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Cos’è la cocciniglia e rimedi per curare le piante colpite

Le cocciniglie sono insetti che possono rovinare le piante d'appartamento o del giardino. Ma possono essere debellate con rimedi chimici ma anche naturali.

Cos’è la cocciniglia e rimedi per curare le piante colpite

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La cocciniglia è tra gli insetti più infestanti per le piante e rappresenta spesso un’emergenza: non solo può causare la morte di fiori e arbusti ornamentali, ma anche provocare la distruzione di interi raccolti. Esistono, tuttavia, dei rimedi naturali per eliminare la loro presenza a livello domestico o nel giardino di casa.

Cos’è la cocciniglia

cocciniglia
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La cocciniglia – nome scientifico Coccoidea – è una superfamiglia di insetti fitofagi dell’ordine del Rhynchota. Il nome comune deriva dall’adattamento spagnolo “porcellino di terra”, data la forma arrotondata di alcune varietà e spesso la presenza di un piccolo guscio laccato.

Sono moltissime le differenze fra gli esemplari, pur appartenendo alla stessa famiglia. Alcune cocciniglie sono bianche, come la cocciniglia cotonosa, altre si caratterizzano per un corpo bruno, con corazza o altri elementi di protezione. Dalle dimensioni solitamente contenute, non sono di facile riconoscimento poiché tendono a mimetizzarsi con il fogliame della pianta colonizzata.

Le femmine adulte sono quasi sempre immobili e permanentemente attaccate alla pianta di cui si nutrono. Secernono un rivestimento ceroso per la difesa. La caratteristica che distingue questo insetto dagli altri emitteri è il tarso segmentato unico sulle zampe con un artiglio unico sulla punta.

Il gruppo è estremamente dimorfico sessualmente; le cocciniglie femmine, insolitamente per gli emitteri, mantengono la morfologia esterna immatura anche quando sono sessualmente mature, una condizione nota come neotenia.

Le femmine adulte sono a forma di pera, ellittiche o circolari, senza ali e di solito senza costrizione che separa la testa dal corpo. La segmentazione del corpo è indistinta, ma può essere indicata dalla presenza di setole marginali. Le zampe sono assenti nelle femmine di alcune famiglie e quando presenti variano per numero di arti e dimensioni degli stessi.

I maschi adulti, al contrario, hanno la testa, il torace e l’addome tipici di altri gruppi di insetti e sono fisicamente diversi dalle femmine. Di solito appaiono sottili, ricordano afidi o piccole mosche. Hanno antenne con nove o dieci segmenti.

Perché vengono le cocciniglie?

La cocciniglia è un insetto fitofago, si nutre quindi della linfa della pianta infettata producendo poi una sostanza zuccherata, la melata. Tale sostanza attrae altri insetti parassiti, tra cui le formiche, inoltre predispone il vegetale agli attacchi fungini.

In presenza di un’infestazione di cocciniglie, infatti, non sono rare le manifestazioni di fumaggine, una patologia del micelio che riduce le capacità di fotosintesi dei vegetali.

Il potere infestante delle cocciniglie è direttamente proporzionale all’aumento della temperatura, quindi sono frequenti nei climi caldi o torridi, dove diventano uno dei principali rischi per l’agricoltura.

Sono molti altri i fattori che ne favoriscono la distribuzione e l’azione aggressiva:

  • Adattabilità alimentare: gran parte delle varietà di cocciniglia non attaccano solo le foglie, ma anche altre aree del vegetale come germogli, rami e frutti. Si adattano quindi rapidamente all’ambiente ospitante, cambiando le abitudini alimentari ben oltre la semplice estrazione della linfa;
  • Resistenza: gli insetti in questione, almeno in età adulta, sono molto resistenti agli agenti esterni, tanto da non subire alcun effetto dall’esposizione a molti dei pesticidi in commercio. Questa capacità è dovuta alle protezioni che ne ricoprono il corpo, spesso di natura cerosa e impermeabile, che ne fungono da efficace barriera. Inoltre, alcune varietà secernono delle sostanze di contrasto affinché non siano vittime di altri insetti o animali predatori;
  • Riproduzione e diffusione: sebbene il tasso riproduttivo delle cocciniglie sia molto più ridotto rispetto ad altre specie infestanti – si pensi agli afidi – tendono a diffondersi molto rapidamente grazie alla propagazione passiva. Una pianta infestata inserita in un vivaio sano, ad esempio, provocherà rapidamente la colonizzazione di tutti i vegetali limitrofi. Questa peculiarità, con l’elevata resistenza, ne incentiva la diffusione.

