE già in possesso. I Comuni riceveranno entro l’11 settembre 2025 l’elenco dei nominativi che rispondono ai criteri previsti. Il meccanismo segue una logica di priorità decrescente, partendo dai nuclei familiari più numerosi e con figli minori.

In cima alla lista ci sono i nuclei composti da almeno tre persone, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2011, con priorità a chi ha l’ISEE più basso. Subito dopo vengono i nuclei sempre di almeno tre componenti, ma con almeno un figlio nato entro il 31 dicembre 2007. Infine, tutte le altre famiglie con almeno tre persone, sempre ordinate secondo il valore ISEE. Questo sistema, secondo l’INPS, garantisce un supporto a chi ha davvero bisogno, puntando su famiglie numerose con figli minori e con redditi bassi.
I Comuni, ricevuti gli elenchi, avranno 30 giorni di tempo per verificare residenza effettiva e eventuali incompatibilità con altri strumenti locali di assistenza economica. Le verifiche verranno fatte attraverso l’applicativo web messo a disposizione dallo stesso Istituto sul sito ufficiale. Superato questo passaggio, i Comuni inviano i dati aggiornati all’INPS, che li rende definitivi entro 10 giorni e li trasmette a Poste Italiane per l’emissione delle carte elettroniche.
Come si ritira e come si usa la carta “Dedicata a te”
Le carte elettroniche vengono rilasciate personalmente ai beneficiari, che riceveranno una comunicazione dal Comune con tutte le indicazioni per il ritiro presso gli uffici postali abilitati. Ogni Comune dovrà inoltre pubblicare sul proprio sito web istituzionale l’elenco dei beneficiari, rendendo il processo trasparente e facilmente consultabile. Chi aveva già ricevuto la carta in anni precedenti non riceverà una nuova tessera, ma potrà continuare a usarla se risulta ancora idoneo e inserito nell’elenco 2025. In caso di smarrimento, sarà comunque possibile ottenere una nuova carta. Il contributo resta prepagato e ricaricabile, ma può essere usato solo per comprare cibo e altri generi alimentari indicati dalla normativa. È fondamentale sapere che il primo pagamento con la carta dovrà essere effettuato entro il 16 dicembre 2025. Se questo non avviene, il beneficio decadrà automaticamente. Anche dopo il primo acquisto, la somma dovrà essere spesa tutta entro il 28 febbraio 2026, senza proroghe.
Una volta ricevuta la comunicazione, ogni beneficiario dovrà prenotare il ritiro presso l’ufficio postale indicato. Le modalità specifiche verranno illustrate nel messaggio comunale e nel portale INPS. Il codice identificativo della carta verrà comunicato ai Comuni da Poste Italiane, dopo la registrazione e la rendicontazione interna. In sostanza, l’intero processo si basa su una collaborazione tra INPS, Poste Italiane e Comuni, che devono svolgere il proprio ruolo in tempi rapidi per garantire l’accredito entro i termini. L’obiettivo resta quello di aiutare le famiglie più fragili senza caricarle di burocrazia, garantendo un sostegno concreto in tempi compatibili con l’attuale crisi economica.
