Errore nell'ISEE, rischi di perdere il bonus: agisci subito, prima che sia troppo tardi -greenstyle.it
La correzione di eventuali errori o omissioni nella dichiarazione ISEE, fondamentale per l’accesso al contributo fino a 1.500 euro.
Il termine ultimo per la presentazione delle domande era il 14 novembre 2025. Da questa data decorre un periodo di 15 giorni, entro il quale gli utenti che hanno compilato la propria dichiarazione con imprecisioni devono intervenire per effettuare le necessarie modifiche. L’INPS, infatti, ha predisposto un sistema di segnalazione automatica che avvisa i richiedenti della necessità di inviare una nuova DSU o integrare la documentazione, così da consentire l’istruttoria della domanda.
Le correzioni sono indispensabili per garantire che l’ISEE risulti congruente e aggiornato, requisito imprescindibile per accedere al bonus. Chi non provvederà entro il termine stabilito vedrà la propria richiesta esclusa dalla graduatoria dei beneficiari.
Come funziona il bonus e quali sono i requisiti per accedervi
Il bonus psicologo 2025 è rivolto a tutti i cittadini residenti in Italia con un indicatore ISEE in corso di validità non superiore a 50.000 euro, sia esso ordinario o corrente. L’importo del contributo varia in base al valore dell’ISEE, seguendo questa ripartizione:
- ISEE inferiore a 15.000 euro: contributo massimo di 1.500 euro
- ISEE compreso tra 15.000 e 30.000 euro: contributo massimo di 1.000 euro
- ISEE compreso tra 30.000 e 50.000 euro: contributo massimo di 500 euro.

Il sostegno economico è erogato fino a un massimo di 50 euro per ciascuna seduta di psicoterapia. Questo contributo rappresenta un importante aiuto per sostenere le spese legate alla salute mentale, riconosciuto come sempre più necessario in un contesto sociale in cui il benessere psicologico è al centro dell’attenzione pubblica. Per chi si trova nella condizione di dover correggere l’ISEE, l’INPS ha previsto tre strade operative:
- Presentare una nuova DSU che includa tutte le informazioni mancanti o corrette rispetto alla dichiarazione precedente.
- Fornire documentazione aggiuntiva che attesti la completezza e la veridicità dei dati già dichiarati.
- Richiedere la rettifica della DSU, purché la dichiarazione sia stata originariamente presentata tramite un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) e l’errore riscontrato sia di natura materiale, da correggere con effetto retroattivo.
È fondamentale che la regolarizzazione sia effettuata entro i 15 giorni successivi al 14 novembre 2025, termine ultimo per la presentazione delle domande. Superato questo intervallo, la domanda non potrà essere accolta e il richiedente perderà il diritto al bonus. L’attenzione alle corrette modalità di compilazione della DSU e la tempestività nelle eventuali correzioni sono dunque elementi chiave per non precludersi l’accesso a un contributo che rappresenta un sostegno concreto per molte famiglie e singoli cittadini.
