Greenstyle Sostenibilità Energia Eni, accordo con Versalis e COREPLA per riciclo della plastica

Eni, accordo con Versalis e COREPLA per riciclo della plastica

Accordo tra Eni, Versalis e COREPLA per il riciclo degli imballaggi in plastica difficili da trattare e destinati ai cementifici.

Eni, accordo con Versalis e COREPLA per riciclo della plastica

Fonte immagine: iStock

Accordo tra Eni, Versalis e COREPLA per valorizzare e riciclare gli imballaggi in plastica. Al centro della collaborazione soprattutto quei materiali non riciclabili meccanicamente, da cui deriva il “Plasmix”. Un’alleanza che agirà a livello nazionale, puntando alla realizzazione di nuovi prodotti dagli scarti recuperati.

In base all’accordo la parte di Plasmix non vedrà come unica destinazione l’impiego nei cementifici. Eni e Versalis integreranno le reciproche competenze per orientare i materiali plastici residui all’interno del circuito COREPLA verso processi di gassificazione e riciclo chimico tramite pirolisi.

Claudio Descalzi, AD Eni
Fonte: Eni

Sottoscritto anche un secondo accordo tra Eni e COREPLA, con l’obiettivo di “verificare la fattibilità di valorizzare le plastiche a fine vita”. Riguarderà nello specifico gli impianti innovativi che Eni sta studiando per la bioraffineria di Porto Marghera (Venezia), e presso la raffineria di Livorno. Le due strutture sono destinate rispettivamente alla produzione di idrogeno e metanolo ottenuti tramite gassificazione. Come sottolinea Eni:

La gassificazione è un processo tecnologico per la produzione di syngas, con una reazione termica a elevata temperatura controllata, in ambiente chiuso. Avviene in presenza di ossigeno e quindi senza emissioni dirette in camino, che avviene a condizioni di temperatura tali da vetrificare gli inquinanti e renderli inerti e stabili. COREPLA fornirà un contributo essenziale per definire disponibilità e composizione del Plasmix gestito attraverso il suo circuito a livello nazionale. Ciò avverrà in collaborazione con le imprese specializzate nel settore del recupero, al fine di renderlo idoneo rispetto alle diverse esigenze delle varie tecnologie.

Ha sottolineato Antonello Ciotti, presidente di COREPLA:

Gli accordi sottoscritti con Eni e Versalis si inseriscono in una strategia che mira a un completo recupero degli imballaggi in plastica. Vogliamo essere protagonisti e propulsori di una vera economia circolare basata su progetti concreti e innovativi rafforzando al contempo la leadership italiana di una chimica sempre più sostenibile.

Un obiettivo che si concretizza grazie all’avanzamento tecnologico e al costante lavoro di innovazione e ricerca messo in campo da Eni, che ha saputo in questo anno procedere a un grande piano di riconversione dei suoi impianti. Come è stato per Porto Marghera, sapendo guardare a un futuro green con lungimiranza ed efficienza. Un percorso che procederà, siamo sicuri, verso ulteriori traguardi e che vedrà Corepla sempre pronto a nuove sfide.

Ha dichiarato Daniele Ferrari, amministratore delegato di Versalis:

Con questo accordo, che crea sinergie tra le competenze tecnologiche e stringe un’ampia alleanza di filiera, svilupperemo un modello circolare per le plastiche a livello nazionale. Al fine di trarne il massimo valore anche una volta divenute difficilmente riciclabili meccanicamente. Il rifiuto di oggi diventa una preziosa e sostenibile materia prima di domani.

Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di Eni:

Questa intesa è un ulteriore passo di Eni nel percorso strategico di decarbonizzazione delle proprie attività. Siamo stati primi al mondo a trasformare raffinerie tradizionali in raffinerie che producono biocarburanti di alta qualità da oli alimentari usati e di frittura, grassi animali e altri scarti non edibili. Ora l’obiettivo è diventare leader nei prodotti per la mobilità circolari, come l’idrogeno e il metanolo da materie prime difficilmente riciclabili.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Cosa sapere della plastisfera, un ecosistema artificiale basato sulla plastica
Inquinamento

L’aumento dell’utilizzo della plastica non sempre adeguatamente riciclata sta avendo un forte impatto sulla salute dei mari, dando origine alla cosiddetta Plastisfera, un ecosistema artificiale nato dalla plastica, una serie di microrganismi in grado di proliferare sui rifiuti che galleggiano nel mare. Ma quali sono le conseguenze di questo “nuovo” ecosistema?