Settimana corta e bonus extra: grandi novità nel mondo del lavoro -greenstyle.it
Settimana corta e bonus extra: grandi novità nel mondo del lavoro. Cosa devono aspettarsi i cittadini e cosa cambierà, davvero, nel corso dei prossimi anni.
Il mondo del lavoro nelle Funzioni locali si prepara a una trasformazione significativa, grazie al nuovo contratto collettivo nazionale firmato lo scorso 3 novembre dall’ARAN e da alcune organizzazioni sindacali. L’accordo introduce non solo un aumento retributivo medio di 136,76 euro mensili per tredici mensilità, ma soprattutto una serie di novità importanti in termini di flessibilità organizzativa e condizioni di lavoro, con la volontà di rendere più attrattivo il lavoro nella Pubblica Amministrazione e di arrestare la fuga delle nuove generazioni dal settore pubblico.
Tra le misure più innovative figura la possibilità di adottare la settimana corta, ovvero ridurre i giorni lavorativi da cinque a quattro, mantenendo però inalterato l’orario settimanale di 36 ore e senza alcuna diminuzione salariale. Si tratta di un modello sperimentale e volontario, che punta a migliorare la qualità della vita dei dipendenti pubblici, favorendo un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.
Settimana corta e bonus extra: grandi novità nel mondo del lavoro. Cosa sta per arrivare
Il presidente dell’ARAN, Antonio Naddeo, ha sottolineato come questa scelta rappresenti un passo avanti nella flessibilità organizzativa e nella valorizzazione del capitale umano delle amministrazioni locali: «L’accordo raggiunto bilancia le aspettative legittime del personale e la sostenibilità del sistema, dimostrando come la contrattazione pubblica sappia adeguarsi alle sfide del lavoro contemporaneo, assicurando al contempo l’efficienza dei servizi pubblici».

L’intervento del Ministro Zangrillo nella legge di bilancio 2026 e l’avvio della nuova tornata contrattuale 2025-2027 hanno avuto un ruolo cruciale nello sbloccare una trattativa che si protraeva da oltre un anno. Tuttavia, l’applicazione della settimana corta non è uniforme per tutte le categorie. Il personale scolastico, ad esempio, incontra difficoltà oggettive: la necessità di rispettare il calendario scolastico e garantire la continuità didattica rende problematica la riduzione dei giorni lavorativi per gli insegnanti statali.
Un altro importante avanzamento riguarda il lavoro agile (smart working), che nel periodo pandemico ha rappresentato una svolta nella modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, caratterizzato dall’assenza di vincoli di orario e luogo e organizzato per obiettivi. Ora, superata la fase emergenziale, il nuovo contratto stabilisce il riconoscimento del buono pasto anche ai dipendenti in smart working, eliminando una disparità che aveva penalizzato per anni chi lavorava da remoto. Inoltre, viene ampliata la possibilità di svolgere più giornate in modalità agile, superando il precedente limite che imponeva la prevalenza della presenza fisica rispetto al lavoro da remoto.
