Aumento di 200 euro sul Bonus: chi può richiederlo - Greenstyle.it
A chi spetta, e quali documenti bisogna preparare subito, l’aumento di 200 euro sul Bonus: il pagamento sarà immediato.
Dopo oltre un anno di trattative e una nuova fumata nera registrata il 2 luglio scorso, torna al centro del dibattito la trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale delle Funzioni locali, che interessa circa 480mila dipendenti di Comuni e Regioni.
L’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (Aran) ha rilanciato con una proposta economica aggiornata, mirata a chiudere l’accordo entro la fine dell’anno e a garantire l’erogazione degli aumenti salariali già prima del 2026.
Aumenti stipendiali e nuovi pagamenti immediati: a chi spettano
La nuova bozza contrattuale prevede un significativo incremento del trattamento tabellare, ottenuto anche attraverso il conglobamento parziale dell’indennità di comparto. In concreto, un terzo di questa indennità sarà integrato direttamente nello stipendio base, con aumenti mensili lordi differenziati per categoria professionale:
- Funzionari e personale con elevate qualificazioni: aumento da 144 a 158,48 euro
- Istruttori: incremento fissato a 145,50 euro
- Operatori esperti: circa 129 euro
- Operatori semplici: da 113 a 122,48 euro
Questi ritocchi si traducono in un aumento annuo delle retribuzioni tabellari, al netto della tredicesima, così ripartito:
- 25.114 euro per funzionari e personale con elevate qualificazioni
- 23.138 euro per istruttori
- 20.583 euro per operatori esperti
- 19.753 euro per operatori semplici
Rispetto alla precedente bozza, emerge un incremento medio mensile più consistente: +14,37 euro per i funzionari e quasi +9 euro per gli operatori semplici. Si tratta di un passo avanti significativo, che però non ha soddisfatto appieno tutte le sigle sindacali. Oltre all’aumento delle retribuzioni, la proposta di rinnovo introduce diverse novità di rilievo:
- Maggiore sviluppo economico per i dipendenti dei piccoli Comuni, un settore tradizionalmente meno tutelato
- Compensi più elevati per la Polizia locale chiamata a svolgere incarichi ad alta qualificazione
- Nuove regole sul lavoro festivo infrasettimanale, con possibili impatti sulle modalità di turnazione e retribuzione
Sul fronte sindacale, la situazione resta complessa. Le organizzazioni Cisl e Csa appaiono pronte a sottoscrivere l’intesa, mentre Cgil e Uil mantengono un atteggiamento più prudente, giudicando ancora insufficienti le risorse stanziate dal governo per compensare la perdita del potere d’acquisto dovuta a un’inflazione cumulata del +16% tra il 2022 e il 2024. Questi sindacati chiedono inoltre che venga colmato il divario salariale con i dipendenti delle Funzioni centrali, il cui contratto è stato rinnovato già lo scorso gennaio.

In questo clima di tensione, la senatrice del Movimento 5 Stelle Vincenza Aloisio ha presentato una interrogazione parlamentare per denunciare lo stallo delle trattative e definire «minimi e inefficaci» gli spostamenti di risorse proposti da Aran. Il governo, da parte sua, ha recentemente introdotto nel decreto PA una norma cosiddetta “sblocca-stipendi” che consente agli enti locali più virtuosi di superare il tetto previsto per il trattamento accessorio, con la possibilità di aumenti salariali fino a 300 euro mensili. Questo intervento mira a incentivare l’efficienza e premiare i Comuni e le Regioni che rispettano i parametri di bilancio.
Il calendario delle trattative prevede un nuovo incontro decisivo con le organizzazioni sindacali, già fissato per oggi, che potrebbe segnare una svolta verso la firma definitiva. Tuttavia, una volta raggiunto l’accordo, saranno necessari ulteriori 4-5 mesi di controlli amministrativi prima che gli aumenti si riflettano concretamente nelle buste paga dei dipendenti pubblici locali. Dopo la pausa estiva, il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo è pronto a presentare gli atti di indirizzo per la prossima tornata contrattuale, sottolineando l’importanza di una revisione complessiva che tenga conto delle esigenze di tutto il comparto pubblico.
Questo processo di rinnovo contrattuale assume un’importanza strategica, non solo per il riconoscimento economico ai lavoratori ma anche per la stabilità e la funzionalità degli enti locali, fondamentali per la gestione quotidiana dei servizi alla comunità.
