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Come prepararsi al prelievo del sangue?

Le analisi possono essere influenzate da vari fattori: scopri come prepararsi al prelievo del sangue ed evitare spiacevoli sorprese.

Come prepararsi al prelievo del sangue?

Svolgere delle analisi del sangue è un’eventualità che prima o poi può capitare a tutti. Siano essi richiesti dal medico curante, che per una semplice verifica del proprio stato di salute, anche questi esami richiedono una certa “preparazione”. Prepararsi al prelievo del sangue non è tuttavia materia di studio, ma piuttosto la necessità di applicare alcune buone pratiche.

Spesso sottovalutata, la preparazione al prelievo del sangue va oltre il semplice presentarsi a digiuno. Al contrario, permetterà anche di ottenere dati più veritieri e quindi indicativi del proprio stato di salute.

Prelievo del sangue, come prepararsi

La regola d’oro della preparazione al prelievo è quella di rimanere a digiuno tra le 8 e le 14 ore precedenti. La tempistica varierà sia in funzione dell’orario previsto, che in ragione della necessità di effettuare particolari esami del sangue.

A questo proposito è bene consultarsi con il proprio medico curante e seguire le indicazioni fornite dal laboratorio di analisi che effettuerà i test. Vediamo ora alcuni dei principali aspetti da tenere sotto controllo nei giorni precedenti alle analisi del sangue.

Alimentazione

Come già anticipato, occorrerà digiunare per almeno 8 ore prima del prelievo. Fino a un massimo di 14, anche se in genere si parla di circa 9 ore. Per rispettare tali indicazioni è spesso sufficiente saltare la prima colazione, recuperandola a prelievo del sangue avvenuto.

Nei due-tre giorni precedenti al prelievo evitare di eccedere con i cibi grassi e la carne, altrimenti si rischia di alterare i dati relativi a colesterolo, trigliceridi e plasma. Stesso discorso per gli zuccheri e per le bevande alcoliche, queste ultime da evitare del tutto a partire dal giorno prima delle analisi del sangue.

Si consiglia di seguire un’alimentazione quanto più possibile a quella abituale durante i tre giorni precedenti al prelievo, così da fornire valori quanto più possibile indicativi. Ciò si traduce nel cercare di non incrementare o ridurre il monte calorie giornaliero di oltre 300 calorie rispetto al solito.

Prelievo del sangue, attenzione a farmaci e integratori

Dal punto di vista delle terapie farmacologiche è obbligatorio fare riferimento al proprio medico curante. Alcuni medicinali potrebbero influenzare in maniera più o meno marcata l’esito degli esami del sangue.

Regola d’oro quella di non alterare in alcun modo le proprie terapie senza un consulto specialistico. Vale per qualsiasi tipologia di trattamento medico seguito, a maggior ragione se legato all’assunzione di farmaci salvavita. Discorso valido anche per i prodotti che mirano a tenere sotto controllo le malattie croniche.

Segnalare al momento del prelievo l’essere stati soggetti a iniezioni intramuscolari, soprattutto se in più occasioni. Questo perché ne possono derivare alterazioni, al rialzo, di creatinchinasi (CK): si tratta di un effetto temporaneo, ma che potrebbe portare fuori strada chi emetterà i referti e/o dovrà interpretarli.

Da non sottovalutare anche l’assunzione di integratori alimentari, soprattutto quelli che contengono elementi chiave come ferro e creatina. Consultarsi con il proprio medico in questi casi come qualora si assumano prodotti dimagranti o rimedi naturali (erboristici, fitoterapici ecc.).

Attività fisica

Un’attività fisica leggera e senza particolari sforzi può essere svolta senza problemi. Tuttavia è bene evitare di sottoposti a un esercizio fisico intenso nella giornata che precede il prelievo del sangue.

Uno sforzo fisico di particolare intensità rischia di alterare alcuni valori: la già citata creatinchinasi e i livelli di lattato-deidrogenasi. Si rischia inoltre di perdere un’eccessiva quantità di liquidi, che se non adeguatamente reintegrati daranno luogo ad alterazioni nella concentrazione di diversi parametri del sangue.

In particolare, se si tratta di esercizio fisico aerobico il rischio è un aumento della volemia. Tra le conseguenze il possibile calo di valori quali emoglobina, globuli rossi ed ematocrito. Sauna o bagno turco possono invece causare emoconcentrazione (intesa come aumento numerico o volumetrico dei globuli rossi).

L’astensione dall’esercizio fisico intenso è consigliata anche nel caso in cui venisse associata, al prelievo del sangue, anche l’esecuzione delle esame delle urine.

Ansia e altre condizioni

Ansia e stress possono influire sui risultati degli esami del sangue. Questo perché tali condizioni, se accentuate, rischiano di far innalzare i livelli di adrenalina riducendo al contempo quelli di ferro. Possibile anche un effetto negativo a carico dei globuli bianchi, in particolare dei leucociti.

Da non dimenticare di comunicare al personale che si occuperà del prelievo anche eventuali condizioni di salute particolari, come ad esempio uno stato febbrile o disturbi gastroenterici. Febbre e diarrea rischiano di alterare anche i livelli di liquidi, esponendo nei casi più gravi alla disidratazione.

Particolare attenzione alle suddette condizioni è richiesta ai soggetti diabetici, che in caso di febbre potrebbero evidenziare livelli di glicemia superiori ai valori reali. In misura minore, la glicemia può risultare alterata, a causa del cortisolo (ormone dello stress) anche nei soggetti sani.

Consigli finali

Prestare molta attenzione alla motivazione per la quale ci si accinge a svolgere il prelievo del sangue. Questo fornirà già alcune precise indicazioni sui valori da monitorare e sulle pratiche da mettere in atto prima dell’esame.

In caso di necessità particolari è sempre consigliato il consulto con il medico curante, soprattutto se si tratta di valutare l’eventuale sospensione di farmaci salvavita come ad esempio la Cardioaspirina.

La sera precedente al prelievo cenare in maniera leggera, ma non eccessivamente limitante. Non sarà possibile compensare l’eventuale senso di fame bevendo maggiori quantità d’acqua: il rischio è di alterare i valori ematici risultanti dal prelievo.

Trovare la posizione più confortevole durante il momento del prelievo può essere utile per ridurre ansia e stress. Tuttavia la postura stessa potrebbe alterare alcuni parametri, come ad esempio la concentrazione di piastrine nel sangue prelevato. Seguire scrupolosamente le indicazioni ricevute da medici e infermieri al momento del prelievo di sangue.

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