
Da cibo controverso a possibile elemento chiave per lo stoccaggio energetico. Questo il percorso che potrebbe compiere il durian, in frutto molto dolce, ma il cui odore risulta decisamente poco gradevole. A promuoverne questo cambio di utilizzo la University of Sydney.
Dal durian potrebbero derivare sistemi di accumulo green e del tutto sostenibile, secondo quanto ha dichiarato il Prof. Vincent Gomes:
Gli scarti del durian, in quanto sostanza a costo zero di cui la comunità vuole sbarazzarsi urgentemente a causa del suo odore repellente e nauseante, è una fonte sostenibile che può trasformare gli scarti in un prodotto che sostanzialmente riduce il costo dello stoccaggio energetico attraverso il nostro protocollo di sintesi green privo di agenti chimici.
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Il durian viene convertito da biomassa a supercondensatori, in grado secondo i ricercatori australiani di stoccare l’elettricità in maniera efficiente. Ha proseguito Gomes:
I supercondensatori sono come serbatoi di energia che la distribuiscono senza problemi. Possono immagazzinare velocemente grandi volumi di energia in un dispositivo delle dimensioni di una piccola batteria e poi fornirla a dispositivi elettronici come smartphone, tablet e portatili in pochi secondi.