Greenstyle Benessere Bellezza Henné: pro e contro e come si tingono i capelli

Henné: pro e contro e come si tingono i capelli

Il mondo delle erbe tintorie è affascinante, ricco di soluzioni del tutto naturali per colorare la capigliatura. L'henné non è usato solo in tempi moderni, è invece una soluzione conosciuta da secoli per dare colore ma anche forza e lucentezza ai capelli. Le operazioni di tintura con l'henné sono più laboriose di una tinta normale, ma i benefici sono moltissimi.

Henné: pro e contro e come si tingono i capelli

Fonte immagine: Istock

Il mondo dell’henné e delle erbe tintorie è vario e interessante, tanto che sempre più persone vi si affacciano con aspettative. Se infatti le tinture per capelli chimiche hanno meno appeal, per colpa delle reazioni allergiche che talvolta portano, dall’altro canto le colorazioni naturali sono molto in voga. La cute le tollera bene, i risultati estetici sono piacevoli.

Ma che cos’è di preciso l’henné e come funziona rispetto ad una tradizionale tintura per capelli chimica? L’henné classico, anche se per comodità di definiscono henné anche le altre erbe tintorie, deriva dalle foglie della pianta Lawsonia inermis. La forma in polvere viene tipicamente trasformata in una pasta e applicata sui capelli o sulla pelle per i tradizionali tatuaggi indiani.

La tintura all’henné prevede che la polvere di lawsonia derivata dalle foglie essiccate e micronizzate, sia mescolata con acqua calda e liquidi tannici, come tè o caffè, per aumentarne il potenziale di colorazione. Chi sceglie questo genere di tintura spesso aggiunge altre erbe al mix per variare la nuance.

Al contrario delle tinte chimiche normali, che si attaccano alla cuticola dei capelli, la lawsonia tende a fissarsi invece alla cheratina. Se l’henné adoperato è puro e privo di molecole irritanti per la cute, le colorazioni tenderanno a rinforzare il fusto anziché indebolirlo, cosa invece molto frequente per chi li tinge spesso con prodotti a base di ammoniaca.

Henné capelli pro e contro

Ma dopo aver visto che cos’è l’henné, diamo un occhio anche ai benefici e alle potenziali controindicazioni di questa tecnica. Di seguito una veloce scorsa per capire quali siano i pro e contro del tingere i capelli con le erbe tintorie. Ve lo anticipiamo, i primi sono di più dei secondi.

Henné capelli benefici

È una colorazione per capelli naturale

A differenza delle tinture chimiche tradizionali, che contengono spesso ingredienti potenzialmente irritanti e allergizzanti, l’henné rappresenta una soluzione naturale ben tollerata dalla pelle.

L’henné rinforza i capelli

L’henné agisce legandosi alla cheratina dei capelli, che rinforza le ciocche e le rende più resistenti allo sbiadimento. Inoltre, l’henné protegge i capelli dai danni causati dalle intemperie e dagli strumenti di styling come la piastra.

Ottimo per chi ha il cuoio capelluto sensibile o i capelli danneggiati

Per coloro che hanno un cuoio capelluto sensibile o capelli danneggiati, l’henné rappresenta un buon compromesso per tingere la chioma rispettando la pelle.

Henné capelli a cosa fare attenzione

Non ci sono veri e propri contro nell’uso delle tinte a base di henné, a patto che si opti per colorazioni pure, senza picramati e sostanze potenzialmente nocive per la cute. In commercio possiamo trovare tinte naturali a base di lawsonia, indigo, cassia del tutto biologiche e sicure per i capelli e la pelle. Ma ci sono alcuni dati importanti da conoscere prima di fare un henné in casa.

La prima cosa da sapere è che se abbiamo molti capelli bianchi, dobbiamo prendere in considerazione più di una tintura. In genere la prima è a base di lawsonia pura, che dovrebbe creare uno strato per la seconda tintura, che può essere con mallo di noce, ibisco o altre erbe tintorie che simulano il nostro colore.

Un altro aspetto da non sottovalutare è che se abbiamo fatto di recente una colorazione tradizionale, dobbiamo aspettare prima di fare l’henné, o meglio, è preferibile scaricare la tinta. Il motivo è che le colorazioni standard possono contenere sostanze che fanno reazione chimica con l’henné e questo potrebbe portare sui nostri capelli colori inattesi.

