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Cimicifuga: le proprietà e gli effetti collaterali della pianta

La cimicifuga è un rimedio noto dai tempi più antichi. La pianta, nome scientifico "Actaea racemosa", una stretta parente del ranuncolo, è in grado di alleviare alcuni sintomi comuni della menopausa, come gli sbalzi di umore, l’irritabilità, le vampate e le sudorazioni notturne. Gli studi condotti fino ad oggi non permettono di affermare con sicurezza che la cimicifuga sia effettivamente utile per le donne in menopausa, ma alcuni benefici di questo rimedio sono molto promettenti.

Cimicifuga: le proprietà e gli effetti collaterali della pianta

Fonte immagine: Pixabay

Il nome “cimicifuga” probabilmente ti farà pensare a un prodotto che serve a eliminare le cimici dai letti o dalla tua casa, ma in realtà si tratta di una pianta comunemente impiegata per alleviare i sintomi della menopausa, inclusi sbalzi di umore, insonnia e vampate di calore.

La pianta risponde al nome scientifico di “Actaea racemosa“, ma è più spesso indicata con il nome di “Cimicifuga racemosa“.

In realtà, questa denominazione ha effettivamente qualcosa a che vedere con le cimici e, più in generale, con gli insetti.

La pianta, infatti, emana un odore talmente intenso che, in passato, si riteneva fosse in grado di tenere alla larga i lepidotteri. Da qui deriva il nome “cimicifuga”, dal latino “cimex”, insetto e “fuga”, volo.

La fama di “pianta anti insetto” è stata ben presto soppiantata da un altro effetto ben più promettente. Questo vegetale, infatti, trova consenso in ambito fitoterapico per via delle sue presunte proprietà benefiche: la cimicifuga sarebbe in grado di attenuare alcuni dei più fastidiosi sintomi della menopausa.

Ma esattamente dove si trova la cimicifuga? E soprattutto, quali vantaggi potrebbe offrire alla salute della donna? Vediamo i benefici di questo dono della natura.

Actaea racemosa: caratteristiche della pianta

La Actaea racemosa, anche detta “cimicifuga” o in inglese black cohosh, cohosh nero, è una pianta perenne con stelo dritto e liscio. Si tratta di un membro della famiglia delle Ranunculaceae, per cui è una stretta parente del ranuncolo, particolarmente diffusa nell’America del Nord. Questa specie è oggi presente anche in alcune zone dell’Europa e dell’Asia, perlopiù nei pressi delle aree boschive.

La pianta è una varietà erbacea con rizoma carnoso; solitamente raggiunge un’altezza di circa 2 metri e si adorna di bei fiori bianchi molto vistosi, simili a delle punte fiorite.

Le parti della pianta che suscitano maggiore interesse in ambito fitoterapico sono le radici (Cimicifugae racemosae radix) e il rizoma (Cimicifugae racemosae rhizoma).

Tra i numerosi estratti ricavati dalla pianta, si evidenzia la presenza di sostanze vegetali che esercitano un’attività simile a quella degli ormoni estrogeni.

Cimicifuga: proprietà

Gli effetti attribuiti a questa pianta sarebbero dovuti alle numerose proprietà medicinali. La cimicifuga, infatti, eserciterebbe attività antispastiche, antinfiammatorie, sedative ed emmenagoghe. Ciò significa che è in grado di favorire il flusso mestruale.

Ad ogni modo, l’effetto più interessante della pianta è senz’altro quello che riguarda la riduzione di alcuni dei più comuni disturbi della menopausa.

A cosa serve la cimicifuga?

La cimicifuga è considerata un rimedio particolarmente utile per le donne in menopausa, ma in realtà questo non è il solo effetto benefico attribuito alla pianta.

Questo rimedio medicinale è apprezzato da lungo tempo. Già i nativi americani adoperavano il rimedio per trattare numerose condizioni, come dolori muscolari e articolari, malattie respiratorie, febbre, disturbi mestruali e per favorire il travaglio.

Cimicifuga: uso in menopausa

Ma a cosa serve la cimicifuga in menopausa? Spesso, le donne che attraversano il periodo della menopausa devono fare i conti con disturbi più o meno fastidiosi, a cominciare dalle vampate di calore, cambiamenti d’umore improvvisi, sudorazioni notturne, insonnia e aumento di peso.

Sebbene la terapia farmacologica possa senz’altro attenuare molti di questi disturbi, i trattamenti non sono privi di possibili effetti collaterali, che possono essere a breve o a lungo termine.

Per questa ragione, molte donne scelgono di affidarsi a dei rimedi fitoterapici, per attenuare i disturbi della menopausa senza incorrere nel rischio di effetti indesiderati anche gravi. La cimicifuga fa parte del grande numero di rimedi naturali per le donne in menopausa.

