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Effettuare un versamento in contanti sul proprio conto corrente è un’operazione comune, ma che può attirare l’attenzione del Fisco.
Effettuare un versamento in contanti sul proprio conto corrente è un’operazione comune, ma che può attirare l’attenzione del Fisco se non si dispone della corretta documentazione e di una causale adeguata. La scelta della causale giusta, infatti, pur non essendo decisiva di per sé, rappresenta un elemento importante per dimostrare la legittimità della provenienza del denaro e per scongiurare controlli fiscali.
I rischi fiscali legati ai versamenti in contanti
Il Fisco è particolarmente attento ai versamenti in contanti perché questi movimenti non lasciano tracce facilmente verificabili, rendendo complessa la ricostruzione della provenienza delle somme depositate. La normativa vigente attribuisce una presunzione legale a carico del contribuente in base alla quale ogni somma versata su un conto corrente è considerata reddito imponibile, salvo che il contribuente non dimostri il contrario. Questo significa che non spetta all’Agenzia delle Entrate dimostrare l’evasione fiscale, ma al cittadino fornire prove concrete a sostegno della legittimità del deposito.

In questo contesto, la causale del versamento può rappresentare una prima indicazione sulla natura della somma versata, anche se da sola non è sufficiente per disinnescare la presunzione bancaria.
Spesso la causale riportata nella distinta di versamento è apposta dall’operatore bancario e può essere generica come “versamento contanti”. Tuttavia, indicare una causale dettagliata, veritiera e documentabile può facilitare la dimostrazione della provenienza dei fondi in caso di accertamenti fiscali.
Non esiste una formula standard valida per evitare controlli, ma è fondamentale che la causale rispecchi il reale motivo del versamento. Ad esempio, scrivere semplicemente “versamento” non aiuta a ricordare l’origine dei soldi né a collegare il deposito a una specifica transazione o evento. Al contrario, una causale come “versamento in contanti per vendita bici elettrica a Mario Rossi del 1/07/2025” offre indicazioni precise, che possono essere corroborate da documenti come un contratto di vendita o una ricevuta datata.
È importante conservare sempre tutta la documentazione che giustifichi il versamento: ricevute, scritture private, fatture, contratti o qualsiasi prova scritta con data certa che possa essere esibita in sede di controllo.
Per rendere concreto il concetto di causale efficace, si possono riportare alcuni esempi di versamenti accompagnati da causali dettagliate, che semplificano il collegamento con la relativa documentazione:
- “Versamento contanti per vendita scooter usato a Marco Bianchi del 03/07/2025”;
- “Versamento in contanti per rimborso spese mediche anticipate da Paolo Rossi”;
- “Versamento per donazione ricevuta da genitori per acquisto prima casa”;
- “Versamento contanti da parte di zia Anna per regalo comunione”;
- “Restituzione contanti ricevuti in prestito da Luigi Verdi il 15/04/2025”;
- “Versamento contanti per vendita armadio usato a Maria Neri – contratto privato”;
- “Versamento in contanti per quota spese vacanza 2025 – gruppo amici”;
- “Versamento per restituzione spese anticipate a Tizio per acquistare i mobili della cucina”.