Varietà di cocciniglia

Tra le cocciniglie più diffuse è possibile ricordare:

  • Icerya purchasi: conosciuta con il nome di cocciniglia cotonosa solcata, è originaria dell’Australia ed è la principale nemica degli agrumi. Negli agrumeti, la lotta a questo insetto è vinta attraverso l’introduzione del suo predatore Rodolia cardinalis che riesce quindi a tenere sotto controllo la diffusione.
  • Saissetia: chiamata comunemente cocciniglia mezzo grano di pepe, attacca principalmente l’olivo, ma anche agrumi e piante verdi ornamentali. Originaria dell’Africa, si è sviluppata in tutto il mediterraneo. Per combattere questa specie, oltre ai tipici rimedi, è consigliato non utilizzare dei concimi ricchi di azoto.
  • Ceroplastes: cocciniglia elmetto, specie presente in Italia che colpisce oltre ad agrumi anche il fico e alberi ornamentali.
  • Planococcus: conosciuta come cocciniglia farinosa o cotonello degli agrumi colpisce oltre agli agrumi anche vite, kaki e piante ornamentali.

Specie di cocciniglia utili

Vi sono, tuttavia, delle varietà di cocciniglia utili:

  • la Kerria lacca è essenziale per la produzione di gommalacca, come suggerisce il nome;
  • dai generi Kermes e Dactylopius, cocciniglia rossa, si estraevano coloranti come il carminio e il vermiglio per le tinture. Oggi sono stati completamente sostituiti da coloranti sintetici.
  • In realtà, non solo per le tinture si estraeva il colore rosso dalla cocciniglia: il famoso liquore alchermes prende il nome arabo dalla specie Kermes vermilio da cui si estraeva il colorante.

La cocciniglia attacca l’uomo?

Questo insetto attacca principalmente le piante, quindi non è pericoloso per l’uomo. La cocciniglia del limone attacca la pianta, che rende più debole e meno ricca di frutti. L’effetto sull’uomo è indiretto, può infatti ridurre le colture di cui si ciba.

Rimedi naturali contro la cocciniglia

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I rimedi naturali per rimuovere la cocciniglia a livello domestico – per le grandi coltivazioni servono invece interventi più mirati e integrati – non sono molto dissimili da quelli solitamente in uso per altre specie, come gli afidi.

Come si cura la cocciniglia? Le prime azioni da compiere sono di natura meccanica, volte alla rimozione fisica degli insetti. Il metodo più efficace è sicuramente il costante e continuo approvvigionamento idrico, poiché le cocciniglie non resistono alla forza dell’acqua: non a caso, dopo la pioggia, il numero di esemplari rinvenuti è notevolmente ridotto.

Dato che prediligano i climi caldi e secchi, l’idratazione continua può creare un ambiente sfavorevole alla loro moltiplicazione. Fatto questo, si può procedere alla potatura dei rami più infestati, così come alla rimozione delle foglie colpite.

Vi sono poi dei metodi che derivano dall’impiego di essenze naturali, mix casalinghi e dall’introduzione di specie predatrici. Si consiglia di innaffiare regolarmente la pianta, magari recuperando uno spruzzino da detersivo, con una mistura di acqua fredda e alcuni componenti essenziali. Per creare la soluzione, si riempia il contenitore d’acqua e si aggiungano oli ed essenze secondo le seguenti indicazioni.

Gli ingredienti non dovranno essere fra loro mescolati, ma si tratta di tre soluzioni indipendenti:

  • Tea tree oil: 30 gocce;
  • Propoli: due/tre cucchiaini da tè;
  • Sapone di Marsiglia: un cucchiaio da cucina di sapone in scaglie, da mescolare in acqua fino a completo scioglimento.

Può essere utile trattare foglie, rami e gambi anche con un batuffolo imbevuto di queste sostanze, da sfregare delicatamente sul vegetale. Oltre all’azione repellente delle essenze, si avrà la rimozione meccanica dovuta al movimento.

Altri rimedi

La lotta alla cocciniglia, specie nelle piante di agrumi, prevede anche altri rimedi naturali nel caso i precedenti non portassero a risultati.

In particolare, un ulteriore trattamento da nebulizzare sulla pianta è una miscela contente sapone di Marsiglia sciolto in acqua e olio.

Come si prepara:

  • Si prendono 20gr/litro di sapone di Marsiglia tritato a scaglie;
  • sciogliere nell’acqua;
  • aggiungere 100 grammi di olio di semi;
  • irrorare la pianta di sera;
  • il trattamento è da ripetere a cadenza settimanale per almeno quattro volte.

Un ulteriore ingrediente utilizzato con successo può essere l’aceto di vino: anche in questo caso bisognerà versare 2 bicchieri di vino in una ciotola con acqua, trasferire poi il liquido in un nebulizzatore e spruzzare la pianta.

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