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Coronavirus, secondo cane positivo a Hong Kong

A Hong Kong un secondo cane è risultato positivo al coronavirus, ma gli esperti confermano l'assenza di preoccupazioni per l'uomo.

Coronavirus, secondo cane positivo a Hong Kong

Fonte immagine: Pixabay

Non solo il Pomerania apparso sulle testate di tutto il mondo, anche un secondo cane è risultato positivo al nuovo coronavirus 2019-nCoV. È quanto rendono noto le autorità di Hong Kong, nel confermare come un Pastore Tedesco di due anni sia positivo al tampone, pur trovandosi in buone condizioni di salute.

Così come già avvenuto per il Pomerania testato qualche settimana fa, anche in questo caso il quadrupede ha condiviso i suoi ambienti di vita con un paziente colpito da COVID-19. Il cane vive infatti all’interno di un appartamento con i suoi proprietari, in compagnia di un meticcio. Le autorità hanno quindi sottoposto i due animali a tampone, ma solo il Pastore Tedesco ha avuto esito positivo per il nuovo coronavirus.

Per quanto l’animale sia stato posto in quarantena preventiva, anche in questo caso le autorità sono più propense a parlare di possibile contaminazione ambientale, anziché di infezione a tutti gli effetti. Il quadrupede potrebbe essere entrato in contatto con il virus annusando o leccando le superfici: questo si sarebbe depositato sulle mucose orali e nasali, senza però causare altre problematiche.

Il dipartimento locale per l’Agricoltura, la Pesca e la Conservazione Ambientale ha confermato l’intenzione di monitorare entrambi i cani, anche l’esemplare non colpito dal virus, e ha promesso di riconsegnarli ai proprietari non appena tamponi consecutivi saranno tornati negativi. Inoltre, gli esperti hanno voluto rassicurare la popolazione, sottolineando come non vi siano evidenze sul passaggio del coronavirus dal cane all’uomo, né dell’effettiva possibilità per i quadrupedi di ammalarsi. Un fatto sottolineato anche dall’OMS nonché da altri organismi internazionali, pronti a richiedere alle famiglie di non abbandonare i loro amici a quattro zampe per timori infondati.

D’altronde lo stesso è accaduto anche per l’esemplare di Pomerania: rinvenuto “debolmente positivo”, dopo qualche giorno di isolamento è stato riconsegnato alla proprietaria poiché risultato ripetutamente negativo. L’animale è però deceduto poco dopo sotto la custodia della stessa proprietaria, per ragioni a quanto pare indipendenti dal coronavirus: l’animale aveva infatti ben 17 anni e possibili patologie croniche dovute all’anzianità. Nonostante la negatività agli ultimi tamponi, i medici hanno richiesto di poter condurre un’autopsia sull’esemplare, possibilità a quanto pare negata dalla stessa proprietaria.

Fonte: SCMP

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