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Dove finiscono la maggior parte dei rifiuti elettronici?

Quello dell'E-waste, o rifiuti elettronici, è un problema serio e di dimensione globale. Buona parte dei cellulari, dei vecchi frigoriferi, stampanti e TV che non usiamo più vanno a finire nelle discariche e nei centri di raccolta RAEE. Tanti altri rifiuti elettronici, però, finiscono nelle discariche a cielo aperto in zone del mondo in via di sviluppo, dove danneggiano il suolo, l'aria e la salute di grandi e bambini.

Dove finiscono la maggior parte dei rifiuti elettronici?

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Ogni anno acquistiamo, utilizziamo e gettiamo via milioni di prodotti elettronici, ma dove finiscono esattamente i rifiuti hi-tech che non vogliamo più? Quello della cosiddetta E-waste (spazzatura elettronica) è un problema più ingombrante di quanto si possa immaginare. Montagne di rifiuti elettronici “partono” dalle nostre case, per poi finire in Asia, in Africa o in altre zone del mondo, dove si accumulano in una delle tante discariche illegali e abusive del pianeta.

Insomma, come tutti gli altri rifiuti (in special modo quelli non biodegradabili), anche quelli elettronici non spariscono magicamente una volta finiti nella spazzatura.

Questi prodotti, noti con il nome di RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), contengono metalli pesanti e sostanze tossiche dannose sia per l’ambiente che per la salute umana e animale, per cui dovrebbero (il condizionale purtroppo è d’obbligo) essere smaltiti in modo corretto.

Com’è facile immaginare, però, questo non sempre accade.

Qual è il modo corretto di smaltire i RAEE?

riciclaggio rifiuti
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Che siano ingombranti come frigoriferi e lavatrici, o piccoli come un cellulare o uno smartwatch, i RAEE devono essere smaltiti in modo adeguato. Bisogna consegnarli nelle apposite isole di raccolta del proprio Comune, dalle quali verranno poi smistati presso i centri di trattamento e riciclo RAEE.

Cellulari e altri prodotti tecnologici, infatti, contengono elementi e materiali preziosi e recuperabili, che potranno essere impiegati nuovamente come materie prime nel settore industriale e produttivo.

Il cittadino, dunque, dovrebbe impegnarsi a portare i rifiuti tecnologici nelle aree previste, evitando quindi di gettarli nel secchio dell’indifferenziata, un’abitudine non solo scorretta, ma anche altamente dannosa per l’ambiente.

Purtroppo, non sempre i rifiuti tecnologici finiscono nelle oasi ecologiche comunali. Dei circa 40 milioni di tonnellate di e-waste prodotta annualmente in tutto il mondo, una grossa fetta va a finire in vere e proprie “discariche hi-tech” che si trovano in Africa, in India, in Cina e in altri Paesi del mondo.

Dove finiscono i rifiuti elettronici non trattati nei centri RAEE?

Fortunatamente, sempre più persone smaltiscono i rifiuti elettronici in modo adeguato, portando vecchi cellulari, tv e pc nei centri di raccolta specializzati del proprio Comune.

Purtroppo, però, una buona percentuale di e-waste continua a sfuggire a questo sistema virtuoso, e va a finire nelle discariche abusive e illecite sparse in tutto il mondo.

Potrà sorprenderti sapere che, in questo momento, il tuo vecchio telefonino potrebbe trovarsi in una discarica in Marocco, in India, in Asia e Africa o in altri Paesi lontani dal nostro. Spesso, infatti, i rifiuti tecnologici d’Europa, USA e altri Paesi industrializzati, vanno a finire nelle discariche dei Paesi in via di sviluppo, dove lavoratori – spesso fin troppo giovani – maneggiano i rifiuti a mani nude, esponendosi a sostanze tossiche molto pericolose.

Lo fanno perché, come abbiamo visto, all’interno di questi dispositivi si trovano materiali considerati preziosi, come oro, argento o rame, che una volta estratti verranno rivenduti.

Ma dunque, dove finiscono i cellulari e gli altri rifiuti tecnologici, quando non sono più utilizzabili? Dall’Africa all’Asia, ecco due esempi dei luoghi in cui finiscono i rifiuti RAEE.

discarica rifiuti tecnologici
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La discarica hi-tech di Agbogbloshie in Ghana

Una delle discariche tecnologiche più famose è quella di Agbogbloshie, in Ghana, nell’Africa occidentale, considerata ad oggi la più grande discarica di rifiuti elettronici al mondo. In questo luogo si possono trovare montagne di cellulari, lavatrici, computer, cavi elettronici e tutto ciò che abbiamo deciso di gettare nell’immondizia negli ultimi anni.

Tutto ciò non comporta un danno solo per il paesaggio, ma – ancor più – per la salute di coloro che vivono intorno e nella discarica. I materiali e le sostanze di cui sono composti questi particolari rifiuti, infatti, inquinano il suolo, l’aria e le acque, esponendo migliaia di persone a fumi tossici e sostanze pericolose e cancerogene.

Guiyu, la discarica elettronica in Cina

In Cina si trova una delle discariche elettroniche più problematiche e famose al mondo. Stiamo parlando di “Guiyu”, un’area di smaltimento dei RAEE situata nel Guangdong. Qui, migliaia di lavoratori tagliano cavi, smontano elettrodomestici e lavorano rifiuti hi-tech per ricavarne i materiali preziosi da rivendere. Anche stavolta, il rischio per la salute (oltre che per l’ambiente) è altissimo, sia per chi lavora nelle discariche che per adulti e bambini che vivono nelle vicinanze.

Per non rischiare di alimentare questo pericoloso business, è essenziale rivedere il nostro modo di concepire i prodotti elettronici che abbiamo in casa. Prima di gettare via il vecchio cellulare, potremmo riutilizzarlo in modi alternativi, o potremmo regalarlo a chi ne farebbe un uso migliore, come ad esempio amici o enti di beneficenza.

Se si tratta di prodotti completamente irrecuperabili, provvedi a riciclare correttamente e smaltire i RAEE in modo adeguato, per dare una mano all’ambiente e al nostro Pianeta.

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