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Diarrea nel gatto: cause e rimedi

Curare la diarrea del gatto: sintomi e rimedi naturali per la salute del nostro gattino.

Diarrea nel gatto: cause e rimedi

Anche il gatto può soffrire di problemi intestinali e, fra i tanti, la diarrea è uno dei più frequenti. Le origini sono le più svariate – da un’infezione batterica all’intolleranza a un determinato alimento – e non dovrebbero mai essere sottovalutate. Per questo, prima di affidarsi al fai da te casalingo, è sempre opportuno consultare il medico veterinario per una visita di controllo.

Nel tentativo di facilitare la comprensione del proprietario, ed evitare che l’intervento del veterinario sia sottovalutato, si propone una lista di cause e rimedi per la diarrea nel gatto. Non è di certo un compendio esaustivo, quindi non ci si lanci facilmente nell’autodiagnosi.

Cause

La diarrea nel gatto si divide in acuta e cronica, ovvero in episodi unici e sporadici o continuativi nel tempo. Le cause possono essere le più svariate e possono essere indice sia di una situazione transitoria che di una patologia ben più grave. In linea generale, le ragioni possono essere raccolte in tre grandi gruppi:

  • Alimentazione: il gatto ha ingerito degli alimenti che non è riuscito a digerire correttamente. In genere si verifica con pasti avariati, cibi di cui è allergico o intollerante, piante e fiori velenosi, sostanze chimiche come detergenti o antigelo, cavi in plastica, insetti e molto altro ancora. Soprattutto quando associata al vomito, la diarrea dovrebbe essere segnale di una corsa dal veterinario: se si trattasse di avvelenamento, ad esempio, bisogna intervenire subito per evitare degli esiti letali;
  • Batteri e parassiti: sono moltissimi i microorganismi come batteri e parassiti che possono colonizzare l’intestino del gatto, causandone diarrea. Dagli anchilostomi alla Giarda, queste infezioni possono risultare particolarmente dolorose nel gatto, perché spesso associate a feci acide oppure a sanguinamento. Allo stesso modo, una normale alterazione dei batteri “buoni” dell’intestino può causare espulsioni liquide. Capire quale situazione delle due sia occorsa non è semplice, per questo l’opinione del veterinario è fondamentale. Nella gran parte dei casi, però, le infezioni possono essere risolte con il controllo dell’alimentazione e cicli di antibiotici;
  • Malattie croniche: sono molte le patologie a lungo decorso che potrebbero produrre uno stato diarroico perenne, come la leucemia felina (FeLV), l’immunodeficienza felina (FIV), il tumore, l’ipertiroidismo e molto altro ancora. Spesso associate ad altri sintomi, come l’inappetenza, la respirazione affannosa e la perdita del pelo, richiedono un intervento medico tempestivo.

Rimedi e procedure

Gatto beve
Pedigreed Gray Cat Drinking Milk From A Saucer via Shutterstock

Dopo aver ricevuto una diagnosi certa sull’origine della diarrea del felino, è tempo di mettere in pratica le cure. Due sono le operazioni a cui ci si dovrà probabilmente sottoporre, sempre su parere del medico veterinario. In sintesi:

  • Alimentazione: se la dissenteria deriva da squilibri alimentari, bisognerà modificare la dieta del gatto, partendo da alimenti neutri come il riso – tra l’altro dal potere astringente – e reintroducendo a una a una tutte le abitudini, così da identificare quella che causa il disagio. È molto importante che al gatto sia somministrata frequentemente acqua pulita, sia per evitare batteri che per recuperare i liquidi persi con le feci, e che il regime sia rigoroso, per evitare la sotto o la sovralimentazione. Si può ricorrere anche ai metodi naturali, se il veterinario lo consente, come lo psyllium che aiuta ad addensare gli escrementi;
  • Terapie mediche: in caso fosse stata rilevata un’infezione di parassiti o una malattia cronica, il gatto dovrà essere inserito in una routine di assunzione di farmaci quotidiani. Farmaci che, nella maggior parte dei casi, non vorrà assolutamente assumere. Il metodo più semplice è quello di farsi prescrivere medicinali orali liquidi, che possono essere facilmente sciolti nell’acqua della vaschetta o nella pappa. Se il medicinale deve essere assunto lontano dai pasti, può essere utile ricorrere a una siringa senza ago. Dopo aver avvolto il gatto in una coperta, per evitare scappi o graffi, si poggi la punta della siringa sulla bocca, senza spingere per non ferire denti e gengive. Quindi si inizi a iniettare lentamente il liquido, senza insistere, rassicurando il gatto con coccole e carezze. Una parte andrà inevitabilmente sputata, ma con attenzione e pazienza si riuscirà a convincere l’animale a ingerirne gran parte del contenuto.

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