Differenze e vantaggi tra SPID e CIE (www.greenstyle.it)
La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione in Italia continua a evolversi, offrendo ai cittadini strumenti sempre più efficienti.
Tra le novità più rilevanti degli ultimi anni, spicca la possibilità di passare dall’uso dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) alla Carta d’Identità Elettronica (CIE) come metodo alternativo e complementare per autenticarsi nei portali della PA. Vediamo nel dettaglio come funziona questa transizione e quali sono i vantaggi associati.
Lo SPID rappresenta da anni il sistema standard per l’identità digitale, consentendo agli utenti di accedere a numerosi servizi pubblici e privati tramite un unico account. Tuttavia, la CIE, gestita direttamente dal Ministero dell’Interno tramite l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ha consolidato la sua posizione come valida alternativa, soprattutto grazie all’integrazione di meccanismi di sicurezza avanzati e alla possibilità di impiego anche come documento di identità tradizionale.
Oltre a SPID e CIE, esiste un terzo strumento digitale riconosciuto: la Tessera Sanitaria (TS) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), usata principalmente per accedere a servizi sanitari, prenotazioni e certificazioni fiscali. Tuttavia, solo la CIE consente anche il riconoscimento fisico tramite lettura delle impronte digitali, garantendo così un livello di sicurezza superiore.
La CIE si distingue per la sua versatilità e sicurezza, supportando livelli di accesso 1, 2 e 3, analoghi a quelli di SPID, e sarà la base per futuri sistemi come l’IT Wallet e l’EU Wallet, strumenti europei per la gestione digitale dell’identità dei cittadini.
Come ottenere e attivare la Carta d’Identità Elettronica
Per richiedere una nuova CIE è necessario essere residenti in Italia o iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero). La procedura si avvia presentandosi presso l’ufficio anagrafe del proprio Comune di residenza o di altro Comune, con i seguenti documenti:
- Carta d’identità scaduta o in scadenza entro 180 giorni, oppure denuncia di smarrimento/furto, o carta d’identità cartacea.
- Fototessera recente (formato 35×45 mm) su sfondo chiaro.
- Codice fiscale o tessera sanitaria.
- Disponibilità alla raccolta delle impronte digitali.
Il costo indicativo per l’emissione della CIE è di circa 22-25 euro, comprensivo della tariffa di Poligrafico e Zecca dello Stato e dell’eventuale costo di segreteria comunale.
La prenotazione dell’appuntamento può avvenire tramite il sito del Comune o dalla piattaforma nazionale https://www.prenotazionicie.interno.gov.it/, se il Comune ha aderito al servizio. Durante l’appuntamento, oltre alla raccolta dei dati biometrici, viene rilasciata la prima parte del PIN e PUK, mentre la carta completa, con la seconda parte del PIN e PUK, arriva a casa entro circa una settimana o può essere ritirata in Comune.

Per sfruttare la CIE come strumento di autenticazione online, è necessario avere un dispositivo dotato di lettore NFC (tipicamente uno smartphone moderno) e scaricare l’app ufficiale CieID, disponibile per Android e iOS. Dopo la registrazione della carta nell’app, si può accedere ai servizi della PA selezionando l’opzione “Entra con CIE” sui portali aderenti. L’autenticazione avviene tramite lettura NFC della carta e inserimento di un codice APP personale, scelto dall’utente per facilitare l’accesso.
È importante sottolineare che oltre al livello 3, la CIE consente di attivare credenziali di livello 1 e 2, che permettono di entrare nei servizi online anche senza la necessità di un lettore NFC, semplicemente utilizzando username, password e, se richiesto, un secondo fattore come OTP o QR code. L’attivazione delle credenziali di livello 1 e 2 può essere effettuata online, inserendo il codice fiscale, il numero di serie della CIE e alcune cifre del codice PUK ricevuto.
In caso di smarrimento del codice PUK, è possibile recuperarlo tramite l’app CieID, che offre anche funzionalità per la revoca delle credenziali in caso di necessità.