Le radici della pianta, infatti, sarebbero in grado di:

  • Alleviare le vampate di calore
  • Ridurre la sudorazione notturna e la secchezza vaginale
  • Favorire il riposo
  • Riequilibrare il tono dell’umore.

Benefici psicologici

A questo proposito, sembra che la pianta sia in grado di attenuare anche alcuni dei sintomi psicologici della menopausa, favorendo un maggior benessere mentale.

Diversi studi sono stati condotti per stabilire quale sia la reale efficacia del rimedio nelle donne in menopausa e in post menopausa.

Dalle ricerche sarebbero emersi risultati promettenti, ma sono senz’altro necessari ulteriori studi prima di poter confermare l’utilità di questo trattamento per le donne che stanno attraversando questa fase della vita.

La cimicifuga fa dimagrire?

Tra i potenziali effetti della radice di Actaea racemosa, uno dei più ricercati sarebbe quello che riguarda la perdita di peso. Le donne in menopausa tendono a sperimentare un aumento di peso a causa delle alterazioni dei livelli ormonali. Poiché la cimicifuga esercita effetti simil-estrogenici, il rimedio potrebbe rivelarsi utile per favorire una corretta gestione del peso.

Ad ogni modo, anche in questo caso le prove a sostegno di un simile effetto sono scarse, per cui serviranno ulteriori studi prima di poter stabilire la reale efficacia della pianta nella perdita e nella gestione del peso.

Come si usa la cimicifuga?

Fonte: Pixabay

In erboristeria e in farmacia puoi trovare diversi prodotti a base di cohosh nero. Il prodotto è generalmente disponibile sotto forma di capsule, in polvere, tè ed estratti liquidi.

In molti casi, le radici di cohosh nero sono abbinate ad altri rimedi erboristici, come l’erba di San Giovanni, l’agnocasto, il trifoglio rosso o gli isoflavoni della soia, che offrirebbero ulteriori effetti benefici per alleviare i disturbi della menopausa.

Cimicifuga: effetti collaterali

La cimicifuga fa ingrassare? E può provocare la pancia gonfia o danni al fegato? Queste sono alcune delle domande che si pongono coloro che iniziano ad assumere questo rimedio. In effetti, sebbene alcuni studiosi ritengano che la pianta possa favorire la corretta gestione del peso, nella lista dei possibili effetti indesiderati rientra proprio l’aumento di peso. Si tratta di uno dei potenziali effetti avversi, insieme ad altri disturbi come:

  • Reazioni cutanee
  • Orticaria
  • Prurito
  • Disturbi gastrointestinali, come diarrea, nausea e difficoltà di digestione
  • Dolori muscolari
  • Aumento della grandezza del seno
  • Dolore al seno
  • Spotting: sanguinamento al di fuori dei giorni delle mestruazioni.

Gli studi condotti fino ad oggi in merito agli effetti della pianta si sono basati su trattamenti protratti per non più di 6 mesi consecutivi, per cui non sono noti i possibili effetti a lungo termine derivanti da un utilizzo più prolungato.

Cimicifuga: effetti sul fegato

Circa un’ottantina di persone nel mondo hanno riportato un danno al fegato in seguito all’assunzione di questo rimedio. Alcune persone hanno sperimentato disturbi come epatite e insufficienza epatica, tutti potenzialmente associati all’uso della cimicifuga.

Le possibili cause di simili reazioni avverse non sono ancora del tutto chiare, ma coloro che soffrono già di disturbi al fegato dovrebbero evitare di ricorrere a questo rimedio, per non correre ulteriori rischi.

Controindicazioni

Come spesso accade quando si parla di rimedi, naturali e non, anche nel caso della cimicifuga l’utilizzo dovrebbe essere evitato dalle donne in gravidanza e durante l’allattamento.

Infatti, non è noto quale potrebbe essere l’impatto del rimedio sugli ormoni in questi delicati momenti della vita. Si ritiene che il prodotto possa aumentare il rischio di aborto spontaneo nelle donne in gravidanza.

Inoltre, l’uso è sconsigliato sia per chi soffre di disturbi epatici, sia per chi soffre di malattie renali. Se dovessi sviluppare sintomi come mal di stomaco, urine di colore gallo scuro o ittero, smetti di assumere il rimedio e informa il tuo medico.

Interazioni farmacologiche

Le sole interazioni farmacologiche note, per quanto riguarda l’uso della cimicifuga, riguardano i farmaci ormonali impiegati nella terapia ormonale sostitutiva e la pillola anticoncezionale. Inoltre, il rimedio potrebbe interferire con l’efficacia di alcuni farmaci chemioterapici.

Se stai assumendo qualsiasi tipo di farmaco, prima di iniziare ad utilizzare questo rimedio naturale parlane con il tuo medico curante.

 

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