Se vogliamo anche essere molto fiscali nel processo di colorazione con henné, bandiamo qualsiasi oggetto metallico. Di norma usiamo plastica e legno per dosare, mescolare, applicare e fissare, perché corriamo il rischio di ossidare i metalli.

In ultimo, ricordiamoci che le operazioni per fare un henné in casa sono lunghe e laboriose e si corre il rischio di macchiare le superfici. Ma una volta presa la mano con questo metodo, diventa più semplice. E i capelli, alla lunga, ringrazieranno della scelta.

Come si tingono i capelli con l’henné

In primo luogo, va detto che ad oggi molti parrucchieri offrono ai propri clienti una colorazione naturale a base di henné. Il che significa non dover impazzire a casa per farlo. Ma di certo, se vogliamo fare da noi, ci sono alcuni passaggi da rispettare.

  1. La polvere di henné va mescolata con acqua calda e una sostanza acida per rilasciare il colore. Tale operazione va effettuata qualche ora prima della tinta, mettendo in una ciotola le polveri, versando l’acqua calda, un cucchiaio di limone o aceto, mescolando e coprendo con uno strappo di pellicola: la consistenza deve essere simile ad uno yogurt. Il contenitore va tenuto in luogo tiepido.
  2. I capelli devono essere lavati e umidi prima di stendere la colorazione. La lawsonia si lega alla cheratina dei capelli e il fusto deve essere pulito.
  3. Il modo migliore per stendere la pastella non è con il pennello da tinta ma con le mani, tenendo la testa rivolta verso il basso e iniziando dall’attaccatura sulla nuca, fino a risalire.
  4. È possibile che la pelle si macchi durante queste operazioni, ma stendere della vaselina vicino ad orecchie e fronte, limita i danni.
  5. Una volta finito di applicare l’henné sui capelli, avvolgiamo della pellicola attorno alla testa e sopra un turbante di spugna, per favorire il permanere del calore.
  6. Il tempo di posa, a seconda di quanto vogliamo che i risultati siano visibili, va dalla mezz’ora fino alle due ore.
  7. A tempo concluso, togliamo la spugna, la cellophane e laviamo i capelli anche un paio di volte con shampoo neutro, fino ad eliminare ogni traccia di terra.
  8. Non usiamo balsamo né prodotti per lo styling, ma asciughiamo normalmente i capelli con il phon.
  9. Se capita di vedere delle tracce di polvere rossiccia durante gli shampoo successivi, è normale. Il problema non dura a lungo.

Che colori di henné esistono

In commercio possiamo trovare erbe tintorie pure o soluzioni con più elementi, ma se dovessimo ridurre la lista, di seguito le principali.

Henné – Lawsonia inermis

L’henné puro colora i capelli di rosso, arancione o di un ricco rosso castano, a seconda del colore di base naturale e della qualità dell’henné. L’henné può essere miscelato con altre tinture per capelli naturali, tra cui la cassia obovata, per tonalità più chiare di rosso o addirittura biondo. Mescolato con l’indigo, produce sfumature marroni e nere.

Indigo – Indigofera tinctoria

Le foglie della pianta contengono un colorante blu nero intenso. L’indigo si può amalgamare con l’henné per ottenere rossi profondi, rossi castani, marroni e neri.

Amla

L’amla viene spesso utilizzata come regolatore del colore per attenuare il rosso dell’henné. Non colora i capelli, ma tende a migliorare le sfumature dei biondi. Inoltre stimola la crescita della chioma ed è ottimo come balsamo. Rafforza anche le radici e aumenta la lucentezza.

Cassia – Senna italica

Senna italica è il nome latino dell’albero dalle cui foglie si ricava la cassia obovata, che di per sé non ha potere tintorio, ma migliora la lucentezza dei biondi e rinforza la chioma. Per questo viene spesso definito come henné biondo o henné neutro. Sui capelli grigi smorza le sfumature argento.

 

Fonti

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Quali sono gli oli antirughe naturali più efficaci
Bellezza

Sono tanti gli oli essenziali antirughe che funzionano e che sono efficaci, per una pelle del viso visibilmente più giovane, tonificata, morbida, rimpolpata. Oltre agli oli essenziali di argan, di rosa mosqueta, di mandorle, solo per citare i più potenti, dobbiamo anche prestare attenzione all’alimentazione, mangiando alimenti ricchi di vitamine C ed E e bevendo molta acqua. Utili anche massaggi e tecniche come lo yoga facciale per ritrovare la giovinezza della pelle.